organico
orgànico agg. e s. m. [dal lat. organĭcus, gr. ὀργανικός «attinente alle macchine, agli strumenti; che serve di strumento», der. di ὄργανον: v. organo] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che si riferisce [...] una malattia, di un sintomo (malattia o., sintomo o.) con l’alterazione anatomica o biochimica di un organo. È contrapposto a funzionale ( l’arredamento interno. Composizione o. del capitale, nel pensiero economico di K. Marx, il rapporto, espresso ...
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articolo
artìcolo s. m. [dal lat. articŭlus, dim. di artus -us «articolazione, arto, membro»]. – 1. Parte variabile del discorso che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, precisando [...] , che voleva sempre lo dopo parole terminanti in consonante e l’ammetteva anche in altre posizioni dalle quali oggi è scomparso del mia moglie (ma con i plurali e con loro e proprio l’articolo è espresso: i miei fratelli, le sue nipoti, il loro padre, ...
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guardare
v. tr. e intr. [dal germ. wardōn] (come intr., aus. avere). – 1. Dirigere gli occhi, fissare lo sguardo su qualche oggetto (non include necessariamente l’idea del vedere, in quanto si può guardare [...] , e sim.). Determinando il modo del guardare o il sentimento espresso dallo sguardo: g. con insistenza; g. fisso; g. come ; non g. a spese né a fatiche. b. Seguito da di e l’infinito o da che e il congiuntivo, fare in modo, cercare, procurare: ...
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prevenire
v. tr. [dal lat. praevenire, comp. di prae- «pre-» e venire «venire»] (coniug. come venire). – 1. non com. Precedere altri arrivando prima alla meta: prese la scorciatoia e mi prevenne di alcuni [...] , una domanda, dando gli opportuni chiarimenti prima che altri abbia espressol’obiezione o fatto la domanda; p. i desiderî di qualcuno, soddisfacendoli prima ancora che l’altro li abbia espressi; agire o parlare prima di un altro, turbandone i piani ...
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qualche
(ant. 'qual che') agg. indef. [comp. di quale e che2], invar. (radd. sint.). – Non ha mai funzione di pron. (nella quale è sostituito da qualcuno), si usa molto raram. al plur., e si trova sempre [...] per far restaurare questa madia ci vorrà q. centinaio di euro; q. soldo ce l’hanno, un po’ di soldi, di denaro; e se ti dirà che tu aspetti mi sento d’affermarlo con q. certezza; si è espresso non senza q. ambiguità (talora riferito a periodo di ...
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prima1
prima1 avv. [lat. tardo prīma, dall’agg. (lat. class.) prīmus «primo»]. – 1. a. Come vero e proprio avv., con valore temporale, indica anteriorità nel tempo rispetto a un fatto o a un momento [...] , che appariro p. questi poete volgari (Dante). 3. In senso fig., esprime l’anteriorità ideale, la maggiore importanza, il maggior rilievo di un elemento rispetto ad altri, espressi o sottintesi: così facendo inganni p. te stesso, poi i tuoi genitori ...
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iscrizione
iscrizióne (meno com. inscrizióne) s. f. [dal lat. inscriptio -onis, der. di inscribĕre «iscrivere»]. – 1. a. Qualsiasi scritta, incisa nella pietra, nel marmo, nel metallo, fusa nel bronzo, [...] in cui è espresso, nel documento, il nome del destinatario; più spesso nella forma lat. inscriptio. 2. a. L’atto di ruolo, nel processo civile, v. ruolo. 3. non com. L’atto di inscrivere, nel sign. geometrico (più spesso nella forma inscrizione ...
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tenuta
s. f. [der. di tenere]. – 1. L’azione, il fatto, il modo e la capacità di tenere, nei varî usi e sign. (trans. e intr.) del verbo. In partic.: a. T. dei registri, dei libri o documenti contabili, [...] avversario con le braccia impedendogli il movimento e quindi l’offesa, azione che l’arbitro interrompe con il comando separatevi! (per lo più espresso con il termine ingl. break!). c. T. di un suono, di una nota, nell’esecuzione musicale, il fatto di ...
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via2
via2 s. f. [lat. via, affine a vehĕre «trasportare»]. – 1. a. Spazio di uso pubblico, di larghezza più o meno limitata e di varia estensione in lunghezza, attraverso il quale si svolgono il transito [...] che si svolge tra la piazza negoziatrice e la piazza negoziata mediante l’uso in questa di una divisa espressa nella moneta della piazza negoziata; via della tratta, l’operazione di cambio, svolta tra la piazza negoziatrice e la piazza negoziata ...
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privativo
agg. [dal lat. tardo privativus, der. di privare «privare»]. – 1. a. Che priva, che ha facoltà, potere di privare: pene p. della libertà personale; che causa privazione, mancanza, carenza: [...] ). b. In linguistica, detto di elemento che, in composizione con un termine, indica negazione o assenza del concetto espresso da questo termine: per es., l’alfa privativo greco, il latino in-, ne- (in-sipiens = non sapiens; ne-scio = non scio ...
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Espresso, L’ Settimanale di attualità politica, economica, culturale e di costume, di tendenza laica. Fu fondato a Roma nel 1955 da A. Benedetti. Dopo la direzione di E. Scalfari (1963-70), il settimanale passò nel 1974, sotto la direzione di...
L'Eta dei Lumi: matematica. Meccanica e ingegneria
Massimo Corradi
Meccanica e ingegneria
Alla fine del XVII sec. e forse anche agli inizi di quello successivo, prima della formalizzazione del calcolo differenziale da parte di Leibniz, la...