trégua (o trègua, ant. triègua) s. f. [dal lat. mediev. treuga, di origine germanica]. – 1. Sospensione temporanea delle ostilità stabilita da due belligeranti ed estesa a tutto il teatro di guerra o a [...] ch’e’ faccia ormai co’ sospir triegua (Poliziano); il messo ... Toglie, affrettando il suo partir, congedo, E tregua fa co’ suoi pensier Goffredo (T. Tasso); con altro sign., venire a patti, venire a un compromesso: Non far tregua coi vili (Manzoni). ...
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diṡarmare v. tr. e intr. [comp. di dis-1 e armare]. – 1. tr. a. Spogliare delle armi: d. il nemico, i prigionieri; riuscirono a catturare l’assassino e a disarmarlo; di fortezze e sim., togliere le artiglierie [...] , senza esserci costretto, e per mera condiscendenza a preghiere disarmate, era cosa piuttosto inaudita che rara (Manzoni); essere, sentirsi, trovarsi disarmato (contro le tentazioni d’ogni genere, di fronte alle strutture burocratiche, alla ...
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servàggio s. m. [dal fr. servage, der. del lat. servus: v. servo], letter. – Condizione, stato di servitù politica o sociale: emanciparsi dal s.; Cara Italia! dovunque il dolente Grido uscì del tuo lungo [...] servaggio ... Non c’è cor che non batta per te (Manzoni). ...
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discèrnere v. tr. [dal lat. discernĕre, comp. di dis-1 e cernĕre: v. cernere] (pass. rem. discernéi, ecc., raro; mancano il part. pass. e i tempi composti). – 1. a. Vedere chiaro, con la vista (per estens., [...] dal male, il vero dal falso; o distinguere e riconoscere insieme: non è chi, al primo vederlo [il Resegone], non lo discerna tosto, a un tal contrassegno (Manzoni). 2. ant. Giudicare: Ond’io per lo tuo me’ penso e discerno Che tu mi segui (Dante). ...
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cèlibe agg. e s. m. [dal lat. caelebs -lĭbis]. – Che, chi non ha contratto matrimonio, detto di un uomo: essere, mantenersi c.; un vecchio c.; leggi, imposta sui celibi. Il genere femm. è adoperato, come [...] agg., quasi esclusivam. nell’espressione vita c., da celibe; raro con il sign. di nubile: Perpetua ... aveva passata l’età sinodale dei quaranta, rimanendo celibe (Manzoni). ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso [...] morto lui, il nuovo padrone, dando lo sfratto a tutta la f., e facendo brigata nuova, aveva però ritenuto quel servitore (Manzoni); la f. d’un cardinale; f. pontificia (v. pontificio); la f. del giudice, del rettore, del bargello e sim., gli sbirri ...
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càntico s. m. [dal lat. cantĭcum, der. di cantare «cantare2»] (pl. -ci). – 1. a. Componimento lirico solenne di carattere religioso, per lo più in lode di Dio: il C. delle creature, o di frate Sole, composto [...] . Inno, canto di celebrazione o di esaltazione civile e sim.: E scioglie all’urna un cantico Che forse non morrà (Manzoni); e cantici Di gloria, di gloria, di gloria Correran per l’infinito azzurro (Carducci). 2. Monologo del dramma romano recitato ...
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càos (ant. cao; pop. càosse e ant. caòsse) s. m. [dal lat. chaos, gr. χάος (che contiene la stessa base χα- dei verbi χαίνω, χάσκω «essere aperto, spalancato»; cfr. χάσμα «voragine»)]. – 1. Nelle antiche [...] un c. di citazioni, di opinioni, d’argomenti; cacciò le mani in quel c. di carte, rimescolandole dal sotto in su (Manzoni). In partic., disordine e grave turbamento nella vita sociale e politica: gettare il paese nel c.; voci allarmistiche tendenti a ...
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inflüènza (ant. inflüènzia) s. f. [dal lat. mediev. influentia, der. di influĕre «scorrere dentro»: v. influire]. – 1. ant. Il fluire dentro, e in genere lo scorrere, di liquidi: veggono certo giallore [...] gl’influssi buoni o cattivi); e lor signori mi vorranno negar l’influenze? Mi negheranno che ci sian degli astri? (Manzoni: sono parole di don Ferrante che attribuisce la causa della peste alla congiunzione di Saturno con Giove). b. Più genericam ...
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congiuntura s. f. [der. di congiungere, modellato su giuntura]. – 1. Punto dove due cose sono congiunte insieme: alla c. delle ossa; le c. delle rotaie, dei mattoni. 2. a. Circostanza, occasione (sign. [...] molto d’andar per le bocche degli uomini, [don Rodrigo] n’ avrebbe, in quella c., fatto volentieri di meno (Manzoni). b. Opportunità, momento favorevole: avere, cogliere la c., sfruttare una congiuntura. c. Momento o periodo della storia di un ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per la successiva letteratura, che costituì inoltre l'esito...
Attrice (n. Padova 1745 circa), primeggiò in ogni genere per talento drammatico e intelligenza e fu acclamatissima a Livorno (1766) e a Venezia (1768-74). Si ritirò nel 1774; aveva sposato (1762) il comico G. B. Manzoni.