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fullereni

di Giorgio Benedek - Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
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fullereni

Giorgio Benedek

Molecole policicliche costituite solo da atomi di carbonio (formula generale C{[) di forma poliedrica cava convessa, dove ciascun atomo ne coordina altri tre con legami covalenti a carattere prevalentemente grafitico (ibridizzazione sp2). Il numero di legami è 1,5 volte il numero n degli atomi, dove n è sempre un numero pari. In senso lato i fullereni sono costituiti da un numero arbitrario a di anelli poligonali con un numero qualsivoglia di lati (legami), essendo n ed a legati dalla relazione di Eulero n=2a−4. In senso stretto i fullereni sono costituiti esclusivamente da anelli esagonali e pentagonali, i primi in numero h arbitrario (diverso da uno), i secondi nel numero di 12 fissato dalla relazione di Eulero. Il numero degli atomi cresce con quello degli esagoni secondo la formula n=20+2h, da cui risulta che il più piccolo fullerene è C20 (h=0). Il numero degli isomeri cresce rapidamente con n. Tra gli isomeri sono generalmente più stabili quelli di maggiore simmetria e col minimo numero di pentagoni adiacenti. Di particolare stabilità è l’isomero di C60 avente i 60 atomi ai vertici di un icosaedro troncato; è questo il più piccolo fullerene senza pentagoni adiacenti, ed è l’unico dei possibili 1812 isomeri di C60 non isomorfi a possedere tale proprietà. A questa molecola è stato dato originariamente il nome di buckminsterfullerene, in onore dell’architetto Richard Buckminster-Fuller, ideatore delle cupole geodetiche. Comunque, il termine fullerene privo di ulteriori specificazioni si riferisce di norma a tale composto. Previsto teoricamente da Eiji Osawa nel 1970, il C60 è stato isolato e descritto sperimentalmente nel 1985 da Robert F. Curl, Sir Harold W. Kroto e Richard E. Smalley (premi Nobel per la ­chimica 1996). Donald R. Huffman e Wolfgang Krätschmer hanno in seguito sviluppato metodi di produzione di fullereni in quantità macroscopiche. I fullereni esistono in natura nella fuliggine e in certi minerali (shungiti). Dal punto di vista chimico sono accettori di elettroni e sono facilmente idrogenati. I fullereni più piccoli sono stabilizzati dall’idrogenazione (per es., C20H20, C28H4, ecc.). Formano composti endoedrici, con un atomo o molecola all’interno della gabbia; di sostituzione, con un atomo diverso al posto di un carbonio; o esoedrici, con specie chimiche legate all’esterno. Polimerizzano per cicloaddizione, entrano in una vasta classe di composti e processi organici e trovano applicazione in numerose nanotecnologie. I fullereni più stabili formano solidi di van der Waals. In particolare il C60 in condizioni normali cristallizza in forma cubica a facce centrate, e come anione forma solidi ionici con vari metalli (fulleruri o, impropriamente, fulleriti), alcuni dei quali sono semiconduttori a temperatura critica relativamente alta (per es., Rb3C60 con T)=30 K). Il C60 è capostipite di una vasta famiglia di strutture di carbonio a legami grafitici (grafeni), scoperte negli anni successivi. Fra queste stanno acquistando sempre maggiore importanza tecnologica i nanotubi e le schiume di carbonio (schwarziti amorfe).

→ Nanotecnologie; Tecnologie fotovoltaiche

Vedi anche
nanotubo Nanoparticella dalla caratteristica struttura allungata, cava all’interno, tale da ricordare quella di un piccolissimo tubo. I nanotubo di carbonio sono stati i primi a essere prodotti (1991) e rappresentano la sottoclasse di nanotubo più nota e studiata. Oltre a quelli di carbonio, sono noti nanotubo ... Richard Errett Smalley Smalley ‹smòoli›, Richard Errett. - Chimico (Akron, Ohio, 1943 - Houston, Texas, 2005), prof. alla Rice University di Houston. Noto per fondamentali ricerche riguardanti la struttura e le proprietà dei fullereni; con R. F. Curl e H. W. Kroto avanzò l'ipotesi (poi confermata da numerose prove sperimentali) ... Harold Walter Kroto Kroto ‹króutou›, Harold Walter. - Chimico inglese (n. Wisbech, Cambridgeshire, 1939).Dopo aver conseguito nel 1964 il PhD presso l'università di Sheffield, a Brighton, ha lavorato al National research council of Canada a Ottawa (1964-66) e presso i Bell Laboratories nel New Jersey (1966-67). Nel 1967 ... Robert Floyd iunior Curl Curl ‹kë´ël›, Robert Floyd iunior. - Chimico statunitense (n. Alice, Texas, 1933). Ha lavorato alla Harvard University (1957-58) e poi alla Rice University, dove è divenuto professore nel 1967. Ha compiuto ricerche nel campo dell'ablazione mediante laser e delle spettroscopie infrarossa e a microonde. ...
Categorie
  • CHIMICA INORGANICA in Chimica
  • CHIMICA ORGANICA in Chimica
Tag
  • ELETTRONI
  • PENTAGONI
  • CARBONIO
  • MOLECOLA
  • ANIONE
Altri risultati per fullereni
  • fullereni
    Enciclopedia on line
    Aggregati (clusters) costituiti da un elevato numero (sempre pari) di atomi di carbonio (da 40 a 190 ca.) e caratterizzati da un’elevata stabilità. Sono stati chiamati f. per l’analogia della loro struttura con le forme architettoniche progettate. Generalità La scoperta del buckminsterfullerene C60, ...
  • Fullereni
    Enciclopedia del Novecento III Supplemento (2004)
    GGianfranco Scorrano di Gianfranco Scorrano Fullereni Sommario: 1. Introduzione.  2. Il fullerene. 3. Derivati dei fullereni: a) addotti covalenti esoedrici; b) fullereni endoedrici; c) eterofullereni. 4. Possibili applicazioni. ▭ Bibliografia. 1. Introduzione Il 4 settembre 1985 nei laboratori della ...
  • fullerene
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    fullerène [s.m. Der. del cognome dell'architetto R.B. Fuller, che ha progettato forme architettoniche analoghe alla struttura della sostanza] [CHF] [FSD] Nome attribuito ad aggregati costituiti da un elevato numero (sempre pari) di atomi di carbonio (da 40 a 190 circa) e caratterizzati da elevata stabilità. ...
  • FULLERENI
    Enciclopedia Italiana - V Appendice (1992)
    Eugenio Mariani Nome attribuito a una serie di aggregati (clusters) formati da un elevato numero, pari, di atomi di carbonio (da 40 a 190 circa) caratterizzati da un'elevata stabilità. Furono scoperti nel 1985 all'università di Houston da E. Smalley e collaboratori, che stavano studiando la formazione ...
Vocabolario
fullerène
fullerene fullerène s. m. [dal nome dell’architetto statunitense R. B. Fuller (1895-1983) che progettò le cupole geodetiche, forme architettoniche a struttura analoga a quella dei fullereni]. – In chimica, denominazione generica di aggregati...
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