integrazióne s. f. [dal lat. integratio -onis, con influenza, nel sign. 3, dell’ingl. integration]. – 1. In senso generico, il fatto di integrare, di rendere intero, pieno, perfetto ciò che è incompleto [...] : a. Cassa i. (propr. cassa i. guadagni), nel linguaggio sindacale, lo speciale fondo che corrisponde l’i. salariale, cioè una della contrazione di un gruppo muscolare estensore antagonista). c. In psicologia, processo mediante il quale i tratti ...
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volare2
volare2 v. intr. [lat. vŏlare, riferito agli uccelli, ma usato anche in senso fig. per indicare grande rapidità] (io vólo, ecc.; l’aus. è per lo più avere: si usa essere quando il verbo è accompagnato [...] a v. pugni e schiaffi; a quel punto volarono ingiurie e insulti, furono scambiati, furono rivolti scambievolmente. c. Nel linguaggio alpinistico, volare, riferito all’arrampicatore che, per l’improvviso cedimento di un appiglio o di un ancoraggio ...
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momento
moménto s. m. [dal lat. momentum, der. della radice di movere «muovere»; propr. «movimento, impulso; piccolo peso che determina il movimento e l’inclinazione della bilancia», da cui i sign. estens. [...] per te va bene così, non mi oppongo; dal m. che non t’interessa, è inutile che tu ci vada. c. Nel linguaggio filos., in partic. nella dialettica hegeliana, ogni singola fase, o stadio genetico, del divenire dialettico. d. Equivale genericam. a «ora ...
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volo
vólo s. m. [der. di volare2]. – 1. L’azione del volare, la capacità di volare, cioè di sostenersi e muoversi nell’aria. a. Con riferimento ad animali alati, e spec. a uccelli, il volo è distinto, [...] o discende con l’apparecchio: il v. aveva commosso l’ingenuo pubblico. b. Nel linguaggio di borsa, clausola di ordini di acquisto o di vendita equivalente a volando (v.). c. In araldica, figura costituita da due ali d’uccello congiunte: v. spiegato e ...
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spòglia s. f. [lat. spŏlia, plur. del neutro spolium «spoglia»]. – 1. Elemento esterno che serve di rivestimento, di copertura e sim. (e che quindi si può togliere, cambiare, perdere, ecc.). In partic.: [...] svelse ... Spargendo a terra le sue s. eccelse (Petrarca). c. L’esuvia, cioè lo strato esterno del corpo (epidermide, superfici e alcuni angoli caratteristici dell’utensile. 5. Nel linguaggio politico e giornalistico, il plur. spoglie, come traduz. ...
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ideologìa s. f. [dal fr. idéologie, comp. di idéo- «ideo-» e -logie «-logia»]. – 1. In filosofia, termine coniato dal filosofo fr. A.-L.-C. Destutt de Tracy (1754-1836) per indicare la scienza del pensiero [...] fideistici, e tale da riuscire veicolo di persuasione e propaganda: l’i. razzista, l’i. suprematista, ecc. 4. Nel linguaggio corrente: a. Il complesso dei presupposti teorici e dei fini ideali (o comunque delle finalità che costituiscono il programma ...
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agg. [dallo spagn. lindo, dal lat. limpĭdus «limpido, puro, pulito, e sim.» o dal lat. legĭtimus «secondo la legge, convenevole»]. – 1. a. Degli indumenti, della biancheria, accuratamente lavato e stirato, [...] le sue mani l. quasi accarezzavano quelle di lui (Tozzi). c. Di luogo o ambiente, pulito, fresco, tenuto in perfetto semplice, ordinato: uno stile l., una prosa l. e sobria; un linguaggio l. e arguto; scrittore l.; anche del disegno e della pittura: ...
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mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso [...] e, per l’etimologia, manomettere). b. Con varî sign., nel linguaggio giur. medievale e moderno, la locuz. mano morta, per la quale sinistra, in uso spec. in Francia dal sec. 14° al 17°. c. In musica, m. armonica, o m. guidoniana, mezzo pratico per l ...
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uòvo (pop. òvo) s. m. [lat. ōvum, lat. volg. ŏvum] (pl. le uòva). – 1. In biologia, il gamete femminile costituito da una cellula di varie dimensioni (detto perciò anche cellula uovo), di forma per lo [...] trovata semplice per risolvere un problema ritenuto insolubile (così come C. Colombo, secondo una tradizione, riuscì a far stare in regole; u. filosofico (o u. degli alchimisti), nel linguaggio alchemico, il contenitore sferico in cui è posta a ...
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peregrinare v. intr. [dal lat. peregrinari, der. di peregrinus: v. PEREGRINO] (aus. avere). – 1. Andare vagando qua e là, da un luogo all’altro, fuori della propria terra (in questo sign. anche, ma assai [...] per acquisto di dottrina e di libri (Carducci); Anna peregrinava i monasteri, largiva limosine propiziatrici (C. E. Gadda). ◆ Part. pres. peregrinante, nel linguaggio letter. anche come agg. o sost., con il sign. generico di vagante, errante, o con ...
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linguaggio C++
Mauro Cappelli
Linguaggio di programmazione orientato agli oggetti inventato da Bjarne Stroustrup, ricercatore dei Bell Labs, nei primi anni Ottanta e commercializzato nel 1985 da AT&T. Oggi il linguaggio non è proprietario...
linguàggio di programmazióne In informatica, insieme di parole e di regole, definite in modo formale, per consentire la programmazione di un elaboratore affinché esegua compiti predeterminati. Esistono l. di p. di alto livello e di basso livello:...