La Suite de Les mille et une nuitsRisale allo scorso agosto la pubblicazione, per la prima volta in traduzione italiana, dell’ultima parte dell’opera dello scrittore digionese Jacques Cazotte: Il mago [...] ’autore datato 1836 e inserito nel volume dell’Orma, scrive del suo talento prezioso di saper raccontare meglio di qualsiasi uomo di mondo storie al contempo stranianti e ingenue, che si tenevano in equilibrio tra la realtà più terrena, ritratta nell ...
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Giuseppe AntonelliIl piacere del significante. Dalla commedia delle lingue alla lingua ipermediaFirenze, Franco Cesati, 2022 In questa raccolta di contributi già editi tra il 1998 e il 2009, riproposti [...] , circostanza, evento, svolta, esperienza» (GDLI, s. v., § 4, con prima attestazione in Melchiorre Delfico [1806]): il fratello dell’uomo ucciso da fra Cristoforo pregusta la scena delle scuse pubbliche, la quale «sarebbe (per dirla con un’eleganza ...
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Maria PanettaGuarire il disordine del mondo. Narratori italiani dall’Ottocento a oggiII edizione riveduta e aggiornataPrefazione di Giuseppe TrainaModena, Mucchi, 2023 Coordinatrice del «Tutorato per l’italiano [...] pareva ormai quieto»). Queste le conclusioni:Che la letteratura sia per Bufalino «filtro costante attraverso il quale guardare l’uomo e la vita stessa» appare chiaro: la citazione insistita di altrui opere letterarie e il cospicuo apparato retorico ...
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PremessaIl doppiaggio cinematografico ha una lunga tradizione in Italia, sia sotto la spinta del fascismo, che non tollerava dialoghi stranieri sul grande schermo sottotitolati in italiano, sia per effetto [...] miscela tra i due mostri più iconici dell’immaginario gotico: Dracula e Frankenstein, seguiti dall’ombra di Werewolf, l’uomo lupo, rievocato da un dialogo significativamente reso in italiano con «lupo ululì» (vd. sotto).L’intento di Brooks, contro ...
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Valerio AiolliA Firenze con Vasco Pratolini. Baci, spari e altre forme d’amoreRoma, Giulio Perrone Editore, 2023 Il romanziere fiorentino Valerio Aiolli (del quale si ricordino almeno Io e mio fratello, [...] memoria, e il rischio che si corre osservandolo dalla lontananza di oggi è di supporre che abbia raccontato la Firenze, e l’uomo, dei suoi tempi. Non è così e conviene tenerlo sempre a mente, eppure per certi aspetti via de’ Magazzini, a camminarci ...
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A giudicare dai repertori lessicografici italiani solo un ristrettissimo numero di termini della matematica deriva da nomi propri: tenendo conto unicamente delle monorematiche, ad esempio, il GRADIT registra [...] Altre due occorrenze, tuttavia, sono rintracciabili nel corpus del repertorio, ancora in un passo del volgarizzamento del Tresor («[…] quando l’uomo mette tutta la sua cura nelle cose di che non ha pro’, e tutto suo intendimento, sì come tu lasciassi ...
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Io nel vedere quest’uomo che muoremadre, io provo dolorenella pietà che non cede al rancoremadre, ho imparato l’amore.Il Testamento di Tito, da La Buona Novella (Produttori Associati, 1970) di Fabrizio [...] De André Don Andrea Gallo, prete di strada, par ...
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Chi bestemmiava nel Medioevo? È lecito supporre che anche allora lo facessero, più o meno occasionalmente, persone di ogni categoria e classe sociale, vip e gente qualsiasi. Sorge un’altra domanda: quali [...] appena trascorso, aveva giocato a dadi, perdendo [..]. Senza pensare alla salute della propria anima, allora, in quanto uomo scellerato, diabolico spiritu incitatus, bestemmiando Dio e la Madonna, era corso sotto il vicino portichetto della taverna ...
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I nomi di fantasia, che qui proponiamo di chiamare fantasionimi con una nostra coniazione (ci sembra per la prima volta), sono parole o combinazioni di parole inventate. A volte sono termini già presenti [...] Pinocchio, dal nome del burattino protagonista del romanzo di Carlo Collodi, ed è usato per indicare i ‘pantaloni, da uomo e da donna, che arrivano fino al polpaccio’, anche nella locuzione pantaloni alla pinocchietto (cfr. Zing24). Il fantasionimo ...
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A quanto pare, in Italia c’è un’abitudine in declino, nonostante abbia radici secolari: si bestemmia sempre meno. L’occasione per riflettere su questo fenomeno viene offerta, tra tantissimi altri spunti, [...] collegamento… che ha portato a interpretare la parola in questione come ‘folle imprecazione contro la divinità, che degrada l’uomo al livello di una bestia’». Inoltre può esserci stato «un meccanismo simile a quello della metonimia: poiché l’elemento ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
uomo nero
uòmo néro locuz. usata come s. m. – 1. Uomo immaginario, di aspetto pauroso, che si usa nominare come minaccia per far stare buoni i bambini: smetti di frignare, se no chiamo l’uomo nero! 2. Gioco di carte al quale può partecipare...
Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...