• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

ZAIRITI

di Francesco Gabrieli - Enciclopedia Italiana (1937)
  • Condividi

ZAIRITI (o Zīrīti)

Francesco Gabrieli

Dinastia musulmana berbera, che regnò sulla Tunisia e parte dell'Algeria dalla fine del sec. IV dell'ègira alla metà del VI (X-XII d. C.). Le sue origini risalgono alle lotte sostenute dal capostipite Zīrī (o Zairī) ibn Manād contro i berberi Zenātah, nei monti del Tiṭṭarī, che gli valsero il favore dei Fāṭimidi di al-Mahdiyyah. Allorché questi con al-Mu‛izz nel 973 lasciarono il Maghrib per l'Egitto, designarono al governo, in loro nome, dell'Ifrīqiyah (Tunisia) il figlio di Zīrī, Bulukkīn (o Buluqqīn, pron. Buluggīn con g dura), con cui s'iniziarono le vere fortune della dinastia zīrīta. Bulukkīn (972-983), il figlio al-Manṣūr (984-995) e il nipote Bādīs (996-1015) estesero il loro dominio a gran parte del Maghrib, e benché sotto Bādīs l'Algeria andasse perduta per gli Zīrīti, essendosene impadroniti i Ḥammāditi della Qal‛at Banī Hammād, il regno del principe zīrīta al-Mu‛izz (1016-1062) segna l'apogeo della prosperità economica e culturale della Tunisia sotto gli Zīrīti. Ma il tentativo di al-Mu‛izz di svincolarsi dal vassallaggio verso i Fāṭimidi d'Egitto, ripudiando anche le dottrine sciite mal viste nel Maghrib, portò i Fāṭimidi, per rappresaglia, a scatenare contro l'Africa settentrionale le tribù arabe beduine dei Banū Hilāl e Banū Sulaim (1052), allora stanziate nell'Alto Egitto, per le cui devastazioni andò rovinata la floridezza economica e culturale del Maghrib fin quasi al Marocco. Dinnanzi all'invasione, al-Mu‛izz dové abbandonare la capitale al-Qairawān, e rifugiarsi ad al-Mahdiyyah (1057). Il figlio di al-Mu‛izz, Tamīm (1062-1108), e i successori di questo, mentre dovettero da un lato lottare contro gli Arabi invasori e contro i Ḥammāditi di Algeria, che insidiavano il retroterra tunisino, dall'altro lato tentarono una politica navale contro i Normanni di Sicilia, sforzandosi di contendere loro il dominio del Mediterraneo occidentale. Ma il tentativo, condotto con mezzi insufficienti e sistemi più che altro di pirateria, fallì. Nel 1148 al-Mahdiyyah era occupata dai Normanni di Ruggiero II, mentre l'emiro zīrīta al-Ḥasan si rifugiava a Bona e poi ad Algeri. Reinsediato poco dopo nella sua capitale dall'almohade ‛Abd al-Mu'min, era di nuovo costretto dopo pochi anni ad abbandonarla definitivamente, e i territorî zīrīti, come tutto il Maghrib, erano incorporati nell'impero almohade.

Un altro ramo dei medesimi Zīrīti Ṣanhāgiah, passato dall'Africa in Spagna dopo una rivolta sfortunata contro la linea regnante, e affermatosi al servizio degli ‛Āmiridi di Valenza (2a metà del secolo X d. C.), riuscì, allo smembramento del califfato omayyade di Cordova, a stabilire un principato a Granata. Ivi si mantennero per tutto il sec. XI, fino a che non furono spodestati dagli Almoravidi.

Bibl.: E. de Zambaur, Manuel de chronologie et généalogie pour l'histoire de l'Islam, Hannover 1927, p. 70; G. Marçais e E. Lévy-Provençal, in Encycl. de l'Islam, ed. franc., IV (1934), pp. 1299-1301.

Vedi anche
califfo (arabo khalīfa, «successore») Sommo monarca della comunità islamica universale (ummat al-islāmiyya). Secondo la dottrina ortodossa islamica, deve essere musulmano maggiorenne, sunnita, di condizione libera e discendente dei Quraish, la tribù di Maometto. (➔ anche califfato) Valencia Città della Spagna (814.208 ab. nel 2009), capoluogo della provincia omonima e della Comunità Valenzana (➔); situata quasi al centro di una fertilissima huerta, si è sviluppata intorno a un antico nucleo, di forma poligonale, posto in un’ansa del fiume Guadalaviar (o Turia), sulla destra di questo corso ... Cordova (sp. Córdoba) Città della Spagna meridionale (323.600 ab. nel 2007), capoluogo della provincia omonima (13.771 km2), nell’Andalusia. È posta al margine della depressione betica, dove dalla valle del fiume Guadalquivir, che la bagna, è agevole il passo verso il bacino della Guadiana, e di qui alla Vecchia ... Hannover Città della Germania (518.069 ab. nel 2007). Capitale della Bassa Sassonia, sorge a 55 m s.l.m. sulla destra del fiume Leine, subaffluente del Weser. Situata al centro di una regione ricca di giacimenti di carbone, minerali di ferro e sali potassici, è un importante centro industriale, con complessi ...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali