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ANNIBALDI, Riccardo

di Vittorio De Donato - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 3 (1961)
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ANNIBALDI, Riccardo

Vittorio De Donato

Figlio di Tebaldo, fu podestà di Viterbo nel 1283 e nel 1284, succedendo in tale carica all'omonimo Riccardo Annibaldi figlio di Matteo. Fu poi senatore a Roma con Matteo Orsini nel 1292-1293 e alcuni anni più tardi, precisamente il 6 genn. 1301, ottenne il cingolo militare da Bonifacio VIII. Fu quindi signore di Cave e in tale qualità diede mandato di redigere lo statuto di quella terra. Da Clemente V, l'8 sett. 1307, ebbe la nomina a senatore e a capitano generale insieme con Giovanni Colonna signore di Genazzano, per la durata di sei mesi; il 5 aprile del 1308 tale nomina fu prorogata senza precisa scadenza.

Numerosi furono i provvedimenti adottati da questi due uomini politici nel breve spazio di poco più di sei mesi (gennaio-agosto 1308): il 27 gennaio diffidarono Aspra; il 19 febbraio confermarono gli statuti dei mercanti dei panni dando potestà ai consoli e ufficiali dell'arte di procedere secondo la forma di detti statuti; l'8 maggio congedarono, in qualità di capitani generali, l'armata viterbese; il 27 luglio misero al bando Castro Galeria; l'8 agosto convocarono il parlamento popolare.

A loro probabilmente pervenne la lettera diretta da Dante ai senatori di Roma al fine di sollecitare l'incoronazione di Enrico VII. L'A. fu da questo nominato capitano il 24 maggio 1312.

Fonti e Bibl.: Statuti dei mercanti di Roma pubblicati da G. Gatti, Roma 1885, p. 58;T. Amayden, La storia delle famiglie romane, I, Roma s.d., p. 64;G. B. Viscardi, Dissert. istorico-cronol. dei senatori di Roma, Roma s.d. [ma 1752],p. 12;A. Vendettini, Serie cronologica dei senatori di Roma..., Roma 1778, p. 21;F. A. Vitale, Storia diplomatica de' Senatori di Roma..., I, Roma 1791, pp. 201,210;L. Pompili Olivieri, Il Senato romano nelle sette epoche di svariato governo, I, Roma 1886, pp. 203-208; F. Savio, Gli Annibaldi di Roma, in Studi e documenti di storia e diritto, XVII (1896),pp. 359s.; F. Gregorovius, Storia della città di Roma nel medio evo,III, Roma 1901, p. 229;G. Tomassetti, Della campagna romana, in Arch. d.Soc. romana di storia patria, XXIX (19o6),p. 299;A. de Boüard, Le régime politique et les institutions de Rome au moyen-age.1252-1347, Paris 1920, pp. 162, 252; G. Caetani, Domus Caietana,I, 1, Sancasciano Val di Pesa 1927, p. 152; A. Salimei, Senatori e statuti di Roma nel medioevo - I senatori..., Roma 1935, pp. 88, 91 s.; E. Dupré Theseider, Roma dal comune di popolo alla signoria pontificia (1252-1377), Bologna s.d. [ma 1952], pp. 361, 391.

Vedi anche
domus culta Nel Medioevo, quella parte del fondo dove si trovava la casa padronale, che il proprietario non dava a coloni o a servi, ma faceva coltivare in economia. podestà podestà Nel comune medievale italiano, magistratura unica che sostituì la magistratura collegiale del consolato (12°-13° sec.). Le origini storiche del podesta non sono chiare e neppure è da pensare a un’unica origine: è da ammettere che in alcune città vi si sia arrivati attraverso un’evoluzione del ... Ferdinand Gregorovius Gregorovius ‹-róo-›, Ferdinand. - Storico (Neidenburg, Prussia Orientale, 1821 - Monaco 1891). Di famiglia di origine polacca, dopo alcune prove nel campo del romanzo e del teatro e un appassionato saggio, Die Idee des Polentums (1848), scoprì la sua vocazione di storico, tentando una monografia sull'imperatore ... capitano Comandante di una compagnia di soldati o di un corpo equivalente; nella gerarchia militare di quasi tutti gli eserciti fa parte della categoria degli ufficiali inferiori. Nella navigazione mercantile, capitano marittimo è qualifica professionale di chi ha il comando della nave.  ● Nel corso del tempo, ...
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