• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

OLFATTO

di Giuseppe Luzi - Enciclopedia Italiana - V Appendice (1993)
  • Condividi

OLFATTO

Giuseppe Luzi

(XXV, p. 264)

Indagini di vario ordine hanno consentito utili approfondimenti su differenti aspetti della funzione olfattoria, principalmente sui meccanismi della ricezione degli stimoli odorosi e sulla trasmissione degli impulsi che ne derivano ai vari livelli del sistema nervoso centrale. Come avviene per il gusto, anche il sistema olfattorio si avvale di chemocettori, cioè di recettori di membrana in grado di reagire alle caratteristiche chimiche delle sostanze odorose. Essi si trovano localizzati in un'area ristretta della mucosa nasale, nota in anatomia come mucosa olfattoria, alla cui costituzione partecipano tre tipi di cellule: i neuroni bipolari di Schultze, le cellule di sostegno e le cellule basali che aderiscono alla membrana basale e formano la riserva delle cellule di sostegno, con le quali contribuiscono all'assetto funzionale delle cellule olfattorie propriamente dette.

Le cellule di Schultze sono veri e propri recettori sensoriali: hanno le caratteristiche delle cellule neuroniche e vengono anche identificate come neuroni olfattori di i ordine. Tali cellule prendono contatto con l'ambiente esterno mediante un prolungamento distale (bastoncello olfattorio) che assume il significato di dendrite. La microscopia elettronica ha ben descritto le caratteristiche ultrastrutturali di queste cellule: le numerose microvescicole del bastoncello olfattorio, quella della sua terminazione a bottone a sua volta provvista di microvilli e di ciglia. Le ciglia sono microespansioni prive di mielina (8÷16 per cellula), presentano un diametro di 0,1 μm e vengono umettate dal secreto muco-sieroso prodotto dalle ghiandole di Bowman, che hanno la funzione di mantenere umida la superficie della mucosa olfattoria. Nella mucosa olfattoria i neuroni sono in numero compreso tra 15 e 18 milioni per narice e sarebbero raggruppati a seconda della qualità degli odori (distribuzione topologica di M.M. Mozell). L'altra ramificazione polare delle cellule olfattorie, con significato di neurite, continua il suo percorso attraverso i fori della lamina cribrosa dell'etmoide, per raggiungere nella cavità cranica il lobo olfattorio, al cui interno ciascun neurite entra in rapporto sinaptico con i dendriti delle cellule mitrali (neuroni olfattori di ii ordine), riproducendo la distribuzione topologica precedentemente definita.

In tal modo viene a strutturarsi una formazione ''a gomitolo'' chiamata glomerulo olfattorio nella quale si osserva una confluenza di neuriti di molte migliaia di cellule di i ordine e di dendriti di un numero limitato di cellule mitrali, calcolato con precisione da alcuni ricercatori pari a 24. I singoli sistemi glomerulari vengono tenuti in reciproco rapporto da tre varietà di neuroni: i granuli, le cellule stellate e le cellule a ciuffo. I primi sono molto piccoli e con le loro ramificazioni strutturano lo strato profondo del bulbo olfattorio formando una fitta rete, sono connessi con le cellule mitrali e con la loro funzione inibitoria cooperano a mantenere l'autonomia funzionale dei vari sistemi glomerulari. Le cellule stellate sono interposte tra i glomeruli sui quali svolgono azione inibitoria o eccitatoria. Le cellule a ciuffo hanno il compito di associare, con le loro ramificazioni, i vari sistemi glomerulari, sia quelli adiacenti sia quelli distanti. I neuriti delle cellule mitrali formano sinapsi con le cellule della corteccia prepiriforme (cellule piramidali e cellule polimorfe) e di quella periamigdaloidea (cellule piramidali): essi rappresentano i neuroni olfattori di iii ordine. La corteccia periamigdaloidea a sua volta stabilisce connessioni con la sostanza reticolare e con il talamo, dal quale partono collegamenti con l'ipotalamo e proiezioni rivolte verso la corteccia fronto-parietale dell'emisfero cerebrale omolaterale e, dopo attraversamento del piano mediano, con quella fronto-orbitale dell'altro emisfero.

