numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni [...] la forza del n.; Te dalla rea progenie Degli oppressor discesa, Cui fu prodezza il numero, Cui fu ragion l’offesa (Manzoni). c. Gruppo di persone (cfr. novero): essere, inserire nel n. degli invitati; contare qualcuno nel n. dei proprî amici; passare ...
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presidènte s. f. e m. [dal lat. praesĭdens -entis, part. pres. di praesidere «presiedere»] (f. anche -éssa). – 1. Chi presiede, cioè la persona che, nominata elettivamente o per investitura dall’alto, [...] , negli stati a ordinamento repubblicano (in alcuni casi ha anche le funzioni di capo del governo). 2. Più genericam. (ma raro), chi ha il compito di sovraintendere a qualche cosa: il nostro padre Felice, che è il p. qui del lazzaretto (Manzoni). ...
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vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga [...] erta montana ... (Manzoni); il v. di un arco, di una volta. b. fig. Il punto, il livello o il grado, il momento più alto: raggiungere il v. della gloria; giungere al v. della carriera, delle proprie aspirazioni. In partic., incontro o conferenza al v ...
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cognizióne s. f. [dal lat. cognitio -onis, der. di cognoscĕre «conoscere», part. pass. cognĭtus], letter. – 1. Il conoscere e la cosa stessa conosciuta: la c. del bene e del male, del vero; buona c. degli [...] , d’un documento; i falsi viandanti eran suoi ribaldi, ai quali ... bastava una c. più superficiale del luogo (Manzoni). Con determinazioni, in filosofia: c. oggettiva; c. sintetica, analitica. 2. Facoltà di conoscere, come capacità di apprendere e ...
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acqua
àcqua (ant. àqua) s. f. [lat. aqua]. – 1. Composto chimico di formula H2O (costituito cioè di idrogeno e ossigeno in rapporto di 2:1), diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, [...] la direzione d’una corrente; non com., contr’acqua, contro corrente: una barchetta di pescatore, che veniva adagio, contr’a. (Manzoni); con partic. riferimento al mare: a. stanca, il mare fra due maree successive; buttarsi in a.; andare per a., per ...
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libertà (ant. libertate e libertade) s. f. [dal lat. libertas -atis]. – 1. a. L’esser libero, lo stato di chi è libero: amo la mia l.; non posso rinunciare alla mia l.; L. va cercando, ch’è sì cara, Come [...] cerimonie. Così, stare in l., in tutta l., senza soggezione, senza inutili riguardi; seduti, con tutta l., in una perfetta solitudine (Manzoni). 3. Di cosa, esser libero in genere: l. di un fondo da ipoteche, da servitù, ecc.; l. di manovra, di una ...
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processióne (pop. ant. procissióne, pricissióne) s. f. [dal lat. eccles. processio -onis, der. di procedĕre «procedere»; nel lat. class. processio significava in genere «avanzamento» o «marcia militare»]. [...] una p. di visitatori, di dimostranti; una calca composta di due p. opposte, che si rompono e s’intralciano a vicenda (Manzoni); per iperb.: è sempre seguita da una p. di ammiratori. Analogam., lunga fila di animali o veicoli che procedono lentamente ...
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pace s. f. [lat. pax pacis, dalla stessa radice *pak-, *pag- che si ritrova in pangere «fissare, pattuire» e pactum «patto»]. – 1. a. Condizione di normalità di rapporti, di assenza di guerre e conflitti, [...] di qualche cosa: e io in vece vi dico chiaro e tondo che il cuore in p. non lo metterò mai (Manzoni); prendere, accettare, sopportare in p., con rassegnazione (e con più efficacia, prendersela in santa p.); non sapersi dar p., non riuscire ...
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v. intr. pron. e rifl. [der. di dare] (io m’addò, ecc.; coniug. come dare), ant. e pop. tosc. – 1. intr. pron. Accorgersi, avvedersi: Ci apparve un’ombra ... Né ci addemmo di lei (Dante); don Tommaso, [...] acclimatarsi o di veder acclimatarsi i suoi figliuoli? (S. Aleramo). 2. rifl. Darsi, dedicarsi, applicarsi a qualche cosa: a. a un lavoro, allo studio; coloro che, in que’ due giorni, s’erano addati a urlare o a far anche qualcosa di più (Manzoni). ...
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cura s. f. [lat. cūra]. – 1. a. Interessamento solerte e premuroso per un oggetto, che impegna sia il nostro animo sia la nostra attività: dedicare ogni c. alla famiglia, all’educazione dei figli, ai proprî [...] la chiesa: avere una c. vasta, numerosa; quella [viottola] a destra saliva verso il monte, e menava alla c. (Manzoni). 5. letter. Pensiero molesto, affanno, preoccupazione (conforme al sign. latino del termine); per lo più al plur.: essere oppresso ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per la successiva letteratura, che costituì inoltre l'esito...
Attrice (n. Padova 1745 circa), primeggiò in ogni genere per talento drammatico e intelligenza e fu acclamatissima a Livorno (1766) e a Venezia (1768-74). Si ritirò nel 1774; aveva sposato (1762) il comico G. B. Manzoni.