verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono [...] cioè che, sia per significato sia per funzione, è sufficiente a formare da solo un predicato, senza l’aggiunta di un sostantivo o aggettivo (come accade invece nel predicato nominale); frase v., in contrapp. a frase nominale, la frase contenente un ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), [...] , stato, o divenire (in contrapp. al nome, che – inteso nel sign. più ampio che ha nomen in latino, comprendente sia il sostantivo sia l’aggettivo – indica sostanza o qualità): i modi, i tempi del v.; coniugare un v.; studiare i paradigmi dei v.; v ...
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retrogrado
retrògrado agg. [dal lat. retrogrădus, comp. di retro- «retro-» e gradi «andare, camminare»]. – 1. a. Che va a ritroso, che si muove in senso contrario a quello che può considerarsi normale: [...] , per indicare l’atteggiamento di chi è contrario al progresso politico e sociale, anzi desideroso di tornare a sistemi e consuetudini del passato: un partito r.; tendenze, idee, abitudini r.; anche come sostantivo: è un retrogrado, una retrograda. ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante [...] di rango superiore alla specie e inferiore alla famiglia (secondo le regole della nomenclatura, i generi si indicano con un sostantivo latino, o considerato latino, che si scrive con l’iniziale maiuscola). c. In matematica, g. di una curva algebrica ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] [...] e scrivere; saper disegnare; saper parlare molte lingue (ma anche s. molte lingue); saper suonare uno strumento; seguito da un sostantivo: s. la grammatica, la matematica; s. la storia, la geografia; s. l’inglese, l’arabo, il latino, il greco; sa ...
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nunazione
nunazióne s. f. [der. dell’arabo nūn, nome della lettera n]. – In linguistica, fenomeno proprio della lingua araba (in cui si chiama tanwīn), consistente nell’aggiunta di un elemento nasale [...] (n) alla fine di un sostantivo per dare a questo un significato di indeterminazione: per es., ràgiul «uomo», ràgiulun «un uomo». ...
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mio
agg. poss. [lat. mĕus, affine a mē (ant. mēd) «me» e a mihi «a me»]. – È il possessivo che si riferisce a soggetto sing. di 1a pers. (io), così come tuo, suo, si riferiscono rispettivamente ai soggetti [...] dei miei; voi mettete la vostra quota e io la mia. Con sign. particolare in frasi e locuz. nelle quali si sottintende un sostantivo più o meno determinato: i miei, s’intende sempre i genitori o parenti (vado a trovare i miei; ho ricevuto notizie dai ...
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quiche
quiché 〈kičé〉 agg., spagn. – Appartenente alla popolazione indigena, così denominata, dell’America Centrale, di antica civiltà ma ora dispersa nelle zone montuose del Guatemala meridionale: le [...] tribù q., la cultura q., e come sostantivo un o una Quiché, le tradizioni popolari dei Quiché. In partic., la lingua, i dialetti q., e come s. m. il quiché, appartenenti alla famiglia linguistica quichoide (v.). ...
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derivare1
derivare1 v. intr. e tr. [dal lat. derivare tr., propr. «trarre l’acqua da un ruscello», der. di rivus «ruscello, corso d’acqua»]. – 1. intr. (aus. essere) Scaturire, aver origine, provenire [...] tutti questi guai sono derivati dalla sua testardaggine. b. Avere origine da un altro vocabolo o da un’altra lingua: il sostantivo «battuta» deriva dal verbo «battere»; «dogana» deriva dall’arabo; l’italiano deriva dal latino. 3. tr. a. Far provenire ...
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presente1
preṡènte1 agg. e s. m. e f. [dal lat. praesens -entis, comp. di prae- «pre-» e ens entis part. pres. di esse «essere», con inserzione di -s- eufonica prob. per attrazione di absens «assente» [...] irreperibili (erano considerati presenti per 12 mesi dopo la loro morte o scomparsa). Usato anche in costruzioni assolute con sostantivo o pronome (più com. alla presenza di): presente il padre, la madre; è stato interrogato dal magistrato, presente ...
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In grammatica e in linguistica, nome s. (o s. in assoluto), parte del discorso che indica una singola persona, un singolo animale o una singola cosa, o una classe di persone, animali o cose. Nella grammatica greco-latina, il s. non formava una...