mosca
mósca s. f. [lat. mŭsca]. – 1. a. Genere di insetti ditteri brachiceri dal corpo tozzo, con solo il primo paio di ali atte al volo, essendo il secondo paio modificato a formare due strutture per [...] , che vive a spese delle ciliegie coltivate e selvatiche. f. M. del formaggio (lat. scient. Piophila casei), piccolo insetto dittero che depone le uova nei formaggi, nelle carni insaccate, nei cadaveri. g. M. della frutta (lat. scient. Ceratitis ...
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antiglobale
(anti-globale), agg. Contrario alla globalizzazione. ◆ «In Francia, a spiegare la peculiare difficoltà di governo si invocò la gran varietà di formaggi, tesi confermata oggi dal ruolo del [...] Roquefort nella contestazione antiglobale». (Adriano Sofri, Foglio, 20 agosto 2001, p. 1, Prima pagina) • In nome dei diritti umani, il messaggio globale di moda è divenuto quello della negazione che Israele ...
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sorte2
sòrte2 s. f. [variante di sorta], ant. e tosc. – Lo stesso che sorta (rarissimo il pl. sorti): con gli occhi tuoi ti vedi certa, Quanto sia meretrice, e di che sorte (Ariosto). Il termine è tuttora [...] nella locuz. del linguaggio comm. in sorte, di varie qualità, di tipi diversi (stracci in sorte), e nella produzione del grana padano, ove indica il complesso dei formaggi fabbricati entro un dato periodo di tempo: sorte maggenga, sorte invernenga. ...
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affumicatura
s. f. [der. di affumicare]. – Azione, effetto dell’affumicare. In partic.: 1. Processo di conservazione di sostanze alimentari (carni, pesce, formaggi), le quali vengono esposte, in camere [...] speciali, al fumo di legna verde con eventuale aggiunta di pece greca o creosolo: i componenti antisettici del fumo (acido acetico, ecc.) penetrano profondamente nei tessuti impedendone la decomposizione. ...
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persianina
s. f. [dim. di persiana]. – 1. Piccola persiana (come chiusura di finestre). In partic., lo sportello apribile all’infuori, nella parte inferiore dei battenti nelle persiane di tipo romano. [...] 2. Nella fabbricazione dei formaggi crudi, stuoia di vimini su cui si pone la cagliata, che ha già preso consistenza, per completare lo sgocciolamento. ...
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posto2
pósto2 s. m. [lat. pŏsĭtus, part. pass. di pōnĕre «porre»: v. la voce prec.]. – 1. In senso generico, spazio o porzione di spazio disponibile per essere occupato da persone o da cose: il mondo [...] qualche caso, località, paese, zona: siamo dello stesso p.; il p. di produzione di un certo vino, di un certo formaggio; come locuz. aggettivale, del p., locale, e, con riferimento a prodotti alimentari, tipico del luogo di produzione: la gente, gli ...
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involto2
invòlto2 s. m. [dal prec., sostantivato]. – Pacco o fagotto di roba contenuta in carta, tela, ecc. che la avvolge coprendola e tenendola unita; cartoccio: un i. di dolci, di formaggi; carta [...] da involti; l’ho incontrato con un grosso i. sotto il braccio; meno com., la materia che involge: togliere l’involto. In botanica, sinon. ant. di invoglio. ◆ Dim. involtino (v.) ...
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testaroli
testaròli s. m. pl. [der. di testo2, perché vengono cotti in questi recipienti]. – Nome con cui nella zona della Lunigiana e della Garfagnana vengono indicate delle focaccine fatte con farina, [...] acqua e sale, senza lievito, cotte in dischi di terra refrattaria (detti testi) arroventati su fuoco a legna; vengono poi tagliati a pezzetti e conditi in vario modo, oppure consumati con salumi e formaggi. Sono chiamati localmente anche panigacci. ...
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occhiatura
s. f. [der. di occhio; cfr. anche occhiato]. – Nell’industria casearia, caratteristica di alcuni formaggi (spec. dell’emmental) la cui pasta si presenta internamente provvista di buchi. Il [...] termine è usato anche nell’industria dei salumi per indicare sia le dimensioni sia la distribuzione dei pezzi di grasso nell’impasto (o. grossa, minuta; o. fitta, rada) ...
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supermercato
s. m. [comp. di super- e mercato, sul modello dell’ingl. supermarket]. – Grande organizzazione di vendita, fondata su una concezione analoga a quella dei grandi magazzini, ma limitata a [...] , senza commessi, anche se a volte sono presente banchi per la vendita di prodotti non preconfezionati come pane, carne, salumi, formaggi, ecc.; consiste di un grande ambiente (che può occupare un’area di vendita dai 400 ai 1500 mq e oltre: per ...
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FORMAGGIO (dal lat. formaticum, propr. "latte coagulato nella forma", usato volgarmente in luogo del classico caseus [donde cacio]; fr. fromage; sp. queso; ted. Käse; ingl. cheese)
Elia SAVINI
Aristide CALDERlNl
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Secondo il Congresso internazionale...
Stabilimento industriale nel quale ha luogo la trasformazione del latte in burro e formaggio. Si compone di vari locali principali: a) ricevimento del latte, attrezzato con piano di carico, bilance, lavabidoni; b) camera del latte (o latteria)...