La propagazione. - Nell'esortare Calvino (v.) a tornare a Ginevra, il 1541, i pastori di Zurigo insistevano sui vantaggi che la predicazione di lui avrebbe portato alla causa della Riforma, proprio per [...] . Molti altri erano emigrati all'estero. E soprattutto la reazione cattolica era più ferma, più vigorosa che non fosse nei primi anni (fra gli altri, Michele Ghisleri, il futuro Pio V, vescovo a Mondovì) e l'opera di gesuiti come il Possevino, ...
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Nell'uso comune dei Greci si disse dogma (δόγμα; lat. placitum) qualsiasi pubblico decreto emanato dall'autorità civile (così anche in Luca, II,1; Atti, XVlI, 7), e parimente si chiamarono dogmi i principî [...] proposizione o sentenza che si deve tenere da tutti per fede divina e cattolica": una proposizione cioè "che non solo sia di fede in sé stessa errori dottrinali, la Chiesa ha dovuto per mezzo di vescovi o di concilî pronunciare i suoi giudizî; e solo ...
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La repubblica democratica di Baden è uno degli stati della Repubblica federale tedesca, tra i quali, in ordine di grandezza, tiene il quarto posto (kmq. 15.070,87). Le coordinate geografiche dei suoi punti [...] prima entravano i principi della casa granducale, i nobili (Standesherren), i rappresentanti della nobiltà terriera, il vescovocattolico del paese ed il prelato evangelico, i rappresentanti delle due università ed altri membri nominati dal principe ...
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. Capitale dell'Ungheria, è sorta dall'unione avvenuta nel novembre 1873 di tre città distinte, Buda e Ó-Buda sulla destra del Danubio e Pest sulla sinistra. Le rovine di Aquincum (v. aquinco), poste poco [...] protestanti, gli Slovacchi evangelici, i Serbi ortodossi. Presentemente i cattolici raggiungono solo il 59,1 per cento, gli ebrei il epoca del dominio ungherese si sa soltanto che il vescovo Gherardo, italiano d'origine, fu dai pagani, rivoltatisi ...
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Città della Siria settentrionale, a 36°10′ di latitudine N. e 36°6′ di longitudine E., sulla sponda sinistra dell'Oronte (Nahr el-‛Āṣī), a 22 km. dalla foce; si estende fino alle pendici del monte Silpio [...] in favore del cattolicismo si formò pian piano, e nella seconda metà del sec. XVII parecchi vescovi si erano dichiarati cattolici, alcuni patriarchi avevano iniziato relazioni con la Propaganda Fide. Nel 1687 Atanasio III Dabbās fu confermato ...
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. Dopo il pullulare dell'eresia gnostica e la fine delle persecuzioni, la controversia ariana si deve considerare, tra le grandi crisi attraversate dal cristianesimo antico, la più grave e ricca di conseguenze. [...] loro dominio, il pericolo d'un accordo. Ariani i Longobardi, al tempo dei quali furono numerosi i vescovi ariani in Italia, a fianco dei cattolici (Paolo Diac., Hist. lang., IV, 42), mentre l'invasione produsse notevoli danni (se pure in qualche caso ...
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Città della Baviera, capoluogo del distretto di Svevia (Schwaben), è l'antica Augusta Vindelicum (Vindelicorum) fondata nel 15 a. C. dopo le vittorie di Druso sui Vindelici, e importante punto d'incrocio [...] quello dei patrizî; e per giunta furono imposti tributi straordinarî. La controriforma condotta dal vescovo Ottone Truchsess di Waldburg creò nuovamente una maggioranza cattolica nella città, dove già il 90% era di protestanti. Nella guerra dei trent ...
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È l'adunanza generale di una società, specialmente a scopo religioso. In quest'ultimo senso possono avvenire adunanze in diverse maniere e per opera di società diverse. A solenne manifestazione di culto [...] via straordinaria (v. carisma) sia regolare e fissa (v. cattolica, chiesa); e centro di unità fra queste persone era lo Spirito vicine, come fecero i fedeli di Antiochia contro il loro vescovo Paolo di Samosata, che così fu condannato e deposto da ...
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GIULIANO (Flavius Iulianus Augustus) l'Apostata (ἀποστάτης; anche ταραβάτης "trasgressore"), imperatore
Alberto Pincherle
Figlio di Giulio Costanzo (nato dal matrimonio di Costanzo Cloro con Teodora) [...] zio materni, fu educato sotto l'alta vigilanza dell'arianeggiante vescovo Eusebio (v.). Ma tracce ben più profonde lasciò nel suo , in prevalenza pagano, poteva contare sull'avversione dei cattolici per l'ariano Costanzo; aveva un partito in Oriente ...
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È la terza città della Germania per numero d'abitanti (dopo Berlino e Amburgo; soltanto settima nel 1900) e il centro culturale e commerciale della Renania. È posta a 38 m. s. m., a 50°56′ N. e 6°57′ E., [...] erano 698.064 (18,6% evangelici, 2,4% ebrei, il resto cattolici). Di essi 285 mila risiedevano a Colonia, 413 nei dintorni.
Il porto di verso il 600, cominciano i nomi tedeschi. Tra i vescovi è da nominare Cumberto (625-639). Bonifazio volle prendere ...
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cattolico
cattòlico agg. e s. m. [dal lat. tardo catholĭcus, gr. καϑολικός «universale», der. di καϑ’ὅλου «universalmente»] (pl. m. -ci). – 1. Propr., universale: tiene questa gente [i Peripatetici] oggi lo reggimento del mondo in dottrina...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...