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pseudo-Longino

Dizionario di filosofia (2009)
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pseudo-Longino


Nome ‒ consacrato da una lunga tradizione ‒ dell’autore non noto del celebre trattato Del sublime (Περὶ ὕψους). Attribuito erroneamente a Cassio Longino, nel titolo del Codex Parisinus graecus 2036, del 10° sec., lo scritto viene detto «Διονυσίου Λογγίνου», ma nell’indice del contenuto del medesimo codice, e in un manoscritto vaticano di età rinascimentale, si legge la più dubbiosa, e perciò rivelatrice, indicazione «Διονυσίου ἢ Λογγίνου» («di Dionisio o di Longino»). Tale scritto è uno dei più importanti documenti della critica letteraria nell’antichità, composto da un ignoto filologo dei primi decenni del 1° sec. d.C. Nel trattato, diretto contro un’omonima opera non giunta a noi di Cecilio di Calatte, l’autore, più che definire che cosa sia il sublime, vuole insegnare «in qualche modo e per quali vie si possono sollevare le anime nostre a quella certa altezza»; più che insegnare una maniera di scrivere, vuole mostrarne gli effetti. La trattazione, che non è strettamente letteraria ma morale, indaga sulle fonti del sublime, individuate innanzitutto nelle doti naturali della ricchezza di pensiero e del pathos entusiastico, quindi anche in procedimenti artificiali, quali l’uso adeguato delle figure retoriche, il ricorso a un linguaggio elevato, un’accorta combinazione di parole. La letteratura è concepita come una realtà interiore e come una capacità quasi congenita, tale da non poter essere insegnata mediante modelli. Il tradizionale concetto della poesia come «mimesi» è superato e si delinea il concetto della fantasia, che è in rapporto non con la realtà esterna ma con l’anima del poeta.

Vedi anche
Cecìlio di Calatte Cecìlio di Calatte (gr. Kαικίλιος, lat. Caecilius). - Retore e critico siciliano, di Calatte, nato verso il 50 a. Cecilio di Calatte da una famiglia servile; il suo nome di origine era Arcàgato; ebbe il nuovo nome da un Cecilio che lo liberò e lo portò a Roma, dove insegnò retorica, seguendo la corrente ... Cassio Longino (gr. Λογγῖνος, lat. Cassius Longinus). - Letterato e filosofo neoplatonico (sec. 3º d. Longino, Cassio), oriundo della regione di Palmira. Da Atene, dove diresse l'Accademia, tenne scuola di retorica e di filosofia ed ebbe per un certo tempo come discepolo Porfirio; passò in Siria come maestro di greco ... Nicolas Boileau-Despréaux Boileau-Despréaux ‹... depreó›, Nicolas. - Poeta e critico (Parigi 1636 - ivi 1711). Compose nove Satires e un Dialogue des héros du roman dal 1660 al 1668, nove Epîtres dal 1668 al 1677, nel 1674 l'Art poétique e i primi quattro canti del Lutrin, ai quali seguirono nel 1683 gli ultimi due, dal 1692 ... Archìloco Archìloco (gr. ᾿Αρχίλοχος, lat. Archilŏhus). - Poeta greco, il più antico dei poeti greci di cui conosciamo la personalità (di Callino, forse di poco più anziano, sappiamo troppo poco), fiorito intorno alla metà del 7° sec. a. C. (in uno dei suoi frammenti è ricordata da lui stesso l'eclissi di sole ...
Tag
  • CECILIO DI CALATTE
  • RINASCIMENTALE
  • MIMESI
  • ANIME
Vocabolario
psèudo-
pseudo- psèudo- [dal gr. ψευδο-, der. del tema comune a ψευδής «falso», ψεῦδος «menzogna, falsità», ψεύδομαι «mentire»]. – Primo elemento di parole composte, derivate dal greco o formate modernamente (anche nella terminologia lat. scientifica),...
pseudo-vip
pseudo-vip (pseudo vip, pseudo Vip), s. m. e f. e agg. Chi o che appare o vuole apparire come un personaggio. ◆ La celebrazione del ferragosto e dintorni, della vacanza di massa e degli amori balneari viveva ancora nel juke-box senza alcun...
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