booty s. m. inv. Nel linguaggio della moda e dello spettacolo, fondoschiena, sedere femminile dalle forme piene, abbondanti. | Tipo di ballo che prevede frequenti movimenti del fondoschiena. ◆ Sembrerà [...] "female body considered as a sex object" is 1920s, African-American vernacular» e aggiunge che «As with other male sexual terms for women, its sense can shift to copulation generally or to the eroticized body parts (compare nookie, ass, etc.)». ...
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instant marketing (instant-marketing) loc. s.le m. inv. Strategia di marketing che punta a rendere virali nei social media i messaggi promozionali relativi a prodotti e servizi del marchio, collegandoli [...] è stato condiviso 15mila volte nelle prime 14 ore e la stessa foto, su Facebook, ha ricevuto 20mila like. Lo slogan diceva «You can still dunk in the dark», cioè «Anche al buio puoi inzuppare». Un'idea geniale se si mettono a confronto i costi degli ...
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scompagnare
v. tr. [der. di accompagnare, per sostituzione del pref. s- (nel sign. 1) a a-1] (per la coniug., v. accompagnare). – 1. ant. o letter. Separare dal proprio compagno, dai compagni: Chi serba [...] in coppia e [= i] can, chi gli scompagna (Poliziano); per estens., separare, staccare, dividere: io non posso s. quel che si pensa da quel che si fa (Rovani). Più com. nell’intr. pron. scompagnarsi, separarsi dal proprio compagno, dai compagni: ...
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scomunica
scomùnica s. f. [der. di scomunicare]. – 1. Nella Chiesa cattolica, pena canonica medicinale o censura ecclesiastica che esclude il fedele dalla comunità ecclesiale; chi ne è colpito non può [...] né ricevere sacramenti; non può esercitare funzioni in uffici o ministeri o incarichi ecclesiastici (Codice di diritto canonico, can. 1331): infliggere, togliere la s.; lanciare la s.; minacciare di scomunica; incorrere nella scomunica. In senso fig ...
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forestiero
forestièro (meno com. forestière; ant. o pop. forastièro, forastière) s. m. (f. -a) e agg. [dal provenz. forestier, der. del lat. foris «fuori»]. – Persona che non è nativa del luogo in cui [...] che era un f. (o una forestiera). Come agg.: gente f.; un medico f.; per estens., di animale: a un can forestiere tutti quegli della contrada abbaiano adosso (Boccaccio); anche riferito a cose: merci f.; costumi, usanze f.; vocaboli forestieri. ◆ Dim ...
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quieta non movere
〈kui-èta ...〉 (lat. «non muovere le cose tranquille»). – Proverbio, di origine non classica, che si cita con vario senso e tono, come equivalente dei modi prov. non agitare le acque, [...] non stuzzicare il can che dorme, non stuzzicare il formicaio e sim. ...
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lessia
lessìa s. f. – Adattamento, poco com., del fr. lexie (der. del gr. λέξις «parola, discorso»), con cui viene indicata, da alcuni linguisti, l’unità funzionale significativa del discorso, che si [...] da noi definita) in quanto può essere costituita sia da una sola parola, come cielo, grande, dopo, sia da un gruppo di parole in stretta coesione semantica: sangue freddo, macchina da cucire, menare il can per l’aia, a patto che, alfine di, ecc. ...
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destare
v. tr. [lat. *deexcitare, comp. di de- e excitare «svegliare»] (io désto, ecc.). – 1. Svegliare, scuotere dal sonno: destatemi domani all’alba; quel rumore mi destò; non lo desterebbero le cannonate, [...] di chi ha il sonno pesante; prov., non destare il can che dorme (v. cane1, n. 2 c). 2. fig. a. Scuotere dal torpore, dall’inerzia: d. gli animi, gli ingegni, le coscienze. b. Eccitare, suscitare, far nascere: d. ammirazione, invidia, entusiasmo; d. l ...
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malfusso
agg. [dallo spagn. marfuz «rinnegato, traditore, ingannatore», che è dall’arabo marfūḍ «respinto, disprezzato», quindi prob. «rinnegato» (cfr. arabo algerino rāfiḍ «eretico», rāfiḍī «rinnegato»), [...] part. pass. di rafad «lasciare, abbandonare», volgarm. «abiurare»], ant. – Birbone, sciagurato: Malfusso, ladro, strupatore [= stupratore] e mecco (Pulci); spesso preceduto da cane, in funzione intensiva di spregio: certi can malfussi (Baretti). ...
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menare
v. tr. [lat. tardo mĭnare «spingere», propr. «spingere un animale minacciandolo con le grida o con la frusta», sign. rustico svoltosi dal lat. class. minari «minacciare»] (io méno, ecc.). – 1. [...] lì; gl’infelici eran tempestati di pietre, o, presi, venivan menati, a furia di popolo, in prigione (Manzoni); locuz. fig., m. il can per l’aia (v. aia); m. uno per il naso, raggirarlo, dargli a intendere, fargli fare o credere ciò che si vuole: non ...
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Ai sensi dei can. 1400-1445, i t. ecclesiastici sono organi attraverso i quali la Chiesa esercita il proprio potere giurisdizionale sulle cause che riguardano beni spirituali e la violazione delle leggi ecclesiastiche. Possono essere oggetto...
Secondo il Codex iuris canonici (can. 564 e seg.), il sacerdote cui viene affidata in modo stabile la cura pastorale di una comunità o di un gruppo particolare di fedeli (comunità religiose, associazioni od opere pie, istituti di educazione,...