Questo complesso substrato anatomico consente di analizzare e comprendere, talora semplicemente di intravedere, i vari aspetti della funzione olfattoria. Per quanto concerne la fase propriamente recettoriale, si discute se fra la molecola del recettore (che differenti indagini, anche recenti, autorizzano a ritenere di natura proteica) e quella odorosa (v. oltre) si stabilisca un semplice legame fisico (adsorbimento), che alterando l'equilibrio elettrochimico della membrana determinerebbe l'insorgenza del potenziale di azione, oppure se con un meccanismo più complesso la molecola del recettore, dopo contatto con quella odorosa, subisca un effetto allosterico di modificazione che attiva gli enzimi in grado di scindere l'ATP con liberazione di fosfati ad alto contenuto energetico. Sarebbero in realtà queste ultime sostanze a determinare la depolarizzazione della membrana e l'insorgenza del potenziale di azione. Nell'ambito dei recettori, solo una parte di essi reagisce a un singolo odore (recettori specifici). Gran parte invece risponde a più sostanze odorose (recettori a funzione polivalente), sia pure con intensità diverse, secondo ''spettri di reazione'' fra loro differenti, in parte o in tutto, a seconda che abbiano o no in comune la reattività per alcuni odori. Inoltre i recettori olfattivi hanno una sensibilità particolarmente elevata, superiore a quella dei recettori visivi e uditivi, riuscendo a essere stimolati da minime concentrazioni delle molecole odorose: l'odore agliaceo della molecola di mercaptano è avvertito in concentrazioni inferiori a un milionesimo di milligrammo per litro d'aria. Va comunque sottolineato che l'apprezzamento delle differenze di intensità di un odore non avviene secondo una progressione continua ma ''a salti'', perché la relativa informazione richiede l'intervento, realizzato dalle cellule a ciuffo, di sistemi glomerulari in parallelo, con un percorso più lungo per i relativi impulsi e anche, nell'ambito di determinati limiti, per un fenomeno di saturazione.

Per quanto concerne le sostanze odorose esse hanno peso molecolare relativamente basso, notevole solubilità nei grassi, grado elevatissimo di volatilità e soprattutto sarebbero dotate di caratteristiche fisico-chimiche particolari che favorirebbero il legame con le molecole recettoriali. Nel quadro di tale concezione J.E. Amoore propose la divisione degli odori in classi elementari: etere, canfora, muschio, floreale, putrido, pungente, mentolo, sudore, sperma. Questo approccio ha però un valore relativo in quanto osservazioni di natura anatomica ed elettrofisiologica tendono a collocare il fenomeno della discriminazione fra differenti odori nell'ambito di una complessa attività neuronale, integrata a più livelli, ove agiscono fenomeni di tipo inibitorio e stimolatorio, il cui substrato anatomico è stato descritto più sopra.

Per quanto riguarda il problema discriminativo si può aggiungere che negli anni Settanta è stato elaborato un modello interpretativo che utilizza alcuni principi di informatica e che si propone di spiegare la diversità degli odori secondo un codice di impulsi assimilabile a quello che viene utilizzato nel linguaggio dei computer. Questo modello è assai suggestivo e potrebbe giustificare in modo adeguato non solo la discriminazione fra odori, ma anche noti fenomeni fisiologici come per esempio il ''mascheramento'' o l'''adattamento''. Più arduo sembra il meccanismo che viene proposto per comprendere le variazioni di intensità (discriminazione quantitativa). Esso dipenderebbe da una soglia di attivazione progressiva di pacchetti neuronali, che vengono stimolati dai vari gradi di concentrazione di molecole odorose.

Si fa presente infine che l'estrinsecazione della funzione olfattiva supera i limiti anatomo-fisici della percezione degli odori e anche quelli dell'integrazione della funzione gustativa: i collegamenti tra vie olfattive e sostanza reticolare suggeriscono che l'o. intervenga nella funzione di vigilanza, così come l'associazione di anosmìa e deficienza sessuale in soggetti con mancanza congenita del lobo olfattivo (sindrome di F.I. Kallman) ne testimonia la compartecipazione all'attività sessuale.

Bibl.: L. Giulio, Olfatto, in Enciclopedia Medica Italiana, vol. x, Firenze 1983, pp. 1544-49; M.F. Ganong, Fisiologia, Padova 1991, pp. 156-59.

