ingrato
agg. [dal lat. ingratus, comp. di in-2 e gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Non gradito, e quindi sgradevole: un odore, un sapore i.; ha una voce i., un tono di voce i.; con litote: ne serbo [...] per il bene ricevuto: essere, mostrarsi i. (verso i genitori, verso un benefattore, verso un amico che ci ha aiutati, ecc.); figli, discepoli i.; un animo, un cuore i.; in senso più materiale: non sarò i., frase con cui si promette ricompensa a ...
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rivivere
rivìvere v. intr. [dal lat. tardo revivĕre, comp. di re- e vivĕre] (coniug. come vivere; aus. essere). – 1. Vivere di nuovo, tornare in vita: vorrei r. fra cento anni; in senso religioso, della [...] il padre riviveva nella memoria, nell’affettuoso pensiero dei figli; con riferimento a persona che nell’aspetto, nel carattere ricorda vivamente una morta: gli sembrava di veder r. nella figlia la moglie da giovane. b. Riaversi, riprendere le forze ...
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imperversare
v. intr. [der. di perverso, col pref. in-1] (io impervèrso, ecc.). – 1. (aus. avere) Di persona, assumere un comportamento aggressivo, urlando e dibattendosi: cominciò a ringhiare forte [...] ad i. (Boccaccio); i. contro qualcuno o in qualche cosa, incrudelire, infierire, sfogarsi con furia rabbiosa: i. contro i figli, contro i proprî dipendenti; teppisti che imperversano durante le partite. 2. (aus. avere) Più com., con riferimento agli ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo [...] portato una r. in quasi tutti i settori; grave disordine e sconvolgimento: che r., in casa, con questo continuo va e vieni di figli e nipoti; devo aver mangiato qualcosa che mi ha fatto male: ho una gran r. nello stomaco, o nell’intestino, o anche ho ...
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avviamento
avviaménto s. m. [der. di avviare]. – 1. a. L’avviare, il fatto di dare inizio a qualche cosa: l’a. di un nuovo lavoro, di un’opera, di un’attività. Con riferimento a persone, indirizzamento [...] verso una professione o un mestiere: ha dato ai suoi figli un ottimo a.; scuola secondaria di a. professionale, scuola media di primo grado, abolita con l’istituzione della scuola media unica (1962), che provvedeva a dare la prima preparazione all’ ...
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vinattiere
vinattière s. m. (f. -a) [adattam. del fr. ant. vinetier, der. di vin «vino»], non com. – Venditore al minuto e all’ingrosso di vini, vinaio; oste: lui avrebbe fatto il v., i figli da servitori [...] nelle campagne (Fenoglio); con senso spreg. nel Carducci: Che importa a me se l’irto spettral vinattier di Stradella Mesce in Montecitorio celie allobroghe eambagi? (alludendo ad A. Depretis, nell’ode ...
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truppa
s. f. [dal fr. troupe, der. di una voce germ. (affine al lat. turba) da cui anche troppo]. – 1. a. Qualsiasi complesso organico, piccolo o grande che sia, di forza militare: il grosso della t.; [...] , d’impostori, di cialtroni; quando si alluda a gruppi non eccessivamente numerosi, è per lo più scherz.: ha una t. di figli da nutrire; ecco che arriva la t. (degli amici, degli invitati, ecc.)! Come locuz. avv., non com., a truppe, in truppa ...
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nullipara
nullìpara agg. e s. f. [comp. del lat. nullus «nessuno» e -părus «-paro»]. – Di femmina d’animale adulta, e in partic. (nel linguaggio medico e giur.) di donna, che non ha avuto figli. ...
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extrafamiliare
(extra-familiare, extra familiare), agg. Al di fuori dell’ambito familiare. ◆ Le donne italiane sono quelle in Europa che lavorano di più, 11 ore al giorno in media, perché sommano il [...] a carico di mio marito nella sua dimensione extra familiare e le ricadute che avrebbero potuto esserci sui miei figli. (Veronica Lario Berlusconi, Stampa, 1° febbraio 2007, p. 2, Interno).
Derivato dall’agg. familiare con l’aggiunta del prefisso ...
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FEDERICO II, FIGLI
Dalle sue tre mogli Federico II ebbe almeno sei figli accertati. Da Costanza d'Aragona, sua prima consorte, nacque nel 1211 Enrico (VII) re di Germania e di Sicilia. Dalla seconda, Iolanda di Brienne, ebbe nel 1228 Corrado...
Figli della Lupa
Organizzazione fascista dei più giovani (fino agli 8 anni) all’interno dell’Opera nazionale Balilla, poi GIL; la denominazione (dal 1934) si riallacciava alla leggenda della lupa capitolina, emblema e simbolo della città di...