femminicìdio s.m. [comp. del s.f. femmina e -cidio]. - Uccisione diretta o provocata, eliminazione fisica di una donna in quanto tale, espressione di una cultura plurisecolare maschilista e patriarcale [...] che, penetrata nel senso comune anche attraverso la lingua, ha impresso sulla concezione della donna il marchio di una presunta, e sempre infondata, inferiorità e subordinazione rispetto all'uomo. ...
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fronte
frónte s. f. o m. [lat. frōns frŏntis]. – 1. a. La regione anatomica corrispondente all’osso frontale, compresa tra le sopracciglia e la radice dei capelli: una f. alta, bassa, ampia, spaziosa, [...] tracotanza il mio silenzio era eloquente; il compenso che ne ho avuto è troppo scarso a f. della fatica chem’è costata). In fronte, nel principio: in f. al libro, sulla facciata esterna, sulla copertina; in f. al giornale, in prima pagina in alto. 3 ...
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fine2
fine2 s. m. e f. [lat. fīnis «limite, cessazione»; nel lat. mediev. « somma convenuta da pagare»]. – 1. s. f. (raro o ant. come s. m.) a. L’ultima parte, l’ultimo tempo di una cosa, il punto o [...] alla fine del mese successivo). 2. s. m. o f. Esito, riuscita : portare a buon f.; fare una brutta, una cattiva f., di chi finisce in carcere, di chi si dà a vita viziosa e sim.; di persona o di cosa, chef. ha fatto?, quando non si sappia dove sia ...
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freddo
fréddo agg. e s. m. [lat. frīgĭdus (cfr. frigido), lat. tardo *frĭgĭdus, prob. per influenza di rĭgĭdus]. – 1. agg. a. Genericamente, di corpo che è a temperatura inferiore a quella circostante; [...] io non l’ho mai sentito (Francesco Piccolo); ho un gran f. addosso; era intirizzito dal f.; m’ha preso il freddo. c. fig. Racconti che fanno venire f., che mettono il f. addosso, che fanno rabbrividire di paura o di orrore; non mi fa né caldo ...
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muratura
s. f. [der. di murare1]. – L’operazione del murare: occorrono due giorni per la m.; contrattare il costo della m.; lavori di muratura. Con sign. concr., il risultato di tale operazione, e cioè [...] e alle varie tecniche costruttive: m. a faccia vista (v. facciavista), m. a cassa vuota (v. cassa, n. 3 f); m. di pietra da taglio verticalmente; m. precompressa, struttura muraria nella quale vengono inserite barre d’acciaio verticali che, poste in ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli [...] si consegue raggiungendo una determinata percentuale di punti in uno o più tornei qualificanti: m. nazionale, m. internazionale, grande maestro. f. Nell’uso pop., vocativo che nel passato veniva talora rivolto a persona umile, di cui s’ignorava il ...
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formalita
formalità s. f. [der. di formale1]. – 1. Forma prescritta, o ritenuta opportuna, nel compimento di determinate azioni, spec. nelle cerimonie, negli atti pubblici (dov’è spesso sinon. di procedura), [...] f.; con meditate f. e con lente torture lacerati (Beccaria). Locuzioni: per pura f., per semplice f., solo per f., di cose che si fanno o che attaccato alle f.; è un uomo semplice e cordiale, alieno dalle f.; m’hanno chiesto, senza tante f., di ...
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finestra
finèstra (ant. fenèstra) s. f. [lat. fenĕstra]. – 1. a. Apertura nei muri esterni di un edificio, destinata a dare luce e aria agli ambienti interni e a consentire la vista da questi ultimi [...] squarcio, larga ferita: gli fa ne la maglia ampla f. (Ariosto); vedessi chef. nel petto! b. Il rettangolo trasparente in un fig. di finestrella), finestrino m. (v.); spreg. finestrùccia, finestrùcola; accr. finestróna, e finestróne m. (v.); pegg. ...
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mosca
mósca s. f. [lat. mŭsca]. – 1. a. Genere di insetti ditteri brachiceri dal corpo tozzo, con solo il primo paio di ali atte al volo, essendo il secondo paio modificato a formare due strutture per [...] , con una macchia gialla in mezzo al corpo nerastro, che vive a spese delle ciliegie coltivate e selvatiche. f. M. del formaggio (lat. scient. Piophila casei), piccolo insetto dittero che depone le uova nei formaggi, nelle carni insaccate, nei ...
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fastidio
fastìdio s. m. [dal lat. fastidium, der. di fastus -us (che aveva anche i sign. di «orgoglio, disdegno»), prob. incrociato con taedium «tedio»]. – 1. a. Senso di molestia per cosa che dispiace [...] sofferenza, o anche ciò che è causa di dispiacere e preoccupazione o che provoca sofferenza: i f. della vecchiaia; altro rimedio vergogna e gittato addosso, cavalcando per la città, vituperoso f. (M. Villani). ◆ Dim. (per lo più scherz.) fastidiùccio ...
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Chimico italiano (Palermo 1826 - Roma 1910), lo scienziato italiano che più ha contribuito allo sviluppo della chimica nel sec. 19º. Dopo i primi studî di fisiologia si dedicò alla chimica diventando (1845) assistente a Pisa di R. Piria, il...
Sistemi dispersi
Sergio Carrà
I sistemi dispersi sono costituiti da una moltitudine di particelle condensate presenti all'interno di un fluido. La conoscenza delle loro caratteristiche ha un ruolo importante nella descrizione di diversi fenomeni...