qualita
qualità (ant. qualitate) s. f. [dal lat. qualĭtas -atis, der. di qualis «quale» secondo il modello del gr. ποιότης «qualità» da ποῖος «quale» (il calco è dovuto a Cicerone)]. – 1. a. Proprietà [...] , di determinare una persona o una cosa esprimendone una qualità (introdotto dalla prep. di e più raram. con, a, da: un uomo di genio o geniale; un vecchio con la barba bianca; una casa a tre piani; un viso dai tratti regolari); sostantivi astratti ...
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guerra
guèrra s. f. [dal germ. werra]. – 1. Conflitto aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi, ecc., nella sua forma estrema e cruenta, [...] sì crucciosa fronte a g. insieme (L. Alamanni); In quanta g. di pensier mi pone (Giusti); la g. delle passioni, nell’animo dell’uomo. c. poet. Travaglio, fatica, difficoltà: e io sol uno M’apparecchiava a sostener la guerra Sì del cammino e sì de la ...
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tutto
agg. e pron. [da una variante, non bene spiegata, del lat. tōtus «tutto, intero», forse *tuttus con geminazione intensiva, o *tuctus influenzato dal plur. cuncti «tutti»]. – L’intera quantità, [...] con una locuz. avv., tutto in disparte), t. raccolto in meditazione. Riferito ad altre espressioni aventi funzioni di predicato: è un uomo t. d’un pezzo; una ragazza tutta pepe, tutta fuoco (in tutti questi casi, l’agg. tutto concorda sempre con il ...
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buonuomo
buonuòmo (pop. bonòmo; più com. buòn uòmo) s. m. [dal fr. bonhomme]. – 1. Uomo d’indole pacifica, bonario: un b. che non farebbe male a una mosca. Nel passato, era talvolta adoperato come vocativo [...] per rivolgersi a un uomo del popolo di cui si ignora il nome: b., è questa la strada per la fattoria?; b., vi dispiace darmi una mano? 2. Credulone, semplicione: è un b. a cui si può dare a bere ciò che si vuole; quel b. di suo marito. ◆ Il plur. è ...
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snaturare
v. tr. [der. di natura, col pref. s- (nel sign. 2)]. – 1. Stravolgere, o modificare profondamente, la natura, cioè i caratteri proprî e naturali, peggiorandoli o degradandoli: la passione sfrenata [...] Modificare profondamente gli aspetti, le condizioni, la funzione di luoghi, spazî, ambienti, sia naturali sia anche creati dall’uomo. b. fig. Alterare l’essenza vera di qualche cosa, travisarne, anche intenzionalmente, il carattere, le intenzioni, il ...
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su
prep. e avv. [lat. sūsum: v. suso] (radd. sint.). – È, in generale, sinon. di sopra, rispetto a cui è più pop. e più breve, e quindi più usato; ma accanto ai sign. e agli usi che le due parole hanno [...] sul far della sera, sul calar del sole; Su l’ora prima il dì sesto d’aprile (Petrarca); io son veramente colui che quello uomo uccisi istamane in sul dì (Boccaccio). Con accezione diversa: la notte sul martedì, sul sabato, la notte fra il lunedì e il ...
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fibra
s. f. [dal lat. fibra]. – 1. a. In istologia, struttura microscopica o submicroscopica di tessuti animali, caratterizzata da forma allungata, da natura per lo più filamentosa, dotata di particolari [...] all’azione dei succhi digestivi del tratto gastrointestinale dell’uomo (cellulosa, lignina, suberina, mucillagini, gomme, qualità, il termine è assunto a indicare, nell’uomo, la complessione o costituzione fisica: uomo di forte f., di f. robusta; la ...
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intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare [...] , Dio, la visione del Vero assoluto); analogam., non avere il ben dell’i., essere stolto, deficiente. 2. Per metonimia, l’uomo stesso, in quanto è dotato d’intelletto: è manifesto a li sani i. (Dante). In partic., persona di singolari doti ...
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trombicula
trombìcula s. f. [lat. scient. Trombicula, der. di Tromb(idium) «trombidio», con suffisso dim.]. – In zoologia, genere di acari cui appartengono specie ectoparassite di mammiferi e talvolta [...] con febbre e insonnia, nota come eritema autunnale. Altre specie, prevalentemente in estremo oriente e in Australia, possono trasmettere all’uomo una rickettsia, agente eziologico di una malattia tifoide di tipo esantematico talvolta a esito letale. ...
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volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, [...] vuole che ci rifletta sopra. In frasi negative, esprime di solito resistenza di cose, e l’inutilità degli sforzi da parte dell’uomo: oggi il motore non vuole proprio funzionare; non mi vuol passare questo mal di testa. 5. Con accezioni e usi speciali ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl,...