Vedi anche
odore La sensazione specifica dell’organo dell’olfatto, diversa a seconda delle sostanze da cui è provocata. chimica 1. Generalità Sono state proposte molte teorie dell’odore; tutte hanno in comune l’obiettivo di correlare le strutture molecolari con le caratteristiche olfattive delle sostanze odorose. ... anosmia Perdita dell’olfatto, per lesioni delle vie o dei centri olfattivi. È passibile di valutazione con l’olfattometria. etmoide Osso impari, mediano, simmetrico, che fa parte della base del cranio ed è in stretta connessione con le fosse nasali. È costituito essenzialmente da due sottili lamine, verticale e mediana l’una, orizzontale l’altra, e da due masse laterali di forma grossolanamente cubica, sospese, a ciascun lato della ... telencefalo La più craniale delle cinque vescicole cerebrali dell’embrione dei Vertebrati: si sviluppa dal prosencefalo, che si differenzia anteriormente in telencefalo e posteriormente in diencefalo. Compare, precocemente, in forma di due evaginazioni laterali, anteriori, del prosencefalo, che si accrescono in ...
Tag
  • SISTEMA NERVOSO CENTRALE
  • EMISFERO CEREBRALE
  • PESO MOLECOLARE
  • MICROSCOPIA
  • MILLIGRAMMO
Altri risultati per OLFATTO
  • olfatto
    Enciclopedia on line
    Funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli odori. Fra i Mammiferi si distinguono specie con o. molto sviluppato (animali macrosmatici) e altre con o. meno fine (animali microsmatici). L’uomo appartiene alla seconda categoria; ciò nonostante l’o. riveste per la specie umana una grande ...
  • olfatto. Il ruolo dei neuroni olfattivi
    Dizionario di Medicina (2010)
    Nadia Canu Il sistema olfattivo è deputato alla percezione di sostanze chimiche volatili e dei gas presenti nell’aria (sostanze odoranti). La trasformazione dei segnali olfattivi in segnali elettrici (trasduzione) avviene a opera di neuroni olfattivi localizzati sulla membrana olfattiva. I neuroni ...
  • olfatto
    Dizionario di Medicina (2010)
    Laura Baroncelli Maria Spolidoro Il mondo che ci circonda è saturo di odori, la cui percezione è evocata dall’interazione tra piccole molecole volatili e i recettori dei neuroni sensoriali olfattivi. Da qui le informazioni vengono inviate a diverse regioni del sistema nervoso centrale, deputate ad ...
  • Olfatto e gusto
    Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2007)
    Giovanni Berlucchi L'olfatto e il gusto sono definiti 'sensi chimici' perché ci consentono di analizzare le molecole dell'ambiente esterno con le quali veniamo in contatto respirando e nutrendoci. I due sensi chimici cooperano informandoci della presenza di possibili veleni nell'aria inspirata o nelle ...
  • olfatto
    Enciclopedia dei ragazzi (2006)
    Olfatto Aldo Fasolo L’importanza di percepire gli odori Nel naso è posto un organo di senso di cui non si parla spesso: l’olfatto, sinonimo di odorato. Le sue cellule nervose segnalano al cervello la presenza nell’ambiente di molecole indicate come ‘odori’, che costituiscono segnali in grado di ...
  • Olfatto
    Universo del Corpo (2000)
    Luigi A. Cioffi L'olfatto (latino olfactum, da olefacere, composto di olere, "avere odore", e facere, "fare") è la funzione sensoriale specifica per la percezione di stimoli chimici, cioè stimoli odoriferi (odoranti o odori) ai quali sono sensibili i recettori dell'olfatto. Tutti gli esseri viventi ...
  • OLFATTO
    Enciclopedia Italiana (1935)
    (lat. olfactus; fr. odorat; sp. olfación; ted. Geruchsinn; ingl. smelling) Virgilio DUCCESCHI Giovanni MINGAZZINI Senso specifico per mezzo del quale conosciamo e controlliamo i caratteri chimici delle emanazioni gassose che impregnano l'aria, fra le quali hanno un'importanza predominante quelle ...
Mostra altri risultati
Vocabolario
olfatto
olfatto s. m. [dal lat. olfactus -us, der. di ol(e)facĕre «odorare, fiutare», comp. del tema di olere «aver odore» e facĕre «fare»]. – In fisiologia, la funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli odori, presente in quasi...
olfattivo
olfattivo agg. [der. di olfatto]. – Dell’olfatto, che è in relazione con la funzione sensitiva dell’olfatto: stimoli o.; sensazione o.; cellule o., cellule neurosensoriali disposte nella parte alta della mucosa che riveste le cavità nasali,...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali