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esone

Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
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esone


Parte del gene (eucariotico o di archeobatteri) che viene trascritta in RNA, insieme agli introni. Successivamente, mediante un processo definito splicing, gli introni vengono rimossi, mentre gli esoni vengono saldati negli RNA maturi e tradotti in una sequenza di amminoacidi. Negli Eucarioti superiori i geni possono essere lunghi fino a 2 milioni di coppie di basi, anche se ne sarebbero necessarie solo ca. 1000 per codificare la maggior parte delle proteine, costituite mediamente da 300÷400 amminoacidi. La maggior parte della lunghezza in più è costituita da tratti di DNA non codificante (gli introni), che interrompono frammenti relativamente corti di DNA codificante (appunto gli esoni). Per produrre una proteina, l’intera lunghezza del gene viene prima trascritta in una molecola molto grande di RNA, detta trascritto primario, e successivamente un complesso di enzimi, attraverso il processo di splicing, rimuove gli introni dal trascritto primario producendo una molecola molto più corta che lascia il nucleo, entra nel citoplasma come RNA messaggero e, a livello dei ­ribosomi, dirige la sintesi proteica. La scoperta nel 1977 dei geni interrotti, per i biologi assolutamente inaspettata, fece supporre che gli introni fossero un’acquisizione recente nel corso dell’evoluzione, in quanto i geni batterici meglio studiati fino a quel momento erano generalmente privi di introni. Da osservazioni successive è risultato che i geni interrotti sono invece geni ancestrali e che la maggior parte dei batteri ha successivamente perso gli introni dopo l’evoluzione delle proteine. Il grande sviluppo dei metodi della biologia molecolare e delle tecnologie informatiche ha permesso sia di conoscere le sequenze nucleotidiche di numerosi geni, con la conseguente determinazione delle sequenze amminoacidiche delle proteine da essi codificate, sia di creare una banca dati di sequenze proteiche continuamente aggiornata. È così possibile stabilire rapidamente le possibili omologie fra proteine diverse. Le omologie fra specifici domini di proteine differenti hanno permesso di comprendere che non solo esse derivano da un numero relativamente piccolo di tipi ancestrali, ma anche che i geni che codificano la maggior parte delle attuali proteine presentano domini proteici distinti che derivano da duplicazioni e da ricombinazioni casuali di esoni prima separati. La maggior parte delle proteine deve quindi avere origine da geni altamente interrotti nei quali gli introni, facilitando sia gli eventi di duplicazione sia gli eventi di ricombinazione, hanno aumentato la possibilità che si generasse un gene funzionante dall’unione di due sequenze di DNA inizialmente separate. Questo fenomeno, detto rimescolamento degli esoni, è stato di grande importanza nella storia evolutiva dei geni perché ha accelerato il processo di produzione di nuove proteine mediante l’assemblaggio di moduli preesistenti senza bisogno di creare sequenze nuove. (*)

→ Biochimica; RNA. Apparati per la maturazione dell’RNA

Vedi anche
contròllo gènico gènico, contròllo Processo di regolazione che permette a una cellula di esprimere solo alcuni dei suoi geni. In un determinato organismo, tutte le cellule possiedono lo stesso patrimonio genetico, ma una cellula muscolare, per es., è diversa da una cellula del sangue: la loro diversa funzione deriva ... proteine Macromolecole costituite da una, o più, lunghe catene polipeptidiche (dette anche protidi). Le proteine costituiscono la classe di molecole organiche più abbondanti in tutti gli organismi viventi; si trovano in tutte le cellule e costituiscono il 50% o più del loro peso secco. Le proteine sono essenziali ... ribozima In genetica molecolare, molecola di RNA con funzioni catalitiche. I geni degli èucarioti sono costituiti da sequenze nucleotidiche chiamate introni ed esoni; essi sintetizzano mediante la trascrizione RNAm, RNAt e RNAr. Tutti gli RNA sintetizzati vanno incontro a un processo di splicing (taglio-saldatura), ... PCR Sigla di polymerase chain reaction («reazione a catena della polimerasi»), metodologia utilizzata per ottenere quantità che ammontano a μg di copie di segmenti specifici di DNA o di RNA, partendo da quantità minime (anche una sola molecola) presenti in una preparazione di acidi nucleici. Ideata negli ...
Categorie
  • BIOLOGIA MOLECOLARE in Biologia
Altri risultati per esone
  • esone
    Dizionario di Medicina (2010)
    Sequenza di nucleotidi presente nei geni degli eucarioti, che codifica una sequenza di amminoacidi; ogni gene risulta composto da più e. intervallati da altre sequenze nucleotidiche non codificanti (introni), le quali vengono rimosse durante la formazione dell’RNA messaggero maturo (splicing dell’RNA). ...
  • esone
    Enciclopedia on line
    In genetica, il segmento di gene delle cellule eucariotiche che è trascritto nell’RNAm. Gli e., saldati tra loro, costituiscono l’informazione per l’intera proteina codificata dal gene (➔ trascrizione).
Vocabolario
eṡóne²
esone2 eṡóne2 s. m. [dall’ingl. exon, comp. di ex(o)- «eso-2» e -on «-one2»]. – In genetica, sequenza di nucleotidi presente nei geni degli eucarioti, che codifica una sequenza di aminoacidi; ogni gene risulta composto da più esoni intervallati...
eṡóne¹
esone1 eṡóne1 s. m. [der. di esa-, col suff. -one]. – In chimica organica, chetone alifatico derivabile dell’esano, liquido incolore di odore gradevole usato come solvente per gomme, resine, canfora, grassi e cere.
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