testa1
tèsta1 s. f. [lat. tardo testa «cranio, testa», in origine «conchiglia, guscio, vaso», attraverso un uso metaforico]. – 1. Parte del corpo animale in cui si apre la bocca e che contiene il cervello [...] essere compreso e ritenuto: è una cosa che non m’entrerà mai in t., che non riuscirò mai a capire; bisogna sudare t. di Giove, ecc. Con questa accezione, non si usa capo. f. In numismatica, e nel linguaggio com., la parte della moneta sulla quale ...
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fare2
fare2 (ant. fàcere) v. tr. [lat. facĕre] (pres. fo 〈fò〉 [radd. sint.] o fàccio, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., [...] cognome ma non ho nulla a chef. con lui, non sono suo parente; che ci ho chef. se oggi è brutto tempo?, che colpa ne ho?; ebbe chef. con quella donna (può essere eufemismo); ma anche: aver chef. (o da f.) con qualcuno, avere questioni da sbrigare ...
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forca
fórca s. f. [lat. fŭrca]. – 1. a. Attrezzo agricolo usato per smuovere e caricare fieno, paglia e prodotti analoghi; è per lo più fatto di un ramo biforcuto di legno duro, come il corniolo, oppure [...] andare al diavolo e sim.; arnese da f., avanzo di f., faccia da f., oggi meno com. che arnese, avanzo, faccia da galera; usato . ◆ Dim. forchina (non com.), forchétto m. (v.), forchino m. (v.); accr. forcóne m. (v.); hanno sign. più particolari i ...
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fiammante
agg. e s. m. [part. pres. dell’ant. fiammare]. – 1. agg. a. letter. Che manda fiamme: Crepitar s’odon le f. brage (Parini); estens., luminoso, splendente: un cielo f.; aveva un anello f. al [...] .; di qui, nuovo f., detto di abiti o di altri oggetti, nuovissimo: aveva in capo un cappellino azzurro, nuovo f.; anche soltanto fiammante, con tutti e due i sign.: si presentò con la sua f. fuoriserie. 2. s. m. Altro nome dell’uccello fenicottero o ...
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franco2
franco2 agg. [dal prec.: propr. «uomo libero del popolo dei Franchi»] (pl. m. -chi). – 1. ant. o letter. Ardimentoso, intrepido: affrontò f. il pericolo; la Persia e il fato assai men forte Fu [...] in genere. c. In enologia, vino f., vino che non ha retrosapore nascosto, tale cioè che alla degustazione si manifesti dopo le impressioni olfattive e gustative. d. Nella tecnica, come s. m., la minima distanza ammissibile, per ragioni di ...
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frazione
frazióne s. f. [dal lat. tardo fractio -onis, der. di fractus, part. pass. di frangĕre «spezzare»]. – 1. letter. L’atto di frangere, di spezzare: f. di un legno o di un altro solido (Galilei); [...] di una gara a staffetta; nei giri ciclistici, f. di tappa, lo stesso che semitappa. b. Con sign. specifico, in matematica, numero razionale del tipo m−n (dove m e n, detti termini della f. e rispettivam. numeratore e denominatore, sono numeri interi ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a [...] movimenti e a quelle teorie sorti prima della rivoluzione industriale, che puntavano all’eguaglianza totale nella comunione dei beni (e per fondato sulle dottrine di C.-H. Saint-Simon, F.-M.-CH. Fourier e R. Owen, generalmente caratterizzato dalla ...
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fiorentino
agg. e s. m. [lat. Florentīnus, agg. di Florentia «Firenze»; cfr. la forma latineggiante Fiorenza del nome della città, frequente nell’uso poet. (anche in Dante) e in quello dialettale di [...] più propria che dialetto f., riferita per lo più storicamente all’idioma fiorentino nel suo complesso; lingua f. o «alla fiorentina»). 2. s. m. a. (f. -a) Abitante o nativo di Firenze: l’arguzia tipica dei f.; la grazia gentile delle fiorentine. ...
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fisico
fìṡico agg. e s. m. [dal lat. physĭcus, agg. e sost., gr. ϕυσικός, der. di ϕύσις «natura»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Attinente alla natura o alla scienza dei fenomeni naturali: leggi f., ricerche [...] riferiti in genere a studî, ricerche, fatti, fenomeni che interessino insieme due scienze diverse. b. Relativo al corpo consiste (ad esso si contrappone l’argomento fisicoteologico). 2. s. m. a. (f. -a, raro; è più spesso utilizzato il masch. o una ...
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minchione
minchióne s. m. e agg. [accr. di minchia], pop. – 1. s. m. e agg. (f. -a). Persona sciocca, priva di furberia, eccessivamente semplice e credulona; è soprattutto usato come titolo di spregio [...] e di rimprovero: sei proprio un m.; è un bel m.; sei stata una gran m. a dargli retta; quando uno non riesce ad acchiappare la fortuna è un m., questo si sa (Verga); quanto sei m.!; che uomo m.!; come si fa a essere così minchioni? Locuz. particolari ...
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Chimico italiano (Palermo 1826 - Roma 1910), lo scienziato italiano che più ha contribuito allo sviluppo della chimica nel sec. 19º. Dopo i primi studî di fisiologia si dedicò alla chimica diventando (1845) assistente a Pisa di R. Piria, il...
Sistemi dispersi
Sergio Carrà
I sistemi dispersi sono costituiti da una moltitudine di particelle condensate presenti all'interno di un fluido. La conoscenza delle loro caratteristiche ha un ruolo importante nella descrizione di diversi fenomeni...