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MEMRUN

di S. de Marinis - Enciclopedia dell' Arte Antica (1961)
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MEMRUN

S. de Marinis

Nome etrusco di Memnone. Su uno specchio del IV sec. a. C. al Museo Archeologico di Firenze M. (figura barbata, senz'armi, con un mantello attorno ai fianchi) è rappresentato, in un raggruppamento generico e non del tutto chiaro, a destra delle due figure giovanili abbracciate, che occupano il centro della scena, nelle quali si devono riconoscere i genitori Eos e Tithonos.

Sulla parete della seconda stanza nella Tomba dell'Orco a Tarquinia dove è raffigurata la processione degli eroi agli Inferi, davanti a Tiresia compare un personaggio con lunghi capelli ricciuti, che l'iscrizione sembra designare come Memrun. Non di rado però la figura è stata interpretata come Agamennone (considerando come mancanti le prime tre lettere del nome che, per il resto, anche nella trasposizione etrusca, coincide con quello di M.); la sua assenza, infatti, qui fra gli eroi omerici sembrerebbe poco probabile. La figura di M., non accompagnata da iscrizioni, compare poi assai spesso su gemme, specchi e altre categorie di oggetti e monumenti etruschi, in diverse scene: le più frequenti sono il duello con Achille e il trasporto del suo cadavere da parte di Eos, Hypnos o Thanatos (v. memnon).

Monumenti considerati. - Specchio di Firenze: G. Körte, Et. Sp., tav. 290; G. A. Mansuelli, in St. Etr., xx, 1948-49, p. 76. Tomba dell' Orco: F. Weege, Etrusk. Mal., fig. 24, tav. 64, dove il personaggio è senz'altro inteso come Agamennone; F. Poulsen, Etruscan Tomb-Painting, Oxford 1922, p. 51 (si parla direttamente di Agamennone, senza accennare alla possibilità che si tratti di Memrun).

Bibl.: W. Deecke, in Roscher, II, 2, 1894-7, c. 2687, s. v.; E. Fiesel, in Pauly-Wissowa, XV, i, 191, c. 688, s. v. (dà l'elenco completo di tutte le possibili rappresentazioni di M. nell'arte etrusca).

(S. De Marinis)

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