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DALLING and BULWER, William Henry Lytton Earle Bulwer

di Florence M. G. Higham - Enciclopedia Italiana (1931)
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DALLING and BULWER, William Henry Lytton Earle Bulwer (noto come sir Henry Bulwer)

Florence M. G. Higham

Uomo politico, nato a Londra il 13 febbraio 1801, morto a Napoli il 23 maggio 1872. Secondo figlio del generale Guglielmo Earle Bulwer, studiò a Harrow e a Cambridge fino all'anno 1824, in cui fu inviato dal Comitato greco di Londra in Morea a portare 80.000 sterline al Mavrocordato. Entrò nell'esercito inglese nel 1825, ma lasciò il servizio militare nel 1829. Nel 1827 fu mandato come attaché a Berlino, e poi a Vienna e di là fu trasferito all'Aia nell'aprile del 1829. Il torbido anno 1830 gli diede modo di mostrare le sue qualità nel Belgio, ove seppe destreggiarsi in mezzo a tutte le agitazioni civili. I cinque anni susseguenti B. li passò nella politica: fu eletto nel 1830 alla Camera dei comuni. Di opinioni politiche radicali, espose le sue idee negli scritti politici: France: Social, Literary and Political (1834); The Monarchy of the Middle Classes (1836) e The Lords, the Government and the Country (1836). Però nel novembre del 1835 B. fu nominato segretario di legazione e inviato a Bruxelles come incaricato d'affari.

Il primo successo importante di Bulwer nella diplomazia fu il trattato di commercio fra la Gran Bretagna e la Porta, negoziato da lui mentre era segretario dell'ambasciata a Costantinopoli nel 1837. Palmerston considerò il trattato come capolavoro e dimostrò la sua fiducia in Eulwer col mandarlo incaricato di affari a Parigi, nel 1839, quando i dissensi nati tra la Francia e l'Inghilterra per le pretese di Moḥammed ‛Alī nell'Oriente potevano facilmente provocare una guerra. Bulwer aveva due grandi qualità per il suo compito: una grande padronanza della politica orientale e la popolarità acquistata tra la società parigina fin dal suo soggiorno a Bruxelles. Nominato nel 1843 ambasciatore a Madrid, spiegò una grandissima attività nella questione del matrimonio della regina Isabella II, combattendo aspramente la politica di Luigi Filippo. Quando Narváez represse spietatamente l'insurrezione del marzo 1848 e poi abolì la costituzione, Bulwer protestò a nome del suo governo, ma Narváez rispose accusandolo di complicità coi rivoluzionarî e finì con l'intimargli di uscire dal regno nelle 24 ore. Ne seguì la rottura delle relazioni diplomatiche anglo-spagnole, che furono riprese solo dopo due anni. L'atteggiamento del Bulwer in tale occasione gli valse l'approvazione del ministero, un'altissima onorificenza e i ringraziamenti delle due camere inglesi. Nell'aprile del 1849 Bulwer fu mandato ambasciatore a Washington, e qui compì la sua più grande opera, negoziando il trattato Bulwer-Clayton che mise fine ai dissensi sorti tra l'Inghilterra e gli Stati Uniti per l'America Centrale; in virtù di esso le due potenze s'impegnarono a rispettare la neutralità di qualsiasi canale interoceanico, che si costruisse nell'America Centrale. Le vaghe espressioni della convenzione lasciarono molti scontenti e si credette in generale che Bulwer avesse appositamente mascherato con le grandi frasi l'abbandono repentino fatto dalla Gran Bretagna delle sue pretese sull'America Centrale. Dal gennaio 1852 Bulwer fu per tre anni ministro plenipotenziario all3 corte del granduca di Toscana. Dopo la guerra di Crimea fu mandato ambasciatore straordinario presso la Porta ottomana, dove rimase fino al 1865, chiudendo la sua carriera diplomatica sulla scena stessa dei suoi primi successi. Nel novembre del 1868 fu eletto deputato di Tamworth e sedette alla Camera dei comuni fino al 1871, in cui fu fatto lord col titolo di barone Dalling and Bulwer. Durante questi anni egli scrisse Historical Characters (1867) e The Life of Lord Palmerston (18701874), che rimase incompiuta.

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Vocabolario
henry
henry 〈hènri〉 s. m. [dal nome del fisico statunitense J. Henry (1797-1878)]. – In elettrologia, unità di misura SI (simbolo: H) del coefficiente di autoinduzione e mutua induzione: un circuito elettrico presenta autoinduttanza (o mutua...
william
william 〈u̯ì-〉 s. f. [propr., forma appositiva di pera william (e del meno com. pero william), dal nome del vivaista ingl. R. William che nel 1816 la presentò alla Società Orticola di Londra]. – In frutticoltura, una delle cultivar di pero...
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