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narcolessia

Dizionario di Medicina (2010)
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narcolessia


Condizione morbosa caratterizzata da accessi improvvisi di sonno, che colgono il soggetto anche in piena attività e hanno durata variabile. Il periodo di sonno dura solitamente tra i 2 e i 5 minuti, e la persona al risveglio si sente riposata. Alla n. si accompagnano spesso sia la paralisi del sonno, cioè la perdita di movimento volontario in stato di veglia appena prima dell’addormentamento, sia le allucinazioni ipnagogiche, ovvero sogni e percezioni visive estremamente vividi e spesso terrorizzanti. Un sintomo molto preoccupante della n. è la cataplessia, consistente nell’improvvisa perdita di tono muscolare nei muscoli che mantengono la postura: l’individuo, pur rimanendo cosciente, cade improvvisamente a terra per un periodo variabile dai pochi secondi ai pochi minuti. La perdita di tono muscolare può essere scatenata da forti emozioni, come il riso o la rabbia, e dipende dall’attivazione anormale, cioè fuori dal contesto del sonno REM, dei centri nervosi troncoencefalici responsabili della inibizione dei motoneuroni spinali. La n. è un disturbo del sonno a base genetica, che si esprime in certi casi in una lesione della formazione reticolare pontina; in alcuni studi condotti su cani narcolettici, si è visto che il disturbo è provocato dalla mutazione del gene necessario alla sintesi del recettore di tipo B per un neuropeptide, la orexina o ipocretina. In soggetti umani narcolettici, invece, si è riscontrata l’assenza totale di orexina nel liquor cerebrospinale, probabilmente dovuta alla morte dei neuroni che la producono indotta da una reazione autoimmune.

Vedi anche
cataplessia In neuropsichiatria, improvvisa e transitoria perdita del tono muscolare, con caduta a terra, inibizione dei movimenti volontari, assenza di riflessi tendinei, senza perdita della coscienza e risoluzione spontanea dopo alcuni secondi o pochi minuti. Il fenomeno è spesso scatenato da eventi emotivi e ... parasonnia Disturbo qualitativo del sonno condizionato da malattie cerebrali organiche, da traumi cerebrali, da emozioni; vi rientrano, fra gli altri, lo stato oniroide, la narcolessia, il sonnambulismo. sonno Stato e periodo di riposo fisico-psichico caratterizzato dalla sospensione totale o parziale della coscienza e della volontà. 1. Fisiologia del sonno Il sonno è una condizione temporanea e periodica di sospensione della coscienza, che ha un momento essenziale nell’interruzione dell’attività integratrice ... elettroencefalogramma Tracciato ottenuto con l'elettroencefalografia, la registrazione grafica dei fenomeni elettrici che si svolgono nel cervello. In condizioni normali e di assoluto riposo psicosensoriale, con il soggetto a occhi chiusi, consiste in oscillazioni sinusoidali che hanno una frequenza di 8÷13 Hz e un'ampiezza ...
Altri risultati per narcolessia
  • narcolessia
    Enciclopedia on line
    Condizione morbosa caratterizzata da accessi improvvisi di sonno, che durano di solito solo qualche minuto, eccezionalmente una o due ore. Le crisi possono ripetersi più volte nel corso della giornata e al risveglio, spontaneo o causato da stimoli ambientali, si ha una ripresa normale del comportamento. ...
  • narcolessia
    Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
    Condizione morbosa caratterizzata da accessi improvvisi di sonno, che colgono il soggetto anche in piena attività e hanno durata variabile. Il periodo di sonno dura solitamente tra i 2 e i 5 minuti, e la persona al risveglio si sente riposata. Alla narcolessia si accompagnano spesso sia la paralisi ...
Vocabolario
narcolessìa
narcolessia narcolessìa s. f. [comp. di narco- e (epi)lessia]. – In medicina, condizione morbosa caratterizzata da accessi improvvisi di sonno, che colgono il soggetto anche in piena attività e durano in genere solo qualche minuto, eccezionalmente...
narcolèttico
narcolettico narcolèttico agg. e s. m. (f. -a) [der. di narcolessia] (pl. m. -ci). – Relativo alla narcolessia: un attacco n.; riferito a persona, che è soggetta a tali attacchi.
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