(XII, p. 59; App. I, p. 491; II, i, p. 736; III, i, p. 457; IV, i, p. 556; V, i, p. 781)
Geografia umana ed economica
di Elio Manzi
Popolazione
C. continua a rappresentare una realtà per molti versi atipica [...] 'ONU, col solo voto contrario di Stati Uniti, Israele e Romania (novembre 1992), e criticata anche dalla Conferenza dei vescovicattolici cubani.
Nel febbraio 1993 si tennero le elezioni per il rinnovo dell'Assemblea nazionale (per la prima volta col ...
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Secondo figlio di Enrico VII, nato il 28 giugno 1491, divenne erede presuntivo quando morì suo fratello maggiore Arturo (1502), e principe di Galles nel 1503. Succedette ad Enrico VII il 2 aprile 1509, [...] le mancanze di lui; era tempo ormai di mandare in rovina Wolsey, contro il quale tutti i partiti si unirono: i vescovicattolici, i riformatori protestanti, i magnati, i borghesi, i poeti, gli amministratori e i cortigiani. E. accusò Wolsey di aver ...
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MARCIONE
Mario Niccoli
. Una delle personalità più interessanti del cristianesimo nel sec. I alla quale si . riporta un movimento, il più vasto e pericoloso, prima delle controversie ariane, che abbia [...] Siria meridionale e nella Palestina. Di fronte alle persecuzionì dell'impero cristiano, alla lotta senza quartiere dei vescovicattolici, il marcionismo - presumibilmente alleato al manicheismo - abbandona a poco a poco le città per la campagna, le ...
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Capitale attuale della repubblica turca, situata nel cuore dell'Anatolia, sopra l'antica Ancȳra ("Αγκυρα). Conta oggi quasi 75.000 abitanti. È situata a 848 m. s. m., ed occupa la sommità di un colle scosceso [...] da Basilio di Ancira, vi emanò nel 358 una formula di fede semiariana; un terzo, ariano, depose nel 375 varî vescovicattolici, tra cui Gregorio di Nissa (v. arianesimo).
Bibl.: Per la parte storica: G. Perrot, De Galatia provincia romana, Parigi ...
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. Vasto movimento scismatico che turbò la chiesa d'Africa a cominciare dal sec. IV. La causa immediata fu offerta dalla persecuzione di Diocleziano, ma i motivi dottrinali risalgono ad antiche controversie, [...] (i cosiddetti montenses), con adepti in Spagna, e a noverare, verso il 330, ben 270 vescovi scismatici, opposti, nelle singole sedi, ai vescovicattolici. Anche Grato, il successore di Ceciliano, non fu riconosciuto; e quando Costante nel 348 inviò ...
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Capoluogo di cantone del dipartimento dell'Hérault (Francia), con 18.447 ab. (1926). Situata a piè d'una montagna vulcanica, questa città dista attualmente 4 chilometri dal mare.
Fondata dai Rodii su di [...] , fu ceduta a Pipino (752). In quest'epoca Agde, la quale nel 506 aveva visto radunarsi fra le sue mura un concilio di vescovicattolici, diviene nuovamente sede vescovile. Verso la fine del sec. XII, il potere della città passa dai visconti ai ...
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Vescovo romeno cattolico, di rito orientale, nato il 14 luglio 1899 a Londroman, in Transilvania, morto in carcere a VăcăreŞti, il 10 maggio 1950. Dopo studî di filosofia e teologia a Roma, fu consacrato [...] "unita", la rottura col Vaticano e il passaggio all'"ortodossia". Internato dapprima a Dragoslavele-Muscel, fu quindi trasferito, insieme ad altri vescovicattolici, a CǎldăruŞani e infine a VăcăreŞti.
Bibl.: Biserica română unită, Madrid 1952. ...
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In Polonia, sia i discepoli di Lutero, sia i cosiddetti Fratelli Moravi, discendenti dagli Ussiti di Boemia rifugiati in quel regno, spiegarono grande attività per trapiantarvi le loro dottrine. Danzica, [...] Thorn ed Elbing ebbero comunità protestanti, nonostante l'opposizione di Sigismondo I e dei vescovicattolici. Ma sotto Sigismondo II (1548-72) il protestantesimo si diffuse con maggior successo, e le sue varie sette, che già nel 1570 s'erano adunate ...
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Nome di santi: 1. F. di Écija (Flavius Fulgentius), fratello di Isidoro di Siviglia, che gli dedicò il De ecclesiasticis officiis, e di Leandro e Fiorentina; divenne vescovo di Astigi (Écija) tra il 590 [...] un monastero, di cui fu abate: ordinato prete, divenne nel 507 o 508 vescovo di Ruspe. L'ariano re vandalo Trasamondo lo esiliò con altri 60 vescovicattolici in Sardegna, ove fondò un monastero presso Cagliari. Richiamato da Trasamondo, nel 515 ...
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Uomo di stato canadese (Saint-Lin, Quebec, 1841 - Ottawa 1919); deputato liberale al parlamento federale (1874), ministro per le Imposte (1877-78). Capo dell'opposizione liberale (1887-96), protesse l'elemento [...] francese pur osteggiando, nella questione delle scuole confessionali, i vescovicattolici. Primo ministro (1896; fu il primo di origine francese), introdusse il sistema di preferenza doganale a favore della Gran Bretagna e appoggiò l'immigrazione nel ...
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cattolico
cattòlico agg. e s. m. [dal lat. tardo catholĭcus, gr. καϑολικός «universale», der. di καϑ’ὅλου «universalmente»] (pl. m. -ci). – 1. Propr., universale: tiene questa gente [i Peripatetici] oggi lo reggimento del mondo in dottrina...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...