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ABBIATEGRASSO

di M. Cr. - A. An. - Enciclopedia Italiana (1929)
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ABBIATEGRASSO (A. T., 20-21)

M. Cr.
A. An.

Grosso centro della provincia di Milano posto a 120 metri di altezza, è sulla destra del canale di Bereguardo, poco lungi dal Ticino, in territorio molto fertile e ben coltivato. Essendo posto al bivio delle strade che conducono ai due più importanti passi del Ticino, Abbiategrasso ebbe nel passato notevole importanza strategica e fu munito di torri e di mura. Di recente esso ha avuto un discreto risveglio industriale ed è al centro di una ricca zona agricola. Saccheggiato da Federico I nel 1167, fu di nuovo occupato e distrutto da Federico II nel 1245. Dette ospitalità a Gregorio X e alla sua corte quando si recarono a Lione (1274), e rifugio a Filippo Maria Visconti (1419) quando i suoi nemici lo cercavano per ucciderlo. Nel 1524, presso Abbiategrasso i Francesi dell'ammiraglio Bonnivet furono sconfitti dagli Spagnoli; questi vi apportarono la peste che si diffuse in tutto il Milanese. Abbiategrasso, dal 1871 al 1921, passò da 6000 ab. a 6848; il comune, da 10.039 a 13.154. Quest0 ha una superficie di 46,84 kmq., tutta pianeggiante e in parte irrigata artificialmente. Prevalgono i seminativi semplici (1967 ettari) e i prati e pascoli permanenti (1135 ettari). Importante è l'allevamento del bestiame. Abbiategrasso, a 24 km. da Milano, è congiunto a questa città dalla ferrovia Milano-Mortara e da una tramvia elettrica.

Ha un monumento insigne del primo Rinascimento: il pronao della chiesa di S. Maria Nuova (eretta tra il 1365 e il 1390), che il Bramante alzò nel 1477 per ordine di Lodovico il Moro; e fu l'ultima opera del Bramante in Lombardia. Questo pronao consta di un arco di pietra alto e nudo, dal fondo rivestito di marmi, con pilastri, riquadri, nicchie e statue. È ispirato dall'arcone di L. B. Alberti sulla facciata di S. Andrea in Mantova e annuncia l'arco che lo stesso Bramante edificherà nel cortile del Belvedere in Vaticano. Un basso portico precede questa facciata. Le pitture del portico e dei chiostri sono scomparse. L'interno della chiesa, più volte rifatto, ha un aspetto fastoso, ma di poco interesse. Del castello eretto da G. Galeazzo Visconti (1381), a forma quadra, con quattro torri ai lati, come quelli coevi di Pavia e di Pandino, fortezza e insieme dimora signorile, restano poche finestre ornate in cotto; avanzi di merlature; sulla porta principale lo stemma visconteo in pietra; nel solo cortile superstite, tracce di portici ad archi acuti e pochi affreschi decorativi dei secoli XIV e XV. I sotterranei sono chiari e grandiosi, a volte, con cordonature in cotto. Nell'interno del paese, la graziosa chiesa barocca del Rosario; nel giardino di fronte alla stazione, il monumento a Garibaldi, in marmo, dello scultore Bassano Danielli (1887). Per l'Abbazia di Morimondo, a 8 km. da Abbiategrasso, v. morimondo.

Bibl.: P. Moriggia, Historia dell'antichità di Milano, Milano 1592; C. Morbio, Codice Visconteo-Sforzesco in Storie dei municipii italiani, VI, Milano 1846; G. Giulini, Memorie spettanti alla storia, al governo ed alla descrizione della città e campagna di Milano, VI, Milano 1857; F. Cusani, Storia di Milano, Milano 1861; N. Bertoglio, Il castello ed il convento dell'Annunziata di Abbiategrasso, Milano 1881; G. Fumagalli, D. Sant'Ambrogio, L. Beltrami, Reminiscenze di storia e d'arte, Milano 1892; E. Müntz, L'età dell'oro dell'arte italiana, Milano 1895; L. Beltrami, Gli sponsali di Galeazzo Maria Sforza, Milano 1913; F. Malaguzzi Valeri, La Corte di Lodovico il Moro, III, Milano 1915; P. Parodi, Il Castello di Abbiategrasso, Abbiategrasso 1915; F. Malaguzzi Valeri, G. Donato Bramante, Roma 1924.

Vedi anche
detto il Moro Ludovico Sforza duca di Milano Figlio (Vigevano 1452 - Loches, Francia, 1508) di Francesco Sforza e di Bianca Maria Visconti; reggente (1480) per il nipote Gian Galeazzo, ne usurpò il potere. Dapprima alleato del Regno di Napoli, si avvicinò poi al re di Francia Carlo VIII (1492). Investito del ducato di Milano (1494) da Massimiliano ... Bòna di Savoia duchessa di Milano Figlia (Avigliana 1449 - Fossano 1503) del duca Ludovico di Savoia, sposò nel giugno del 1468 Galeazzo Maria Sforza, duca di Milano. Quando il marito cadde assassinato (26 dic. 1476), essa prevenne le mire del cognato Ludovico il Moro e dei congiurati assumendo la reggenza per il figlio Gian Galeazzo, ... Francésco II Sforza duca di Milano Secondogenito (n. 1495 - m. 1535) di Ludovico il Moro; esule in Germania durante l'occupazione del ducato da parte francese, fu messo sul trono nel 1521 dalla lega tra Carlo V e Leone X. Accusato di tradimento su denuncia del marchese di Pescara nel 1525, ebbe lo stato occupato da Carlo V. Aderì allora ... Beatrice di Tenda duchessa di Milano Figlia (Tenda 1372 - Binasco 1418) del condottiero Ruggero Cane, sposò nel 1398 Facino Cane, forse appartenente alla stessa famiglia paterna. Vedova nel 1412, sposò Filippo Maria Visconti, portando in dote 400.000 ducati, parecchie città e un forte esercito, e permettendo così al Visconti di imporre ...
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  • Abbiategrasso
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    Comune della prov. di Milano (47 km2 con 30.120 ab. nel 2007, detti Abbiatensi), nella pianura del Ticino, presso l’inizio del Naviglio di Bereguardo. Ancora forte l’incidenza delle attività primarie. Trasse l’origine e il nome, nell’Alto Medioevo, dal fundus Abianus posto ai limiti della Valle Grassa; ...
Vocabolario
abbiatènse
abbiatense abbiatènse agg. e s. m. e f. – Di Abbiategrasso (in prov. di Milano); abitante o nativo di tale località.
hospice
hospice s. m. inv. Struttura socio-sanitaria residenziale di assistenza ai malati terminali che non possono essere curati dai propri familiari; v. casa-ospedale. ◆ Sorge a Brescia la prima “casa” italiana della “buona morte”. Una clinica...
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