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DISCORSO INDIRETTO

La grammatica italiana (2012)
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DISCORSO INDIRETTO


Il discorso indiretto comporta una riformulazione delle parole o delle frasi proprie o altrui. Si può presentare come proposizione➔oggettiva o ➔interrogativa indiretta

– sia esplicita

Giulio Cesare disse che il dado era stato tratto

Gli chiese che cosa stesse facendo

– sia implicita

Steve Jobs ha esortato tutti a essere affamati, a essere folli

Gli domandai cosa fare

Nel passaggio dal discorso diretto a quello indiretto si verificano alcuni cambiamenti.

• Quando il verbo della proposizione reggente è alla 3a persona, la 1a e 2a persone singolari e plurali del discorso diretto diventano rispettivamente 3a singolare e 3a plurale, con i relativi pronomi personali e aggettivi possessivi

Paolo dice: «Io non sono d’accordo» ▶ Paolo dice che non è d’accordo

Paolo dice: «Tu non mi hai convinto» ▶ Paolo dice che Mario non lo ha convinto

Paolo dice: «State zitti, voi!» ▶ Paolo dice a Mario e a Giovanni di stare zitti

• Secondo la ➔consecutio temporum dei verbi, con il verbo reggente al passato si hanno le seguenti modifiche

Disse: «Parto» ▶ Disse che partiva

Disse: «Sono partito» ▶ Disse che era partito

Disse: «Partirò» ▶ Disse che sarebbe partito

• L’aggettivo dimostrativo questo diventa quello; gli avverbi di luogo qui, qua diventano lì, là; tra gli avverbi di tempo, ora diventa allora, oggi diventa quel giorno, ieri diventa il giorno prima, domani diventa il giorno dopo o l’indomani, fa diventa prima e così via

Disse: «Questo libro mi piace» ▶ Disse che quel libro gli piaceva

Disse: «Il libro sta qui» ▶ Disse che il libro stava lì

Disse: «Ora va bene» ▶ Disse che allora andava bene

Disse: «Oggi è festa» ▶ Disse che quel giorno era festa

Disse: «Ieri sono rimasto a casa» ▶ Disse che il giorno prima era rimasto a casa

Disse: «Domani sarà diverso» ▶ Disse che il giorno dopo sarebbe stato diverso

Disse: «Tre mesi fa era tutto nuovo» ▶ Disse che tre mesi prima era tutto nuovo

• Le ➔interiezioni, i vocativi, le formule di saluto e alcuni tratti colloquiali scompaiono, perché non possono essere riprodotti, se non con perifrasi

Disse: «Ehi, sta’ attento!» ▶ Gli disse di stare attento

Disse: «Oh caro amico, mi sei mancato» ▶ Disse che gli era mancato

Disse: «Buongiorno, il libro è arrivato» ▶ Salutò e disse che il libro era arrivato

Disse: «Mortacci tua!» ▶ Imprecò in romanesco.

Usi

Se il soggetto della proposizione reggente è lo stesso della subordinata, nella subordinata si può usare anche la forma implicita

Dice: «Sto benone» ▶ Dice di stare benone

Invece, quando i soggetti sono diversi, si usa la forma esplicita per evitare possibili ambiguità

Chiara dice a Mauro: «Vado a cucinare» ▶ Chiara dice a Mauro che (lei) va a cucinare

Se si fosse scritto Chiara dice a Mauro di andare a cucinare, il soggetto della subordinata sarebbe sembrato Mauro.

Categorie
  • GRAMMATICA in Lingua
Vocabolario
discórso²
discorso2 discórso2 s. m. [dal lat. discursus -us, der. di discurrĕre: v. discorrere]. – 1. a. L’atto del discorrere, dell’esprimere il pensiero per mezzo della parola: lasciare in tronco un d.; perdere il filo del d.; discorsi senza importanza;...
indirètto²
indiretto2 indirètto2 agg. [comp. di in-2 e diretto]. – 1. Non diretto, che non procede diritto ma subisce deviazioni o soste; più spesso, che giunge a un effetto attraverso operazioni intermedie o con il concorso di cose interposte: è...
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