psicologico
psicològico agg. [der. di psicologia] (pl. m. -ci). – 1. a. Relativo alla psicologia, che riguarda o interessa la psicologia: dottrina, indagine, teoria p.; esperimento psicologico. In psicologia [...] loro origine nella psicologia dell’uomo. b. Che riguarda la conoscenza, le manifestazioni, i processi e i meccanismi della psiche: fatto, fenomeno p.; un’acuta osservazione p.; sottigliezze p.; atomismo p. (v. atomismo); studio p. di un personaggio ...
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delirio
delìrio s. m. [dal lat. tardo delirium, der. di delirare: v. delirare]. – 1. a. In psicopatologia, stato di alterazione mentale, consistente in una erronea interpretazione della realtà, anche [...] se percepita normalmente sul piano sensoriale, dovuta a profonda trasformazione della psiche e della personalità; sulla base del contenuto, può assumere varie forme: d. di persecuzione, d. malinconico, d. di grandezza, d. di gelosia, d. mistico, d. ...
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sincretico
sincrètico agg. [tratto da sincretismo] (pl. m. -ci). – 1. Di sincretismo, relativo al sincretismo (più com. sincretistico). 2. In psicologia, percezione s. (fr. perception syncrétique), quella [...] che, nella psiche infantile, accoglie la realtà esterna non nei suoi particolari ma nel suo insieme, globalmente (corrisponde alla funzione di globalizzazione). ◆ Avv. sincreticaménte, in modo sincretico, dal punto di vista del sincretismo: ...
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teoantropologia
s. f. Concezione teologica che sottolinea la possibilità della persona umana di assimilarsi a Dio. ◆ «L’uomo vale quanto Dio. Perché, come dice Dante, può indiarsi: essere come Lui». [...] 2004, p. 12, Interno) • «La ricerca è per me un obbligo: una ricerca a tutto campo, non solo sul corpo ma sulla psiche e sullo spirito. Per questo ho voluto una facoltà di filosofia il cui preside è Massimo Cacciari, e presto una di teoantropologia ...
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mentale1
mentale1 agg. [dal lat. tardo mentalis, der. di mens mentis «mente»]. – 1. Della mente, relativo alla mente: le facoltà m. (integrità, vigore, indebolimento delle facoltà m.; scherz., essere [...] n. 3 b); test mentali (v. test). In partic.: a. Malattia m., in genere, alterazione della funzione primaria della psiche o mente dell’uomo, il cui fattore scatenante può essere una causa fisico-chimica oppure organica riconoscibile (come l’alcolismo ...
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capire
v. intr. e tr. [lat. capĕre, con mutamento di coniugazione] (io capisco, tu capisci, ecc.). – 1. a. intr. (aus. avere, ma i tempi composti sono rari), non com. Poter stare o entrare in un luogo, [...] a c.; chi capisce le donne è bravo; anche, intendere a fondo i veri motivi di un comportamento, la natura della psiche di una o più persone, e quindi considerare con indulgenza, giustificare, scusare: i giovani bisogna capirli!; come ti capisco! Rifl ...
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connettoma
s. m. L'insieme delle connessioni neurali del cervello umano. ◆ Secondo Sebastian Seung, neurobiologo computazionale del Mit e autore del libro Connettoma (Codice edizioni), l'impresa di Brenner [...] aree cerebrali nel cervello umano sano, per capire come vengono processate le informazioni. (Daniela Ovadia, Le Scienze.it, 26 agosto 2013, blog Mente e Psiche).
Derivato dal s. m. connett(ore) con l'aggiunta del suffisso -oma; v. l'ingl. connectome. ...
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Termine la cui etimologia si riconduce all’idea del ‘soffio’, cioè del respiro vitale; presso i Greci designava l’anima in quanto originariamente identificata con quel respiro.
Nella psicologia moderna, la p. è intesa come il complesso delle...
Mobile costituito di uno specchio assicurato a due sostegni laterali mediante un perno orizzontale, che gli permette di prendere inclinazioni diverse (v. fig.). Il tipo più noto, di grandezza sufficiente per l’intera figura, ha sostegni poggianti...