catch2
catch2 〈käč〉 s. ingl. [abbrev. di catch-as-catch-can «prendi come puoi prendere»], usato in ital. al masch. – Tipo di lotta libera americana, molto brutale e spesso praticata nell’acqua o nel [...] fango, senza esclusione di alcuna specie di colpo; è dichiarato vincitore chi ha costretto l’avversario a terra con entrambe le spalle, a meno che questi non si dichiari vinto prima, battendo due volte ...
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nicchio
nìcchio s. m. [lat. mītŭlus o mȳtŭlus o mȳtĭlus (v. mitilo), con passaggio non bene spiegato di m- a n- (per cui v. nespola)]. – 1. a. La conchiglia dei molluschi (in genere, con riferimento [...] maledetto (Pirandello). b. Sorta di salame bollito, simile allo zampone, terminante in tre punte. ◆ Dim. nicchiétto, nicchiettino (il Can-barbone ... aveva in capo un nicchiettino a tre punte gallonato d’oro, una parrucca bianca coi riccioli che gli ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, [...] attuale, permangono solo in alcune leggi speciali (l’espressione persona m. figura nel Codex juris canonici del 1985, can. 113, ed è esclusivamente riferita alla Santa Sede e alla Chiesa Universale). e. Senso m., nella prevalente tradizione ...
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peloso
pelóso agg. [lat. pilōsus, der. di pilus «pelo»; v. anche piloso]. – 1. a. Di peli, formato di peli: manto p., rivestimento p., l’insieme dei peli che coprono in tutto o in parte la superficie [...] sono invece glabre (quando si parli di persone): un cane con la coda molto p.; un ciuchino, non più grosso d’un can da pastore, pelosissimo e barbuto (E. Cecchi); le orecchie p. e stracche delle mule che ciondolavano fra la folla (Verga); avere il ...
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ninnolare
v. tr. e intr. [voce fonosimbolica, con accostamento a ninnolo] (io nìnnolo, ecc.). – 1. tr. a. Cercare di addormentare il bambino cullandolo in braccio o muovendo ritmicamente la culla: la [...] e a n. le paure vigliacche (Monelli). 2. intr. (aus. avere) o intr. pron. Gingillarsi, perdere tempo e sim.: Quegli ninnola e mena il can per l’aia E sopra d’ogni seggiola si sdraia (Pananti); son tempi da pensare alla patria, e non a baloccarsi, a ...
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svegliare
v. tr. [dal provenz. ant. esvelhar, fr. ant. esveillier, che è il lat. pop. *exvigilare per il class. evigilare, comp. di e(x)- e vigilare «vegliare»] (io svéglio, ecc.). – 1. Scuotere dal [...] i rumori possono svegliarlo; non lo sveglierebbero nemmeno le cannonate, di chi ha il sonno pesante; prov., non svegliare, o non destare, il can che dorme (v. cane1, n. 2 c). 2. fig. a. Scuotere dal torpore, dall’inerzia, da uno stato di apatia e di ...
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obamiano
s. m. e agg. Seguace e sostenitore di Barak Obama; di Barak Obama. ◆ gli obamiani pensano di prevalere alle primarie: «L’ascesa di Barak sarà inarrestabile» ha pronosticato il senatore Richard [...] nuovo che [Walter] Veltroni adora. Tanto da copiargli lo slogan elettorale («Si può fare», italianizzazione dell’obamiano «We can»). (Nicola Imberti, Tempo, 11 febbraio 2008, p. 2, Politica) • [Federico] Fellini aveva toccato l’apice dopo «Otto e ...
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lassa2
lassa2 s. f. [lo stesso etimo della voce prec., propr. «legame lento, che si lascia andare»], ant. – 1. Guinzaglio: Un can d’argento aver vuole Oliviero, Che giaccia, e che la l. abbia sul dosso [...] (Ariosto). L. corta, striscia di cuoio lunga circa 15 cm e spaccata alle due estremità, che si univa ai geti dei falconi per trattenerli quando si dibattevano troppo. 2. a. Coppia o muta di cani da séguito ...
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in extremis
〈in ekstrèmis〉 locuz. lat. (propr. «nei [momenti] estremi»), usata in ital. come avv. – Negli estremi momenti di vita, in punto di morte. Si usa soprattutto in alcune frasi: essere in e., [...] il matrimonio canonico celebrato in caso di imminente pericolo di morte (in mortis periculo, secondo il codice di diritto canonico, can. 1116). Anche fig.: una nomina fatta in e., da persona la cui autorità sta per scadere; un provvedimento varato in ...
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Ai sensi dei can. 1400-1445, i t. ecclesiastici sono organi attraverso i quali la Chiesa esercita il proprio potere giurisdizionale sulle cause che riguardano beni spirituali e la violazione delle leggi ecclesiastiche. Possono essere oggetto...
Secondo il Codex iuris canonici (can. 564 e seg.), il sacerdote cui viene affidata in modo stabile la cura pastorale di una comunità o di un gruppo particolare di fedeli (comunità religiose, associazioni od opere pie, istituti di educazione,...