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CUCINIELLO, Ciro

di M. Antonietta Fusco - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 31 (1985)
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CUCINIELLO, Ciro

M. Antonietta Fusco

Fratello del litografo e architetto Domenico, nacque a Resina (l'odierna Ercolano in prov. di Napoli) il 4 ag. 1784.

Architetto della Real Casa, è noto per i lavori al cimitero di Poggioreale a Napoli (progettato da Giuseppe Maresca), dove costruì con Luigi Malesci la chiesa madre, consacrata solo nel 1878 (sembra che il C. divenisse cieco nel 1838, lasciando i lavori al Malesci).

Nell'Archivio del Comune di Napoli si conservano disegni di varianti della chiesa con soluzioni dell'abside e dei pronai sui lati opposti, probabilmente del C.; uno è anteriore al 1844, firmato dal figlio del C., Michele. La chiesa, rettangolare, di m 35 x 27, opera eclettica che riecheggia un tempio dorico, presenta all'interno due ordini di colonne doriche, soffitto piano a cassettoni. Sul secondo ordine delle colonne, su tre lati corre una tribuna destinata alle autorità nelle cerimonie solenni; tre grandi lucernari illuminano l'ambiente.

Del C. e del Malesci è anche il portale d'ingresso al cimitero; un disegno del portale è nell'Archivio del Comune di Napoli; un altro disegno, firmato dagli architetti direttori C. e L. Malesci e dall'architetto di dettaglio Michele Cuciniello, mostra il "Progetto per configurare lo spazio di terra che si estende tra le spalle del Camposanto e la nuova strada eseguita per ordine di Sua Maestà in data 30 luglio 1842" e testimonia della primitiva idea di sistemazione planimetrica dell'ingresso da nord (Venditti, 1961, p. 380).

Il C. morì a Napoli il 9 dic. 1847 ed è sepolto nel cimitero di Poggioreale. L'epigrafe è riportata da Piccolo (1881, p. 5 6).

Dalla moglie Dorotea ebbe tre figli, tra cui il già ricordato Michele.

Michele, nato a Napoli nel 1823, aiutò il padre in alcuni progetti per il cimitero di Napoli. Si allontanò dalla città solo brevemente, per motivi politici connessi ai moti del 1848. Durante un soggiorno compiuto a Parigi egli cominciò a scrivere opere teatrali tra le quali numerosi drammi storici, tratti, come il Tommaso Chatterton (1841), dal de Vigny, o, come Clara di San Romano, da Walter Scott. Il suo repertorio fu fortunatissimo a Napoli, dove fu rappresentato, al teatro dei Fiorentini, dalla compagnia di Petito, e al teatrino di "Donna Peppa". La fama di una sua opera, il Pergolesi, dedicata alla vita del famoso musicistai raggiunse nel 1873 G. Verdi, che ne richiese il testo, tramite il pittore Domenico Morelli.

Altre opere note sono: La maschera nera (1841). Maria Tudor (1846), Marianna o la popolana (1848), Il teatro (1869), Caterina II (1874), Annella di Massimo (1875). Insieme con l'architetto Fausto Niccolini, preparò la scenografia del gigantesco presepe, fortemente teatrale, da lui stesso donato al Museo nazionale di S. Martino in Napoli.

Michele morì a Napoli il 15 apr. 1889.

Fonti e Bibl.: Per Ciro: R. D'Ambra, Gliodierni campisanti napolitani, Napoli 1845, p. 24; G. A. Catalano, Ilcamposanto di Napoli, Napoli 1845, p. 23; C. N. Sasso. Storia de' monumenti di Napoli e degli archit. che li edificavano dal 1801 al 1851, II, Napoli 1858 ; M. Piccolo, Cenni sul cimitero nuovo di Napoli con raccolta delle migliori iscrizioni, Napoli 1881, pp. 7, 56; G. Ceci, Bibliogr. per la storia d. arti figurative nell'Italiameridionale, II, Napoli 1937, p. 460; A. Venditti, Archit. neoclassicaa Napoli, Napoli 1971, ad Ind.; R. Di Stefano, Storia, architettura, urbanistica, in Storia di Napoli, IX, Napoli 1972, p. 704; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, VIII, p. 186. Per Michele: L. Padoa, M. C., in Ape drammatica. Napoli 1875; G. Costetti. Il teatro ital. nel 1800, Rocca San Casciano 1901, pp. 276 s.; P. Levi L'Italico, D. Morelli nella vita e nell'arte, Roma-Torino 1906, pp. 160 s.; E. Cione, Napoli romantica 1830-1848, Napoli 1957, pp. 115, 243; A. Venditti, Archit. neoclassica a Napoli, Napoli 1961, pp. 380, 393; R. Causa-F. Mancini, Il presepe Cuciniello, Napoli 1966; F. Mancini, Feste ed apparati civili e relig. in Napoli dal viceregno alla capitale, Napoli 1968, p. 174; G. Baffi, Il sentimento del drammatico, in La scrittura e il gesto. Itinerari dei teatro napoletano dal Cinquecento ad oggi, Napoli 1982, p. 13; Encicl. d. Spettacolo, III, col. 1786 (s. v. Cuciniello Della Torre, Michele).

Vedi anche
Gasse, Luigi e Stefano Gasse ‹ġas›, Luigi e Stefano. - Architetti, di origine francese, attivi a Napoli (Luigi: 1778 - 1833; Stefano: 1778-1840). In stile severamente neoclassico, costruirono a Napoli l'osservatorio di Capodimonte (1819), il palazzo di S. Giacomo (od. Municipio, 1825), la Dogana Nuova, varie ville. Angelini, Tito Scultore (Napoli 1806 - ivi 1878), figlio di Costanzo. Studiò a Roma, quando vi dominavano A. Canova e B. Thorvaldsen, viaggiò per tutta Italia, e svolse la sua attività in prevalenza a Napoli - dove fu professore di scultura e direttore della Scuola di disegno - con molto successo, ricevendo numerose ... Giuliano da Maiano Nome con cui è noto Giuliano da Maiano di Leonardo d'Antonio, architetto, scultore in legno e intarsiatore (Maiano 1432 - Napoli 1490), fratello e collaboratore di Benedetto. Dapprima raffinato maestro di legname (armadî della sagrestia di S. Maria del Fiore, 1463-65, in collab. con A. Baldovinetti; ... Alfònso II d'Aragona re di Napoli Alfònso II d'Aragona re di Napoli. - Figlio (Napoli 1448 - Messina 1495) di Ferdinando I, nominato principe di Capua dall'avo Alfonso I, ebbe il titolo di duca di Calabria quando il padre divenne re (1458); acquistò, dalla giovinezza, fama di buon condottiero, combattendo contro Firenze nella guerra ...
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Vocabolario
cirò
ciro cirò s. m. [dal toponimo Cirò (v. oltre)]. – Pregiato vino rosso della Calabria, prodotto nel territorio dei comuni di Cirò e Cirò Marina e di zone finitime (in prov. di Crotone), con uve di varî vitigni; ha profumo delicato e sapore...
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