abbaiare
v. intr. [voce onomatopeica; cfr. lat. baubare] (io abbàio, ecc.; aus. avere). – 1. Emettere la voce (detto del cane): i cani gli corsero incontro abbaiando; un cane abbaiava nel silenzio della [...] .: a. alla luna, al vento, gridare invano, senza ragione né effetto: uno di quei grulli che abbaiano alla luna (Verga); non c’è can che abbai, non c’è nessuno; prov., cane che abbaia non morde, chi minaccia molto, di solito fa poco male. ◆ Part. pres ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale [...] , è simbolo della misura small. Tagliata da due sbarre verticali ($), o anche da una (L̇), è simbolo del dollaro (e così $ can., dollaro canadese). Altri valori assume solo in abbreviazioni e sigle composte; per es.: c. s., come sopra; u.s., ultimo ...
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beneficio
benefìcio (non com. benefìzio) s. m. [dal lat. beneficium, comp. di bene «bene1» e tema di facĕre «fare» (cfr. -ficio)]. – 1. Qualsiasi atto o concessione con cui si fa del bene ad altra persona [...] un b., da parte dell’autorità religiosa a un ecclesiastico; revoca, perdita di un beneficio. Il nuovo codice di diritto canonico del 1983 (can. 1274), così come il Concordato fra la S. Sede e l’Italia, nella revisione del 1984 (art. 28), prevedono l ...
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canone
cànone s. m. [dal lat. canon -ŏnis, gr. κανών -όνος (der. di κάννα «canna»), termine che indicò originariamente la canna, e quindi il regolo usato da varî artigiani, da cui poi, sin dall’età omerica, [...] universali (in contrapp. a quelle di concilî particolari), significato che conserva nel Codex iuris canonici, dove i canoni (abbrev. can.) sono i singoli articoli. b. Nel Decreto di Graziano, si chiamano canoni (abbrev. c.) i singoli frammenti dell ...
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riserbo
risèrbo (ant. risèrvo) s. m. [der. di riserbare]. – 1. L’essere molto riservato nell’esprimere il proprio stato d’animo, le proprie intenzioni e valutazioni (più forte, quindi, che riservatezza), [...] r., che si distingue per il suo riserbo. 2. ant. Guardia: Prese el cammino, e sotto buon riserbo Seguìal de’ fedel can la schiera stretta (Poliziano); protezione, difesa: andiam per mezzo De’ nemici e de l’armi a morte esposti Senza riservo (Caro). ...
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agha
aghà ‹aġà› s. m. [turco āghā′ ‹agħà›, propr. agg., «grande»]. – Titolo di riguardo, attribuito nell’Impero ottomano a funzionarî militari e civili della corte sultaniale, estesosi anche in Persia [...] e in India. Più noto in Occidente aghà khan, che è il titolo assunto dal capo del ramo indiano della setta musulmana degli ismailiti indiani. Rari gli adattamenti ital. agà e agà can. ...
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trifauce
trifàuce agg. [dal lat. trifaux -faŭcis, comp. di tri- «tre» e faux «fauce»], letter. – Che ha tre fauci, tre gole: il t. Cerbero; Spaventi il can t. a suo diletto Le pallid’ombre (Caro). ...
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reincidenza
reincidènza s. f. [dal lat. mediev. reincidentia «ricaduta»]. – Nell’espressione sotto pena di r. (lat. sub poena reincidentiae), usata nel diritto canonico (canone 2248 § 3, corrispondente [...] al can. 1357 § 2 del nuovo codice) in tema di assoluzione dalle censure: un censurato cui sia stata tolta la censura ricade nella stessa censura se non ha adempiuto l’onere a lui imposto come condizione dell’assoluzione. ...
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farina
s. f. [lat. farīna, der. di far «farro»]. – 1. Prodotto della macinazione di frutti (cariossidi) di cereali quali frumento, segale, orzo, mais, nonché di altri frutti quali grano saraceno, castagne, [...] chi ha il sacco non ha la f. (o il grano), a questo mondo il bene non è mai senza limiti e oneri; a can che lecca cenere non gli fidar farina. 2. estens. a. Prodotto della macinazione di varie sostanze naturali o artificiali: f. di carne, ottenuta da ...
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raddoppiamento
raddoppiaménto s. m. [der. di raddoppiare]. – 1. L’atto, il fatto, e l’effetto del raddoppiare, del raddoppiarsi: r. degli sforzi; r. della posta del gioco; in pochi anni si ha il r. del [...] , e in sanscr. a) per le radici che cominciano con consonante (per es., nei perfetti, come nel lat. ce-cin-i «cantai» dalla radice can-, nel gr. δέ-δορκ-α «ho visto» da δερκ-, nel sanscr. da-dau «ho dato» da dā-; nei presenti, come nel lat. gigno «io ...
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Ai sensi dei can. 1400-1445, i t. ecclesiastici sono organi attraverso i quali la Chiesa esercita il proprio potere giurisdizionale sulle cause che riguardano beni spirituali e la violazione delle leggi ecclesiastiche. Possono essere oggetto...
Secondo il Codex iuris canonici (can. 564 e seg.), il sacerdote cui viene affidata in modo stabile la cura pastorale di una comunità o di un gruppo particolare di fedeli (comunità religiose, associazioni od opere pie, istituti di educazione,...