conversazione
conversazióne s. f. [dal lat. conversatio -onis «il trovarsi insieme», der. di conversari: v. conversare2]. – 1. a. Il trovarsi insieme di più persone per conversare; ritrovo, circolo: [...] un po’ di c.; partecipare alla c.; una c. piacevole, animata, briosa, frivola, noiosa; la c. languiva. Anche, colloquio in senso generico: ho avuto una lunga c. con il segretario dell’ente; c. telefonica. c. Nel linguaggio diplomatico, conversazioni ...
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perdere
pèrdere v. tr. [lat. perdĕre, comp. di per-1, indicante deviazione, e dare «dare»] (pass. rem. pèrsi o perdètti [meno com. perdéi], perdésti, pèrse o perdètte [meno com. perdé], perdémmo, perdéste, [...] diminuisce a confronto di altre. Con uso assol., nel linguaggio marin., si dice che un veliero perde, quando non perdiamo altro tempo; se vogliamo arrivare puntuali, non dobbiamo p. tempo; non c’è tempo da p., frase d’uso com. per spronare sé e ...
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commerciale
agg. [dal lat. tardo commercialis, attrav. il fr. commercial]. – 1. Attinente al commercio in senso lato: attività c.; il settore c.; impresa, azienda, società c.; imprenditore c., espressione [...] più regolamentare nel servizio postale) di 15,5×12,2 cm; carta c., carta a quadretti, particolarmente adatta a operazioni di calcolo (con altro sign. nel linguaggio bancario, in contrapp. a carta finanziaria, l’insieme delle cambiali in portafoglio ...
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commissario
commissàrio s. m. [dal lat. mediev. commissarius, der. di committĕre «affidare»]. – 1. Funzionario cui sono affidati determinati compiti e poteri, sia in modo ordinario e permanente, alla [...] e successivamente di dirigere la loro preparazione tecnica e agonistica (nel linguaggio giornalistico, viene spesso indicato con la sigla ct 〈čittì〉). In partic., c. di Pubblica Sicurezza, ora c. della Polizia di Stato (ma nell’uno e nell’altro caso ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale [...] non tarda molto a presentarsi un’altra possibilità; nel linguaggio giudiziario, processo, dibattimento a p. chiuse, al Giura; le P. di ferro, tra le Alpi Transilvaniche e i Balcani. c. P. (o bocca) del ghiacciaio, cavità di varia dimensione e forma ...
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coprire
(ant. o poet. covrire) v. tr. [lat. cooperire, comp. di co-1 e operire «coprire»] (io còpro, ant. cuòpro, ecc.; pass. rem. coprìi o copèrsi, copristi, coprì o copèrse, coprimmo, copriste, coprìrono [...] del tapino che muor (Manzoni). 3. fig. a. Proteggere da offese o pericoli, e in partic., nel linguaggio militare, proteggere dall’offesa nemica: c. la ritirata di un battaglione; l’artiglieria copriva con tiri allungati i reparti avanzati; nel rifl ...
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doppio
dóppio agg. [lat. dŭplus, dal tema di duo «due»]. – 1. a. Che è due volte tanto, che è due volte la grandezza o la quantità considerata come base o come normale: ricevere d. paga; fare d. fatica; [...] ., l’infiorescenza delle composite tubuliflore, in cui i fiori tubulosi sono trasformati in fiori ligulati, come per es. nel crisantemo. c. Nel linguaggio di borsa, contratto a d. facoltà (o a d. opzione, o a d. premio), il contratto per il quale uno ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei [...] ; motivo, ragione: ho agito per una giusta c.; non si può far ricorso senza una c. legittima; dare causa, offrire l’occasione, il pretesto. Nel linguaggio giur. e sindacale, giusta c., circostanza che non consente la prosecuzione, anche provvisoria ...
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uscire
(ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul [...] detto di figlie che si sposano e vanno ad abitare col marito, e, nel linguaggio corrente, di figli che lasciano la casa dei genitori); u. di chiesa ( u. di minorità, di tutela; u. di carica. c. fig. Trarsi fuori, liberarsi da una situazione difficile, ...
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tempesta
tempèsta s. f. [lat. tempĕstas (-atis) «epoca, tempo; burrasca», der. di tempus «tempo»]. – 1. a. Violenta perturbazione atmosferica, di varia estensione e durata, caratterizzata da vento fortissimo, [...] proiettili; una t. di urli, di fischi; una t. di domande. c. Violento contrasto di passioni, di sentimenti: avere il cuore in t., essere al viver tuo furon tempesta (Foscolo). d. Nel linguaggio medico (per calco dell’ingl. storm), parossismo, accesso ...
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linguaggio C++
Mauro Cappelli
Linguaggio di programmazione orientato agli oggetti inventato da Bjarne Stroustrup, ricercatore dei Bell Labs, nei primi anni Ottanta e commercializzato nel 1985 da AT&T. Oggi il linguaggio non è proprietario...
linguàggio di programmazióne In informatica, insieme di parole e di regole, definite in modo formale, per consentire la programmazione di un elaboratore affinché esegua compiti predeterminati. Esistono l. di p. di alto livello e di basso livello:...