MODA (dal lat. modus "maniera, foggia")
Giovanna Dompè
Usanza passeggiera, soprattutto con riferimento alle acconciature e agli ornamenti, specie femminili. Se tutti i popoli conoscono un costume, cioè [...] di veli e gioielli alla fronte o di quella banda, resa poi così popolare in Francia sotto Francesco I dalla BelleFerronnière e produce, con l'aiuto del trucco abbondante, un certo livellamento delle fisionomie.
Nel Seicento l'Italia perde nella sua ...
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Sofia Gnoli
- La fast fashion. Il valore dell’heritage tra recupero dell’artigianato e moda etica. L’ascesa dell’e-commerce, i film di moda e il mecenatismo. Bibliografia
La fast fashion. – Una delle peculiarità della m. nel primo decennio del Duemila è stata la grande ascesa della fast fashion, così ... ...
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Fenomeno sociale che consiste nell’affermarsi, in un determinato momento storico e in una data area geografica e culturale, di modelli estetici e comportamentali (nel gusto, nello stile, nelle forme espressive), e nel loro diffondersi via via che a essi si conformano gruppi più o meno vasti, per i quali ... ...
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Haya al Shawwa
Industria collegata al fenomeno sociale di un determinato momento storico e di una data area geografica e culturale, consistente nell’assunzione di modelli estetici e comportamentali, nel gusto, nello stile e nelle forme espressive.
Relativamente ai meccanismi economici, la m. è una ... ...
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Moda
Parte introduttiva
di Umberto Galimberti
Il simbolismo dell'abbigliamento
In una pagina delle Vorlesungen über die Ästhetik dedicata all'abbigliamento G.W.F. Hegel scrive che "vestire non è altro che un ricoprire", ricoprire la materialità del corpo, che, "in quanto semplicemente sensibile", ... ...
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Moda
Margherita Zizi
Il moto perpetuo dei cambiamenti di stile
La moda come mutamento periodico di stile, non solo nella sfera estetica – abbigliamento, arredamento, design – ma in tutti i campi della vita sociale e intellettuale, è un fenomeno che si osserva, con caratteristiche, funzioni e forme ... ...
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Moda
Sofia Gnoli
Il rapporto tra moda e cinema
Fin dai suoi albori il cinema è stato strettamente connesso con la m.: in un film, infatti, l'abbigliamento riveste un ruolo fondamentale, dal momento che il suo compito principale è quello di esprimere l''essenza' del personaggio. Tuttavia è stato solo ... ...
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Sara Gay Forden
Moda
L'essenza dell'haute couture
sono i segreti sospirati di generazione in generazione
(Yves Saint-Laurent)
Il futuro della haute couture
di Sara Gay Forden
7 gennaio
Yves Saint-Laurent, dopo 40 anni di successi, annuncia la chiusura del suo atelier, perché "l'industria della moda ... ...
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Nicola Squicciarino
La parola moda (dal francese mode, derivato del latino modus, "maniera, foggia, misura") designa l'usanza o il gusto del momento che cambia a causa di una continua ricerca del nuovo. È un fenomeno sociale che consiste nell'affermarsi, in un dato contesto storico, geografico e culturale, ... ...
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mòda [Der. del fr. mode, dal lat. modus "modo, maniera"] [PRB] M. di una distribuzione: se questa è discreta, è il valore di massima frequenza, mentre se è continua è il valore corrispondente al massimo della funzione di distribuzione. ...
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Ann-Mari Sellerberg
Introduzione
La parola 'moda' viene dal latino modus, cioè modo, foggia, ma anche 'giusta misura', e infatti è sempre stato considerato 'moda' ciò che viene percepito come adeguato, giusto e opportuno in un determinato momento e in un certo luogo, in situazioni e in epoche diverse. ... ...
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Arturo Carlo Quintavalle
Roberto Camagni-Roberta Rabellotti
(XXIII, p. 503)
Costume, moda, avanguardie. − Dal secondo dopoguerra e più ancora dagli anni Settanta il fenomeno m. ha assunto un rilievo e un peso diversi nel contesto della cultura europea. Il problema non è legato soltanto, come potrebbe ... ...
