segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, [...] nel gioco del calcio; anche assol.: nell’ultimo campionato la nostra squadra ha segnato venti volte. d. Più genericam., tracciare segni nelle espressioni s. l’inizio o la fine di qualche cosa (per es.: alle 9, il suono del campanello segna ...
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unico1
ùnico1 agg. [dal lat. unĭcus, der. di unus «uno, uno solo»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che è il solo esistente, che non ha uguali nel suo genere o nella sua specie: è la nostra u. possibilità di salvezza; [...] ; come attore comico è veramente u.; un prodotto unico. Come s. f. con valore neutro: l’unica è di fare questo, l’unica cosa possibile, la migliore; è l’unica!, non c’è altro mezzo. 2. Nel linguaggio filosofico, per lo più sostantivato, l’individuo o ...
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maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni [...] una m. tra il giulivo e il solenne, le domandò cosa desiderasse in quel luogo (Manzoni). Senza determinazione, ha spesso sign chiari. 3. letter. Modo di essere, qualità, sorta: la nostra ragione a quattro m. d’operazioni ... è ordinata (Dante); ...
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calamita
s. f. [forse alteraz. del gr. καδμεία; v. calamina]. – 1. Corpo magnetizzato, avente cioè la proprietà di attrarre limatura di ferro, sinon. quindi di magnete, che è il termine preferito nel [...] a ferro di cavallo, a sbarra, ecc. 2. fig. Riferito a persona o cosa che ha la forza di attrarre a sé: ci dev’essere la c. in o la cosa stessa: veggio trarmi a riva Ad una viva dolce c.! (Petrarca, con allusione a Laura); questa nostra città, c ...
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indegno
indégno agg. [lat. indĭgnus, comp. di in-2 e dignus «degno»]. – 1. Di persona, non degno, non meritevole: ebbe il premio benché ne fosse i.; è i. della nostra fiducia; lo dichiararono i. di far [...] diritto canonico, si dice in partic. di persona che non è moralmente degna di ricevere sacramenti o benefici ecclesiastici. 2. Di cosa: a. letter. Non meritato, ingiusto: Qual Scizia m’assicura o qual Numidia, S’ancor non sazia del mio esilio indegno ...
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opporre
oppórre (ant. oppónere) v. tr. [dal lat. opponĕre, comp. di ob- e ponĕre «porre», rifatto secondo porre] (io oppóngo, tu oppóni, ecc.; coniug. come porre). – 1. Porre contro, per impedire, per [...] pertinente, o non sia seguita la procedura, e sim.). Con soggetto di cosa: all’attuazione del progetto si oppongono forti ostacoli; ci sono ragioni serie che si oppongono alla nostra partenza; il destino si è opposto alla loro felicità. 3. Con sign ...
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dipartire
v. tr. e intr. [comp. del pref. di-1 e partire] (io diparto, ecc.; nel sign. 1 a, anche dipartisco, dipartisci, ecc.), letter. – 1. a. ant. Dividere una cosa in parti; scompartire, distribuire. [...] b. Dividere una cosa da un’altra, allontanare una persona da un luogo o da altra persona: mal segue quello Sempre chi la giustizia e lui diparte (Dante); ombre mostrommi ... Ch’amor di nostra vita dipartille (Dante). 2. intr. pron. Allontanarsi, ...
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decidere
decìdere v. tr. [lat. decīdĕre, comp. di de- e caedĕre «tagliare», propr. «tagliar via»] (pass. rem. deciṡi, decidésti, ecc.; part. pass. deciṡo). – 1. a. Risolvere, definire pronunciando un [...] . la partenza; la data delle nozze non è stata ancora decisa. d. intr. (aus. avere) Stabilire in modo definitivo: è lui che decide della nostra sorte. Riferito a cosa, avere valore determinante: questo non decide di nulla; un tentativo che può d. del ...
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morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un [...] passare o tornare da m. a vita, sentirsi quasi rinascere per qualche cosa che rechi improvviso sollievo; per lo più iperb., è questione di vita o linguaggio com.: Laudato si’, mi Signore, per sora nostra Morte corporale (s. Francesco); Morte, tu mi ...
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sorte1
sòrte1 s. f. [lat. sŏrs sŏrtis]. – 1. Forza che regola o s’immagina regolare in modo imprevedibile le vicende umane, senza che la volontà degli uomini possa nulla contro di essa: la s. ha voluto [...] Del vecchio Celio (Poliziano); per estens., con riferimento a cosa, per indicarne l’esito, la riuscita positiva o negativa: già quale sarà la mia s.; non hai il potere di decidere tu della nostra s.; prov., fino alla morte non si sa la sorte, non si ...
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Cosa nostra
Còsa nòstra. – Associazione criminale di tipo mafioso, nata in Sicilia nel 19° secolo e sviluppatasi dopo l'Unità d'Italia e la fine della Seconda guerra mondiale. Dopo il 2000 C. n. è stata pesantemente colpita da arresti e condanne...
Piero Innocenti
‘La Cosa nostra’ (Lcn) continua a essere la più potente, diffusa e temibile organizzazione criminale negli Usa, al primo posto per fatturato nella classifica mondiale delle mafie. Ha collegamenti stabili con altre organizzazioni...