commettitura
s. f. [der. di commettere1]. – 1. Il commettere insieme, intima congiunzione di due cose: c. di due assi, di due mattoni; fig., c. delle parole nella frase; i pensieri nel suo cervello non [...] s’insaldavano colla fragile c. d’un innesto ma colle barbe d’una radice quercina (I. Nievo). Anche, il punto dove due cose si commettono e il modo con cui sono commesse: si ruppe proprio nella c.; c. mal fatta. 2. Nel linguaggio di marina, riunione, ...
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sopore
sopóre s. m. [dal lat. sopor -oris, della stessa radice di sopire «sopire» e somnus «sonno»]. – 1. Stato e periodo di riposo costituito da una condizione di obnubilamento del sensorio nel quale, [...] a differenza del sonno, adatte stimolazioni possono indurre solo un risveglio parziale della coscienza: farsi vincere dal s.; essere in uno stato di s., di leggero s.; ridestarsi dal s.; un s. doloroso ...
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mail spazzatura
loc. s.le f. inv. Spedizione non richiesta di messaggi di posta elettronica, soprattutto a scopo pubblicitario. ◆ Più che di un virus si tratta di un sistema che funziona un po’ come [...] il titolare di un ufficio milanese con 12 dipendenti –. Basta avvisare tutto il personale di non aprirle mai». (Giancarlo Radice, Corriere della sera, 2 dicembre 2005, p. 43, Cronaca di Milano).
Composto dal s. f. inv. mail, forma accorciata ...
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porporina
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. porporino]. – 1. Sostanza colorante (un ossiantrachinone) posta in commercio sotto forma di una pasta rosso-bruna, insolubile in acqua, usata per tingere [...] ; p. commerciale, preparato contenente i principali coloranti della robbia in quantità maggiore rispetto a quella contenuta nella radice della pianta. 2. Nome comunem. dato a polveri metalliche finissime (dette anche colori al bronzo), usate per ...
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raperonzolo
raperónzolo s. m. [affine a raponzolo]. – Erba bienne delle campanulacee (Campanula rapunculus), comune nei luoghi erbosi e al margine dei boschi della regione temperata dell’emisfero boreale, [...] diffusa anche in Italia: presenta una radice carnosa come una piccola rapa (più esattamente, con la forma di una carota), fusto alto sino a un metro, fiori azzurri con corolla lunga circa 2 cm; i giovani germogli e le radici si mangiano in insalata. ...
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aduggiare
(ant. auggiare) v. tr. [prob. der. di uggia] (io adùggio, ecc.), letter. – 1. Danneggiare con la propria ombra: grandi alberi che aduggiano i seminati; il paese è aduggiato dall’ombra delle [...] montagne che lo circondano. Fig.: Io fui radice de la mala pianta Che la terra cristiana tutta aduggia (Dante, con riferimento a Ugo Capeto e alla stirpe dei Capetingi); la prevalenza in Italia della casa angioina aduggiava il papato (Carducci). ...
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onire
v. tr. [dal fr. honnir «disonorare», della stessa radice di honte «onta»], ant. – Disonorare: dì, Guglielmo, perché hai tu così onite le nobili donne di Proenza? (Novellino). ...
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base
baṡe s. f. [dal lat. basis, gr. βάσις]. – 1. a. La parte inferiore di una costruzione o di un elemento architettonico, e in genere la parte inferiore di un oggetto qualsiasi, che costituisce il [...] , la forma linguistica originaria di altra o di altre che la continuano in fasi linguistiche successive; b. apofonica, la parte (radice o suffisso) di una parola che presenti alternanza nel vocalismo (v. apofonia). In fonologia, b. d’articolazione o ...
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datiscina
s. f. [der. del lat. scient. Datisca (v. datiscacee)]. – Glicoside contenuto nelle foglie e nella radice di una pianta della famiglia delle datiscacee (Datisca cannabina), avente proprietà [...] stomachiche e antifebbrili ...
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Anatomia e medicina
La porzione d’impianto di un organo in accrescimento (r. del pelo, r. dell’unghia), oppure l’elemento morfologico che dà fissità a un organo (r. del dente, della lingua) o che ne costituisce il tratto iniziale (r. dei nervi),...
Radice che dopo aver raggiunto una data lunghezza subisce un accorciamento, nella sua parte superiore, visibile come una serie di grinze trasversali. Le radici dei rizomi, bulbi e tuberi sono per lo più c. (dette anche tiranti); esse hanno il...