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teoria comportamentista

Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
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teoria comportamentista


Teoria del comportamento umano e animale elaborata da John B. Watson e Burrhus F. Skinner. Tale teoria è basata non sullo studio di variabili soggettive, come il pensiero o la coscienza, ma sulla correlazione tra eventi ambientali osservabili e misurabili e altri eventi, altrettanto osservabili e misurabili, che sono gli atti motori e verbali del soggetto. Alcuni concetti hanno un ruolo centrale nelle teorie comportamentiste: lo stimolo, cioè l’impatto che l’ambiente ha sull’individuo; la risposta, ossia la reazione all’ambiente; e il rinforzo, vale a dire gli effetti dell’azione individuale in grado di modificare le successive reazioni all’ambiente. Il comportamento sarebbe quindi determinato dal contesto (dagli stimoli che esso invia all’individuo) secondo leggi psicologiche analoghe a quelle che regolano il mondo fisico. Il soggetto è visto come tabula rasa, passibile di ogni forma di trasformazione da parte dell’ambiente, a cui viene data la priorità assoluta. È nota l’affermazione di Watson: «Datemi una dozzina di neonati normali, ben fatti e un ambiente da me organizzato per allevarli e vi garantisco di prenderne uno a caso e di farlo diventare uno specialista del campo da me prescelto: medico, avvocato, artista, commerciante e, sì, persino accattone e ladro, indipendentemente dai suoi talenti, inclinazioni e tendenze, dalle sue capacità, o vocazioni, e dalla razza dei suoi antenati». Anche i comportamentisti più ortodossi hanno in seguito preso le distanze da questo ambientalismo radicale. Il contributo più significativo di questo indirizzo è infatti dato dalle ricerche sul condizionamento (classico e operante), il cui scopo non è stato semplicemente quello di dimostrare che l’ambiente influenza il soggetto in numerosissime prestazioni. Queste ricerche sono andate oltre cercando di provare che è possibile, manipolando l’ambiente in modo adeguato, indurre nel soggetto reazioni che in condizioni normali non potrebbero essere prodotte. (*)

→ Neuroscienze. Basi biologiche dell’intelligenza

Vedi anche
John Broadus Watson Psicologo statunitense (Greenville, Carolina del Sud, 1878 - Woodbury, Connecticut, 1958). Prof. alla Johns Hopkins University di Baltimora (1908-1920), spaziò con le sue ricerche dal campo della psicologia animale e al settore della psicologia infantile. Pur negli eccessi di un'enunciazione dei problemi ... comportamento In generale, modo di comportarsi di un individuo, soprattutto in determinate situazioni, nei rapporti con l’ambiente e con le persone con cui è a contatto. psicologia Il complesso coerente di atteggiamenti assunti in reazione a determinati stimoli, o l’attività di un soggetto nelle sue manifestazioni. ... psicologia Scienza che studia i processi psichici, coscienti e inconsci, cognitivi (percezione, attenzione, memoria, linguaggio, pensiero ecc.) e dinamici (emozioni, motivazioni, personalità ecc.). Il termine sembra sia stato usato per la prima volta dall’umanista dalmata M. Marulo nell’opera Psychologia de ratione ... cognitivismo Indirizzo psicologico che si occupa dei processi cognitivi mediante i quali un organismo acquisisce informazioni dall'ambiente, le elabora ed esercita su di esse un controllo. Secondo il cognitivismo, essendo la conoscenza sempre mediata, è fondamentale il concetto di esperienza: infatti, da un lato ...
Categorie
  • TEMI GENERALI in Biologia
Tag
  • AMBIENTALISMO
  • NEUROSCIENZE
  • ACCATTONE
Altri risultati per teoria comportamentista
  • behaviorismo
    Dizionario di Medicina (2010)
    Teoria e scuola di psicologia (dall’ingl. behaviour, «comportamento»), di cui fu iniziatore lo psicologo americano John B. Watson nel 1914 e che dominò la ricerca sperimentale in psicologia negli USA fino alla fine degli anni Cinquanta del 20° secolo. Il b. pone come unico oggetto della psicologia il ...
  • behaviorismo
    Enciclopedia on line
    Teoria e scuola di psicologia (dall’ingl. behaviorism, der. di behaviour «comportamento»), di cui fu iniziatore J. B. Watson, nel 1914. Pone come unico oggetto della psicologia il comportamento dell’individuo, cioè le sue reazioni in una determinata situazione. Il comportamento prende il posto della ...
  • Comportamentismo
    Enciclopedia delle scienze sociali (1992)
    Luciano Gallino Varietà del comportamentismo nelle scienze sociali La mappa del comportamentismo nelle scienze sociali presenta complicate diramazioni. Al fine di orizzontarsi su tale mappa occorre un punto di riferimento. Per ragioni a un tempo storiche e metodologiche esso non può trovarsi che nella ...
  • NEOCOMPORTAMENTISMO
    Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1979)
    Nino Dazzi . Per n. (o neobehaviorismo) s'intende quel movimento psicologico statunitense che, preso l'avvio all'inizio degli anni Trenta, ha conosciuto nel decennio 1930-40 il suo massimo sviluppo, ma la cui influenza si estende fino alla fine degli anni Cinquanta e per taluni autori (v. per es. B. ...
Vocabolario
comportamentismo
comportamentismo s. m. [der. di comportamento]. – 1. a. In psicologia, indirizzo di studio (detto anche, con adattamento del corrispondente termine ingl., behaviorismo), che estende i metodi osservativi della psicologia animale e l’analisi...
teorìa
teoria teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...
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