trascendentale
agg. [dal lat. mediev. transcendentalis, der. del lat. class. transcendĕre: v. trascendere]. – In senso generico, che trascende, cioè va oltre, supera certi limiti, un certo grado, un [...] , è trascendentale ciò che appartiene al soggetto in quanto condiziona l’oggetto ossia la realtà; in G. Gentile l’Io t. è l’Io assoluto che «pone» la realtà; in E. Husserl la riflessione fenomenologica t. è quella per la quale il soggetto ...
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trascendentalismo
s. m. [der. di trascendentale]. – 1. In filosofia, ogni concezione che ponga a proprio fondamento l’idea del trascendentale, negli sviluppi che la teoria kantiana ha avuto nell’idealismo [...] . 19°, sorto in contrapp. alla Chiesa unitariana e alla sua ortodossia, e fondato sul riconoscimento della realtà trascendentale come unica realtà; suo caposcuola è generalm. considerato R. W. Emerson e ad esso s’ispirarono, più o meno direttamente ...
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ipermondo
(iper-mondo), s. m. Mondo che oltrepassa la sfera della realtà quotidiana, coinvolgendo l’intera società. ◆ «C’è una frattura fra adulti e ragazzi. Attraverso una cultura di marketing aggressiva, [...] e si alimentano aspirazioni da “ipermondo”. Quello di tv, calcio, star e veline, presentato alla portata di tutti. La realtà è diversa: richiede fatica, applicazione. Io, girando per le scuole, vedo poca voglia di impegnarsi» [Anna Oliverio Ferraris ...
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trascendere
trascéndere (ant. transcéndere) v. tr. [dal lat. transcendĕre «oltrepassare, montare al di sopra», comp. di trans- «trans-» e scandĕre «salire»] (coniug. come scendere). – 1. a. letter. Superare: [...] . b. In filosofia, esistere al di fuori o al di sopra di un’altra realtà; andare al di là, superare, sorpassare un certo ambito o limite della conoscenza o della realtà. 2. Nel linguaggio corrente, con uso assol. o intr. (aus. avere), andare oltre i ...
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islamofascista
(islamo-fascista), s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene al fondamentalismo islamico che pratica la violenza terroristica. ◆ [Charles] Krauthammer non sostiene che la tortura non sia [...] dei candidati democratici». Quanto ai temi che domineranno la campagna elettorale, secondo [Anne] Coulter, ce n’è in realtà uno solo: «Proteggere l’America dagli islamofascisti che ci vogliono annientare». (Amy K. Rosenthal, Foglio, 10 novembre 2007 ...
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misinterpretazione
s. f. Interpretazione errata, fraintendimento. ◆ Ha ragione [Vladimir] Nabokov quando sostiene che ormai la parola «realtà» può essere impiegata solo tra virgolette. Ma le virgolette [...] non sono parentesi: un conto è, della «realtà», mettere a fuoco i fluidi fondamentali – come insegna la scienza – attraverso la complessità interattiva del rapporto tra Soggetto e mondo esterno; un conto è metterne in dubbio – com’è di moda nel ...
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paradigma
s. m. [dal lat. tardo paradigma, gr. παράδειγμα, der. di παραδείκνυμι «mostrare, presentare, confrontare», comp. di παρα- «para-2» e δείκνυμι «mostrare»] (pl. -i). – 1. Esempio, modello. In [...] altri nello stesso contesto. 3. Nel linguaggio filos., termine usato da Platone per designare le realtà ideali concepite come eterni modelli delle transeunti realtà sensibili, e da Aristotele per indicare l’argomento, basato su un caso noto, a cui ...
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dimensione
dimensióne s. f. [dal lat. dimensio -onis «misura», der. di dimetiri «misurare», part. pass. dimensus]. – 1. a. Ciascuna delle misure che determinano l’estensione di un corpo (lunghezza, larghezza, [...] di uno scrittore; la d. tragica dell’Alfieri; con valore più generico: riportare un fatto alle sue d. normali; la realtà acquistava ora per lui una nuova d.; costruire case, centri d’abitazione a d. umana; aspirare a un lavoro, chiedere retribuzioni ...
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apparenza
apparènza s. f. [dal lat. tardo apparentia, der. di apparere «apparire»]. – 1. Ciò che appare, che si mostra alla vista; quindi aspetto, e anche contegno, comportamento esteriore: giovane di [...] uomini di non molto ingegno, bensì di molta a. (Leopardi). Per lo più si contrappone alla sostanza, a ciò che è in realtà: l’a. inganna; lasciarsi guidare dalle a.; tutte le a. (cioè tutti gli indizî esteriori) sono contro di lui; tenere molto alle ...
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atto2
atto2 s. m. [dal lat. actus -us e actum -i, der. di agĕre «spingere, agire»]. – 1. Manifestazione esterna di una determinazione della volontà. Quindi: a. Azione, spec. in quanto questa implica [...] ’a., sull’a., nel momento stesso in cui si compie l’azione: fu sorpreso nell’a. di rubare; all’a. pratico, in pratica, in realtà, quando si tratta di agire: si vanta tanto, ma all’a. pratico non riesce a far nulla. 2. In filosofia, e più precisamente ...
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realtà Qualità e condizione di ciò che esiste effettivamente e concretamente.
Filosofia
La nozione di r. è legata al problema tipicamente moderno dell'esistenza del mondo esterno. A partire da R. Descartes si era, infatti, affermata la tesi...
realta
realtà [Der. del lat. realitas -atis, da realis "reale"] [FAF] R. fisica: v. epistemologia: II 437 e. ◆ [FAF] Principio di r. separabile: v. determinismo e indeterminismo: II 108 d.