lotto /'lɔt:o/ s. m. [dal fr. lot, propr. "parte che tocca a ciascuno in una divisione o in un sorteggio"]. - 1. (gio.) [gioco di fortuna che consiste nell'estrazione di cinque numeri dall'1 al 90 per [...] sede d'estrazione] ≈ ‖ lotteria. ● Espressioni (con uso fig.): pop., dare i numeri (del lotto) ≈ (fam.) parlare a vanvera, loro, in cui è diviso un tutto, da sorteggiare fra coloro che ne hanno diritto: l'eredità fu divisa in cinque l.] ≈ fetta, ...
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ceppo /'tʃep:o/ s. m. [lat. cippus "palo di palizzata, cippo"]. - 1. a. (bot.) [sezione dell'albero da cui si dipartono le radici] ≈ (agr.) ceppa, (agr.) ceppaia, colletto, piede, toppo, troncone. b. [grosso [...] essere d'antico c., di c. regale] ≈ ascendenza, famiglia, origine, progenie, radice, razza, (lett.) schiatta, stirpe. 3. a. [al plur., grossi arnesi di legno dentro cui si serravano i piedi dei prigionieri: mettendogli i piedi la notte ne' c. ...
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vano [lat. vanus]. - ■ agg. 1. (non com.) [di cosa, che non è riempito da nulla: un guscio v.] ≈ cavo, (lett.) vacuo, vuoto. ↔ pieno. ↑ colmo, ripieno, zeppo. 2. [che è privo di corpo, di consistenza materiale: [...] fuor che ne l'aspetto! (Dante)] ≈ immateriale, incorporeo. ↔ corporeo, fisico, materiale, saldo. 3. (fig.) a. [che 2. (archit.) [spazio definito risultante dalla suddivisione dell'interno d'un edificio: appartamento di sei v.] ≈ ambiente, locale, ...
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fine² s. f. (raro o ant. m.) [lat. fīnis "limite; cessazione"]. - [ultima parte di una cosa, momento in cui questa cessa: una cosa che non ha f.; condurre a f. un'impresa] ≈ conclusione, termine. ↔ inizio, [...] in sostanza quel chieder la proroga dell’a‡ranco della dote non era stato che vapor torbido l’aveva intristita (G. D’Annunzio); nessuno aveva nominato Rocca Imperiale il cavo era talmente lungo che non se ne vedeva la fine. Il sinon. più specifico ...
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amore /a'more/ s. m. [dal lat. amor -ōris]. - 1. [sentimento di viva affezione verso una persona] ≈ ↑ adorazione, culto, idolatria, passione. ↓ affetto, (non com.) affezione, amorevolezza, attaccamento, [...] della propria dignità] ≈ dignità, fierezza, orgoglio. ↔ modestia, umiltà. ▲ Locuz. prep.: d'amore e d'accordo ≈ armoniosamente, concordemente; fam., per amore o per forza ≈ a ogni costo, volente o nolente. 2. [forte attrazione, anche sessuale, verso ...
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attaccare [prob. tratto da staccare, con mutamento di pref.] (io attacco, tu attacchi, ecc.). - ■ v. tr. 1. (con la prep. a del secondo arg.) a. [unire una cosa a un'altra per mezzo di colla e sim.] ≈ [...] fig.: la politica del nuovo direttore si è imposta facilmente. Prendere piede è infined’uso più fam.: la riforma non avea preso piede (C. Goldoni). In questo senso, a. è forse meno diffuso dei suoi sinon., tranne che nell’espressione fam. non attacca ...
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via² s. f. [lat. via, affine a vehĕre "trasportare"]. - 1. a. [striscia di terreno, più o meno larga e di varia estensione in lunghezza, attraverso la quale si svolgono il transito e la circolazione delle [...] tratto da percorrere per raggiungere una meta: Andiam, ché la v. lunga ne sospigne (Dante)] ≈ cammino, percorso, strada, tragitto. ▼ Perifr. gloria] ≈ mezzo, strada, verso. d. (non com.) [discorso finalizzato a dimostrare qualcosa: per diverse v. ...
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aiutare (ant. e poet. aitare, atare) [lat. adiutare, der. di adiuvare "aiutare"]. - ■ v. tr. 1. [prestare ad altri la propria opera, spec. in momenti di difficoltà: a. qualcuno a risolvere un problema] [...] fine (A. Manzoni). Di stile più burocr. è coadiuvare: l’architetto è coadiuvato da un ottimo staff di giovani laureati. D’ambito più fam. e, in genere, implicante un livello inferiore di partecipazione al lavoro, è dare una mano: mi daresti una mano a ...
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vuoto /'vwɔto/ (ant. o pop. voto) [lat. volg. ✻vocĭtus, da vacĭtus, part. pass. di un verbo ✻vacēre "vuotare", con la stessa radice di vacuus "vacuo, vuoto"]. - ■ agg. 1. [privo di contenuto, che non contiene [...] è ancora vuota] ≈ ↑ sgombro. ↔ ammobiliato, arredato. ↑ ingombro. d. [di posto a sedere, su cui non è seduto nessuno: è v. questo posto?] , vacuo, vano. ↔ utile. 6. (fig.) a. [che non mostra idee né contenuti degni di nota: discorso v.] ≈ fatuo, ...
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Fabio Rossi
caldo. Finestra di approfondimento
Gradi di caldo - C. e freddo hanno due ambiti semantici fondamentali: quello letterale, connesso con la temperatura, e quello figurato, riguardante il carattere, [...] sensazione che ne consegue, si danno diversi sinonimi, disposti in gradazione. Appropriato a una temperatura e impetuoso com’era, Franco aveva tuttavia la semplice tranquilla fede d’un bambino (A. Fogazzaro). Il contr. di uno sguardo freddo o duro non ...
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Scrittore latino di origine africana (Madaura 125 d. C. circa - Cartagine 180 d. C. circa). Narratore abilissimo, è una delle figure più singolari della letteratura latina; il suo stile, ricco di accorgimenti retorici ma personalissimo, esercitò...
Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze letterarie e filosofiche, rielaborandole...