• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

grafie unite e separate [prontuario]

di Andrea Viviani - Enciclopedia dell'Italiano (2011)
  • Condividi

grafie unite e separate [prontuario]

Andrea Viviani

Combinazioni di parole

L’italiano ammette che parole diverse si combinino stabilmente tra loro (➔ polirematiche, parole) per dare luogo sia a significati dati dalla somma degli elementi (ferro da stiro), sia a traslati (vicolo cieco). La combinazione può arrivare fino all’➔univerbazione, cioè alla fusione in un unico elemento (fonico e grafico), il cui impiego può anche prescindere dalla conoscenza del senso degli elementi costitutivi: francobollo, pomodoro, ecc.

Le modalità più produttive, in termini numerici e di varietà delle realizzazioni, sono la prefissazione e la composizione.

In italiano (come già in latino) le parole con prefisso tengono ad essere scritte in grafia unita, non solo per i fenomeni di ➔ assimilazione di cui sono sede ma anche per la sovrapposizione con il ➔ raddoppiamento sintattico: eccome, piuttosto, fabbisogno, lassù (non mancano espressioni ‘orali’ come oddio e massì, questa peraltro considerata piuttosto ➔ substandard).

Alcune forme univerbate sono il risultato di fusioni ottenute originariamente in virtù dell’elisione o della caduta di una vocale: giust(o)appunto, tutt(o)uno, or(a)mai; non è però la prassi, come dimostrano tutt’al più, senz’altro, or ora, alla buon’ora, ecc.

Tipi

Le ➔ locuzioni avverbiali e congiuntive hanno grafie unite sistematiche per alcuni elementi costitutivi: semmai / sebbene / seppure; nemmeno / neanche / neppure, ma possono trovarsi situazioni difformi: per questo ma perciò, al fine di ma alfine e infine, da poco ma davvero e dabbene.

Sono rare le oscillazioni: oltre modo / oltremodo, tanto meno / tantomeno, per lo più / perlopiù, su per giù / suppergiù; specie se a combinarsi sono più di due elementi, difatti, o c’è univerbazione (se(n)nonché, nondimeno, dappertutto) o, dato che è bene evitare doppi apostrofi (più d’un’ora), possono anche aversi grafie separate solo in parte (d’altronde).

Nelle parole composte, le grafie staccate sono limitate a varianti (buon senso, buona fede; mai però *cattivafede), oscillazioni a parità di elementi costitutivi (fannullone, ma buono a nulla), parole polirematiche (carro attrezzi, o traslati come colpo di coda; ma manodopera da mano d’opera).

Trattino

È in regresso l’uso del ➔ trattino intermedio tra le parole in questione: grafie come fine-settimana o dopo-shampoo sono ora considerate varianti; resistono (oltre alle andate a capo) la forma oramai cristallizzata studente-lavoratore e, pur con oscillazioni, la costruzione aggettivo + aggettivo riferita a etnici: franco-italiano o coordinate geografiche: Centro-Sud; ancora, il trattino regge con riferimento a incontri sportivi: Inter-Milan e in preposizioni come ex (ex-marito), pre (pre-parto) e post (post-moderno).

Differenza di registro

In taluni casi le alternative non sono esattamente sullo stesso piano nell’uso e nel valore: in vece è diverso da invece, là dove da laddove, al di là da aldilà, ecc.; in altri casi, invece, sì: per altro e peraltro. A completare il quadro, nel lessico compaiono, accanto a forme obsolete ma comunque attestate come presso che ~ pressoché, anche casi cristallizzati come addosso.

Vedi anche
elisione Fenomeno linguistico consistente nella scomparsa di vocale finale davanti a vocale iniziale di parola seguente per evitare che si formi iato. In italiano, dove è segnata con l’apostrofo, è normale negli articoli lo, la, una davanti a vocale e nelle preposizioni articolate composte con lo, la; è antico ... preposizione Parte invariabile del discorso che serve a precisare la funzione sintattica di un nome, pronome o espressione nominale, cui generalmente è premessa. Le p. si distinguono generalmente in proprie (per es., in italiano, di, a, da, in, con, per, su, tra, fra) e improprie (sopra, sotto, davanti, dopo, dietro, ... avverbio Parte invariabile del discorso che determina il verbo, l’aggettivo o un altro avverbio. A seconda della funzione, gli a. italiani si distinguono in: a. qualificativi (bene, male, volentieri, velocemente ecc.); a. di luogo (qui, là, dove, fuori ecc.); a. di tempo (prima, poi, ora, subito, sempre ecc.); a. ... apostrofo Segno grafico in forma di virgoletta (’), che nell’ortografia italiana si adopera normalmente per indicare: a) l’elisione di una vocale finale, per es. l’arte; b) l’aferesi di una vocale iniziale seguita da consonante della stessa sillaba, per es. lo ’ngegno, tra ’l sì e ’l no; c) le accorciature dei ...
Indice
  • 1 Combinazioni di parole
  • 2 Tipi
  • 3 Trattino
  • 4 Differenza di registro
Categorie
  • GRAMMATICA in Lingua
Tag
  • PREFISSAZIONE
  • ELISIONE
Vocabolario
prontüàrio
prontuario prontüàrio s. m. [uso fig. del lat. tardo promptuarium «credenza, dispensa, magazzino», dall’agg. promptuarius «in cui conservare qualcosa», der. di promptus: v. pronto]. – 1. Libretto o manuale in cui sono esposte brevemente...
unite
unite 〈i̯ùunait〉 s. ingl. [dal v. (to) unite «unire»] (pl. unites 〈i̯ùunaits〉), usato in ital. al femm. – Moneta d’oro inglese del sec. 17°; è la sovrana di Giacomo I e di Carlo I che prese il nome di unite dalla leggenda Faciam eos in...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali