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Gioia, Melchiorre

Dizionario di Storia (2010)
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Gioia, Melchiorre


Scrittore politico (Piacenza 1767-Milano 1829). Ordinato sacerdote nel 1793, subì l’influenza del giansenismo e del sensismo del Condillac, avvicinandosi a posizioni filofrancesi e giacobine. Arrestato per sospetto di giacobinismo, fu liberato per intervento di Bonaparte e si recò a Milano; ma il Trattato di Campoformio ne fece un deciso oppositore della politica francese. Abbandonato il sacerdozio, scrisse una serie di opuscoli e diresse vari giornali di brevissima durata nei quali vagheggiò l’idea di uno Stato italiano indipendente da quello francese. Arrestato (1799) dopo la rivincita degli austro-russi su Bonaparte, fu liberato dopo la vittoria di Marengo (1800). Durante la seconda Repubblica cisalpina, chiese e ottenne la nomina di storiografo, e scrisse opere non soltanto di politica, ma anche di economia. Preposto alla direzione dell’Ufficio di statistica del regno italico, suscitò una polemica sull’applicazione dei metodi statistici che gli costò la carica. Con la caduta del regno italico si aprì per lui una fase di studi più fecondi e più liberi, di carattere economico (Nuovo prospetto delle scienze economiche, 3 voll., 1815-17), sociale (Del merito e delle ricompense, 1818), filosofico (Ideologia, 2 voll., 1822; Esercizio logico sugli errori d’ideologia, 1824). Arrestato nel 1820 per sospetto di complicità col gruppo del Conciliatore, fu presto liberato. Nel Nuovo prospetto seguì soltanto in parte le nuove idee liberali degli economisti inglesi: vi sostenne infatti il protezionismo e l’intervento dello Stato nella vita economica. G. fu tra i primi a scorgere l’importanza della statistica, e fondò con P. Custodi e G.D. Romagnosi (1824) gli Annali universali di statistica.

Vedi anche
Pécchio, Giuseppe, conte Pécchio, Giuseppe, conte. - Economista e patriota (Milano 1785 - Brighton 1835), uditore presso il Consiglio di stato (1810-14) durante il Regno Italico, fu nominato dal governo austriaco deputato della congregazione provinciale di Milano (1819). Collaborò al Conciliatore (1818-19) con articoli su temi ... Gian Domenico Romagnósi Romagnósi ‹-si›, Gian Domenico. - Giurista e filosofo (Salsomaggiore 1761 - Milano 1835). Di formazione illuministica, Romagnosi, Gian Domenico fu un fautore dell'unità italiana, idea che gli costò varie traversie (tra cui, a partire dal 1821, il divieto di insegnare). Come giurista è considerato uno ... Carlo Bòtta Bòtta, Carlo. - Storico e uomo politico (S. Giorgio Canavese 1766 - Parigi 1837); di idee giacobine, fu medico dell'armata d'Italia (1796-1797) e in seguito di una spedizione francese a Corfù (1797-98); successivamente divenne membro del governo provvisorio piemontese (1798) e della commissione centrale ... Cesare Cantù Cantù, Cesare. - Storico (Brivio 1804 - Milano 1895), professore a diciotto anni nel ginnasio di Sondrio, poi nel ginnasio di Como, pubblicò un poemetto romantico Algiso (1828) e una Storia della città e della diocesi di Como (1829-31). Trasferito nel 1832 a Milano, ove conobbe il Manzoni, scrisse Sulla ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Storia
Tag
  • TRATTATO DI CAMPOFORMIO
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  • PROTEZIONISMO
  • REGNO ITALICO
  • GIACOBINISMO
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Vocabolario
giòia²
gioia2 giòia2 s. f. [ricavato da gioiello, con influenza della voce prec.]. – 1. Pietra preziosa, lavorata o no (ha, come gemma, sign. generico, e può indicare, spec. al plur., qualsiasi gioiello, sia o no ornato di gemme); l’astuccio,...
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