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FRANCESCO I di Valois, re di Francia
Luigi Foscolo Benedetto
Nacque il 12 settembre 1494, nel castello di Cognac, da Carlo d'Orléans, conte di Angoulême, e da Luisa di Savoia. Mortogli il 1° gennaio [...] , pubblicate da Champollion-Figeac come di Diana di Poitiers, sono della contessa di Châteaubriant. Nulla si sa della "BelleFerronnière": solo è certo che non può rappresentare un'amante di F. il celebre ritratto di Leonardo conservato al Louvre ...
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LEONARDO da Vinci
Pietro Marani
Figlio illegittimo di ser Piero da Vinci e di Caterina, nacque ad Anchiano, presso Vinci, il 15 apr. 1452, "a ore 3 di notte", come ricorda il nonno paterno, Antonio, [...] evolve con autonomia verso la raffigurazione "di naturale", cogliendo, attraverso la Dama con l'ermellino e la Belleferronnière, il personaggio non più di semplice tre quarti ma ormai completamente calato nello spazio circostante, indagandone i più ...
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BOLTRAFFIO (Beltraffio), Giovanni Antonio
Luisa Cogliati Arano
La data di nascita di questo pittore, di antica famiglia milanese, figlio di Bono, può essere fissata al 1467 in base alla lapide mortuaria [...] da lui forniti; qualche intervento di sua mano non è tuttavia da escludersi. Per il problema dell'attribuzione della BelleFerronnière al Louvre si può supporre che "ad un certo momento Leonardo abbia tolto il ritratto dal cavalletto del suo allievo ...
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FRONTALE (fr. fronteau, ferronnière; sp. frontal; ted. Stirnband; ingl. frontlet)
Gabriella Aruch Scaravaglio
Cerchio d'oro o d'argento ornato di pietre, o anche soltanto gallone dorato o nastro che [...] nel ritratto di Leonardo ha nel frontale un solo gioiello. Da questo quadro, noto in Francia col nome La belleferronnière, è venuta la denominazione dell'acconciatura. Il frontale ebbe il massimo splendore nel Rinascimento. Il Vecellio dice che le ...
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Leonardo Da Vinci - «Se la pittura è scienzia»
Edoardo Villata
La vita
Leonardo nacque probabilmente a Vinci (anche se non nell’edificio rurale che la tradizione addita come luogo natale) il 15 aprile [...] una giovane modella: si rivede tra le altre l’atteggiamento della Dama di Cracovia, ma ancora non la soluzione della BelleFerronnière. Ci si avvicina di più in un altro notissimo disegno eseguito nella stessa tecnica, il 15572 D.C. della Biblioteca ...
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MACRINO d'Alba (Gian Giacomo de Alladio)
Francesco Sorce
Nacque ad Alba, come attesta l'iscrizione nella pala da lui eseguita per l'abbazia di Lucedio, intorno al 1465-70, verosimilmente dal notaio albese [...] è stato più volte sottolineato, denuncia un interesse per la ritrattistica leonardesca, risultando facilmente accostabile alla cosiddetta Belleferronnière del Louvre, databile intorno al 1497. Alla pittura milanese sembra rimandare anche il tipo di ...
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Raffaella Morselli
L’archetipo Leonardo
Più di 300.000 visitatori davanti ai dipinti, disegni e schizzi di Leonardo da Vinci esposti alla National Gallery di Londra: un trionfo internazionale. Novità [...] sovrannaturale. Ma anche le due rivali La Dama con l’ermellino (1489-90, Cracovia, Fondazione Czartoryski) e La BelleFerronnière del Louvre (1493-94) – che ritrarrebbero rispettivamente Cecilia Gallerani, la giovane innamorata di Ludovico il Moro, e ...
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BOZZANO, Emilio
Clara Gabanizza
Nacque a Genova il 14 genn. 1840. In tenera età manifestò spiccata sensibilità musicale, ereditata forse dalla madre, discreta musicista. A quattro anni cominciòa studiare [...] andò in scena la sua prima opera lirica, Djem la zingara, su libretto di G. Perosio tratto dal romanzo La belleferronnière di A. Blanquet, diretta da M. Monleone. L'opera ebbe una calorosa accoglienza da parte del pubblico e critiche particolarmente ...
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Amante di Francesco I re di Francia, moglie di un mercante di utensili di ferro (ferronnier) o di un avvocato parigino, Le Ferron. Fu ritenuto suo ritratto il dipinto di Leonardo, conservato al Louvre, [...] che in realtà riproduce una dama milanese, e ferronnière è chiamato il tipo di monile (catenella con pendente) che, nel quadro, le adorna la fronte. ...
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