can
(o cane) s. m. – Adattamento ital. del turco-mongolo khān (v.), che significa propr. «signore» ed è titolo di sovranità presso popoli orientali, ancor oggi portato da capi di tribù curde (mentre [...] in Persia significa genericam. signore). Gran Can o Gran Cane, titolo dato nella tradizione occidentale da Marco Polo in poi all’imperatore della Cina: esser egli gran cane, cioè in nostra lingua grande imperatore (G. Villani); Questa ... Angelica ...
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all you can eat
loc. agg.le Detto di menu o pasto che, in locali pubblici di ristorazione, viene messo a disposizione del cliente senza restrizioni di quantità, a prezzo fisso e, di solito, con servizio [...] da menu o pasto senza restrizioni di quantità per il cliente, a prezzo fisso e con servizio self service. ◆ Gli “All you can eat” di solito propongono un menu molto ristretto per varietà di pesce, che potrebbe essere anche di seconda scelta. Se ci ...
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aga, aga can
agà, agà can. – Adattamenti ital. del turco āghā′ e āghā′ khān, meno frequenti degli adattamenti grafici aghà e aghà khan (v. aghà). ...
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cane1
cane1 s. m. (f. cagna, v.) [lat. canis]. – 1. Mammifero domestico della famiglia dei canidi (Canis lupus), con pelo più o meno folto e di vario colore, dimensioni e caratteristiche diverse a seconda [...] dorme, non molestare chi ha potere di nuocerti, quando se ne sta tranquillo; c. scottato dall’acqua calda ha paura della fredda; a can che lecchi cenere non gli fidar farina; ecc. 3. Nome di altri animali: a. C. procionoide o c. viverrino, sinon. di ...
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cane
1. MAPPA Il CANE è un mammifero domestico a quattro zampe, con caratteristiche differenti a seconda delle varie razze, alcune delle quali sono naturali mentre altre sono state selezionate dall’uomo [...] per l’aia
porco cane
solo come un cane
trattare come un cane
Proverbi can che abbaia non morde
cane non mangia cane
non svegliare il can che dorme
Citazione
Il bassotto gli riportò la volpe. Cosimo sparò e la prese. Il bassotto fu il suo cane; gli ...
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inconsumazione
inconsumazióne s. f. [dal lat. tardo inconsummatio -onis «imperfezione» e, nel lat. eccles. mod., «non consumazione»]. – In diritto canonico, il fatto di non essere (stato) consumato: [...] l’i. del matrimonio (inconsummatio matrimonii, Cod. di dir. can., can. 1698). ...
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in articulo mortis
〈in artìkulo ...〉 locuz. lat. eccles. (propr. «sul punto di morte»). – Espressione usata soprattutto nelle frasi assolvere, assoluzione in articulo mortis, che risalgono al Concilio [...] tridentino, ma sono sostituite, nel codice di diritto canonico (can. 882, 884 nel vecchio, corrispondenti a 976, 977 nel nuovo) con la locuz. in periculo mortis, usata anche (can. 1098 e rispettivam. 1116) per il matrimonio contratto in extremis. V. ...
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fi'
fi’ s. m. – Troncamento poet. ant. di figlio: Per esser fi’ di Pietro Bernardone (Dante); Can, fi’ di can, tu te ne penterai! (Pulci). ...
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mordere
mòrdere v. tr. [lat. mordēre, con mutamento di coniug.] (pass. rem. mòrsi, mordésti, ecc.; part. pass. mòrso, ant. morduto). – 1. a. Addentare, stringere con, o fra, i denti; afferrare fortemente [...] con riferimento ad animali e anche all’uomo: il cane ha morso un bambino; m. rabbiosamente; m. a sangue; m. come un cane; can che abbaia non morde, prov. (per lo più inteso in senso fig.: chi alza troppo la voce di solito è una persona innocua); cane ...
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sozzo
sózzo (roman. zózzo) agg. [lat. sŭcĭdus (v. sucido), prob. per tramite del provenz. sotz]. – 1. a. Sporco, lurido: esser s. di fango, avere le mani s. di sangue; una cucina, una tovaglia s.; avevano [...] ; un uomo, con cui avreste potuto abbandonarvi ai più sozzi piaceri (Landolfi). Sozzo can vituperato, espressione ingiuriosa usata nella lingua ant.: sozzo can vituperato, dunque mi fai tu questo? (Boccaccio). ◆ Avv. sozzaménte, in modo sozzo, anche ...
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Ai sensi dei can. 1400-1445, i t. ecclesiastici sono organi attraverso i quali la Chiesa esercita il proprio potere giurisdizionale sulle cause che riguardano beni spirituali e la violazione delle leggi ecclesiastiche. Possono essere oggetto...
Secondo il Codex iuris canonici (can. 564 e seg.), il sacerdote cui viene affidata in modo stabile la cura pastorale di una comunità o di un gruppo particolare di fedeli (comunità religiose, associazioni od opere pie, istituti di educazione,...