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WEIGEL, Valentin

di Delio CANTIMORI - Enciclopedia Italiana (1937)
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WEIGEL, Valentin

Delio CANTIMORI

Nato a Hain (Grossenhain) presso Dresda nell'anno 1533; morto a Zschopau nell'Erzgebirge il 10 giugno 1588. Studiò a Meissen, Lipsia e Wittenberg; ottenuto l'ufficio di pastore a Zschopau, non se ne allontanò più. La dottrina mistica ("teofisica") che è rimasta legata al suo nome non fu conosciuta che da pochissimi iniziati, lui vivente; solo dal 1609 in poi i suoi scritti vennero pubblicati e divulgati dai suoi seguaci, in circoli prima più ristretti, poi sempre più ampî; e, come suole accadere, molti scritti apocrifi sono andati sotto il suo nome.

Solo la critica più recente ha potuto discernere gli scritti sicuramente attribuibili al W.: Von wahrer Gelassenheit; Bericht und Anleitung zur deutschen Theologie; Libellus disputatorius; Vom Ort der Welt; Kurzer Bericht und Anleitung vom Weg und Weise, alle Dinge zu erkennen; De bono et malo in Homine; Scholasterium christinnum; De vita beata; Philosophia theologica, ed altri, tutti composti dal 1570 al 1580. Questo segreto, che il W. poté mantenere sottoscrivendo le varie formule confessionali ed evitando di immischiarsi nelle dispute interne del luteranesimo, gli permise di vivere indisturbato nonostante la sua sostanziale avversione alla concezione luterana della salvezza per la fede. Infatti, nonostante che la principale preoccupazione del W. fosse quella tradizionale della devozione cristiana, la salvezza dell'anima, egli non poteva ammettere che questa salvezza venga all'anima dal di fuori (dai meriti di Cristo), ma la concepiva come frutto di una trasformazione e di una rinascita puramente interiori. Tale rinascita e trasformazione presuppone una conoscenza diretta di Dio e dell'uomo, una teosofia. Secondo la teosofia del W., che riprende tratti caratteristici de] la speculazione mistica tedesca, e specie dell'Eckart e del Cusano, Dio è all'origine infinito, indefinito e indeterminato: solo l'atto della creazione lo rivela a sé stesso manifestando i suoi attributi. La creatura che in quanto tale contiene anche un elemento nenegativo (il nulla) ha la possibilità di staccarsi da Dio, ripiegando su sé stessa: questo sarebbe il significato della caduta degli angeli, di Lucifero, e anche di quella d. Adamo; ma per il W. tale distacco da Dio e tale ripiegamento dell'uomo su sé stesso rappresenta anehe il vero inferno, che non è esterno, ma interno all'anima dell'uomo. Su questi elementì rielaborati dalla tradizione, il W. costruisce la sua dottrina più originale: la dottrina della conoscenza, che è di due tipi: conoscenza naturale, propria della creatura decaduta; conoscenza soprannaturale, propria della creatura rigenerata dalla salvazione. Nella conoscenza naturale l'oggetto è passivo di fronte al soggetto conoscente; nella soprannaturale esso è attivo, poiché si identifica con Dio, mentre il soggetto conoscente (l'uomo) qui rimane passivo. L'una e l'altra sono interiori: la prima, perché l'oggetto rimane al di fuori dell'attività conoscitrice, per la quale è solo un'occasione; la seconda perché Dio è interno all'uomo, alla sua creatura. La conoscenza soprannaturale è quindi l'autoconoscenza di Dio, a mezzo dell'organo o strumento uomo: la salvezza eterna e la trasformazione dell'essere umano fatto tutt'uno con la conoscenza di Dio, che è autoconoscenza. Il W. ha lasciato una setta da lui denominata, alla quale il Boehme è stato vicino e che ha vissuto a lungo.

Bibl.: A. Koyré, Maître V. W., in Revue d'histoire et de philosophie religieuse, 1928; ma soprattutto: A. Israel, Weigels Leben und Schriften, Zschopau 1888, con bibl.

Vedi anche
misticismo Atteggiamento spirituale, e conseguente pratica di vita, che tende all'unione con l'assoluto mediante il superamento dei limiti dell'esperienza sensibile o l'annullamento della personalità individuale. In senso storico-religioso si chiama misticismo un tipo di comportamento religioso teso a un continuo ... Germania Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con i Paesi Bassi; è bagnata a N dal Mar Baltico e dal Mare del Nord. ● Il nome Germania (ossia «paese ... divinità divinità Essenza, natura divina. Nel cristianesimo è riconosciuta alle persone della Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo. In senso più ampio, essere divino, dio, con riferimento alle figure delle mitologie antiche e delle religioni politeiste. setta Associazione di persone che seguono e difendono una particolare dottrina filosofica, religiosa o politica. ● Nella storia delle religioni, si indicano come setta, spesso con intenti polemici, gruppi che si separano dalla comunità religiosa originaria per dissenso su questioni dottrinali o disciplinari. ...
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Vocabolario
weigèla
weigela weigèla 〈vei-〉 (o weigèlia) s. f. [lat. scient. Weigela, dal nome dello studioso ted. Ch. E. Weigel († 1831)]. – Genere di piante caprifogliacee comprendente una dozzina di specie di origine asiatica, tra cui Weigela florida, introdotta...
valentinite
valentinite s. f. [dal nome dell’alchimista Basilio Valentino (sec. 15°), che studiò varî composti dell’antimonio]. – Minerale rombico, triossido di antimonio, che si presenta in forma di minuti cristalli da incolori a rosso bruno a lucentezza...
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