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ferrofluidi

di Mauro Cappelli - Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
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ferrofluidi

Mauro Cappelli

Liquidi che subiscono una forte polarizzazione in presenza di un campo magnetico grazie alla presenza in sospensione di particelle ferromagnetiche in moto browniano. Tipicamente il fluido è dato da un solvente organico o acqua, mentre le nanoparticelle sono costituite di magnetite, ematite o composti ferrosi. Per evitare che le forze di van der Waals portino ad agglomerare le nanoparticelle sospese nel fluido (normalmente delle dimensioni di una decina di nanometri), queste sono rivestite di un tensioattivo (per es., lecitina di soia o acido oleico), che tende però nel tempo a perdere le sue proprietà. Da un punto di vista magnetico, i ferrofluidi sono classificabili come paramagnetici e presentano una suscettività magnetica molto elevata (sono per questo spesso detti anche superparamagnetici). Essi non risultano pertanto magnetizzati in modo permanente, ossia non mantengono la polarizzazione una volta rimosso il campo magnetico (non sono pertanto classificabili come ferromagnetici). Il comportamento di un liquido ferrofluido in presenza di un campo magnetico è peculiare: le particelle sospese tendono a allinearsi alle linee di forza del campo magnetico assumendo tipicamente delle conformazioni particolari (per es., possono assumere la forma di punte, tanto più acuminate quanto più è elevato il campo magnetico applicato). I ferrofluidi si differenziano dai fluidi magnetoreologici, i quali presentano delle particelle in sospensione di dimensione fino a tre ordini di grandezza maggiore, che impediscono il moto browniano e tendono velocemente alla solidificazione. Le possibilità applicative risultano pertanto completamente differenziate. I ferrofluidi sono prevalentemente impiegati nei dispositivi acustici, nei dispositivi ottici (per es., nelle testine di CD e DVD), nei rivestimenti dei dischi rigidi dei calcolatori (grazie al basso attrito), negli inchiostri per stampanti, nella preparazione di vernici in grado di assorbire la radiazione elettromagnetica (per es., per costruire velivoli invisibili al radar nemico).

→ Nanotecnologie

Vedi anche
ferromagnetismo Proprietà delle sostanze che, poste in un campo magnetico, si comportano in modo analogo al ferro, cioè sono capaci di magnetizzarsi in modo particolarmente intenso e di conservarsi, almeno in parte, magnetizzate anche dopo che è cessata l’azione del campo magnetizzante. Oltre il ferro, altri materiali ... magnetizzazióne magnetizzazióne Processo con cui si conferiscono proprietà magnetiche a un corpo. La magnetizzazione si ottiene orientando i dipoli magnetici della struttura atomica grazie a un campo magnetico esterno; la sua quantificazione è stabilita dalla intensità di magnetizzazione, grandezza vettoriale che rappresenta ... paramagnetismo In fisica, la proprietà di sostanze che, immerse in un campo magnetico, assumono un’intensità di magnetizzazione orientata nello stesso verso del campo inducente e di valore proporzionale all’intensità di questo (➔ magnetismo). magnetismo fisica L’insieme dei fenomeni fisici dovuti all’esistenza di un particolare campo di forza, il campo magnetico, che ha la sua origine in correnti elettriche e determina, attraverso i magneti, azioni meccaniche su corpi di ferro o di altre sostanze magnetizzabili, alcuni dei quali (per es. quelli ferrosi) ...
Categorie
  • ELETTROLOGIA in Fisica
Tag
  • RADIAZIONE ELETTROMAGNETICA
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