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Tenzone del duol d'Amore

Enciclopedia Dantesca (1970)
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Tenzone del duol d'Amore


Così si suol designare, a partire da F. Pellegrini, lo scambio di cinque sonetti tra D. e Dante da Maiano, e cioè la parte più cospicua della corrispondenza tra i due poeti, iniziata dal Maianese col sonetto Per pruova di saper com vale o quanto, proponendo la questione di quale sia il dolore più forte che si può provare in amore. Comprende di D. Qual che voi siate, amico, vostro manto e Non canoscendo, amico, vostro nomo, in cui l'Alighieri risponde che il massimo dolore amoroso è amare senza esser riamato.

Vedi sub v., e cfr. Dante da Maiano; Guittone d'Arezzo e i guittoniani.

Bibl. - F. Pellegrini, La tenzone del " Duol d'amore " tra D.A. e Dante da Maiano, in " Bull. " XXIV (1917) 160-168; Contini, Rime 6.

Vocabolario
tenzóne
tenzone tenzóne (ant. tencióne) s. f. [dal provenz. tensô (che è il lat. *tentio -onis, prob. tratto da contentio -onis «contesa»)], letter. – 1. a. Genere di poesia lirica sorto in Provenza e diffusosi nella produzione in volgare italiana...
duòlo
duolo duòlo s. m. [lat. tardo dŏlus, der. di dolere «sentir dolore»], poet. – Dolore fisico o morale: Per li occhi fora scoppiava lor d. (Dante); Calandrino, sentendo il d., levò alto il piè (Boccaccio); Dalla fonte del duol sorge il conforto...
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