Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il costante e inflessibile corpo a corpo di Alessandro Manzoni con le difficoltà [...] entro cui, come nei drammi shakespeariani, possa svilupparsi l’analisi psicologica dei personaggi, in opposizione all’astrattezza atemporale tanto della tragedia sei-settecentesca francese, quanto di quella alfieriana.
Da questa scelta di un teatro ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Stato e Costituzione: l'esperienza del Novecento
Maurizio Fioravanti
Premessa: la vocazione del secolo
Il Novecento è in apparenza un secolo spaccato in due: nella prima metà i totalitarismi, le guerre, [...] ed economica impone alla cultura giuridica la messa in discussione della dogmatica codicistica imperniata sull'assoluta astrattezza del soggetto unico di diritto. Alle spalle del civis, figura socialmente indifferenziata ripresa dal soggetto generale ...
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Filippo Durante
Abstract
Vengono analizzate le misure di protezione in favore dei soggetti privi, in tutto o in parte, di autonomia, come delineate a seguito della riforma di cui alla l. 9.1.2004, [...] del soggetto debole.
Alla predilezione per il metodo casistico fa consegue la compressione dei caratteri di generalità ed astrattezza delle norme (o, rectius, la rinuncia del legislatore a stabilire ex ante ed in maniera uniforme le conseguenze ...
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ALBINI, Franco
Manuela Morresi
Figlio di Baldassarre e di Corinna Toniolo, nacque a Robbiate (Como), il 17 ott. 1905. Trasferitosi a Milano con la famiglia, frequentò la sezione di architettura del [...] Rosso e dei nuovi uffici comunali dietro palazzo Tursi a Genova.
Il Museo di S. Lorenzo, nella sua totale astrattezza, è un punto d'arrivo di rara qualità, perfettamente conseguente alle sperimentazioni albiniane. Nello spazio sotterraneo e cieco ...
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RUSSO, Vincenzo
(Vincenzio).
Anna Maria Rao
– Nacque a Palma (provincia di Terra di Lavoro), nel Regno di Napoli, il 16 giugno 1770, da don Nicola e da Mariangiola Visciano, secondogenito di otto figli [...] di «un radicalmente nuovo ordine sociale» Russo rompe con la tradizione dell’utopismo e si colloca ben lontano da quella astrattezza che gli fu imputata da Cuoco e altri patrioti (Romano, 1952, 1976, p. 293). La rivoluzione divide il nuovo dal ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La progettazione della modernità: l’Illuminismo giuridico
Bernardo Sordi
Il varo delle riforme
«Changer toutes les magistratures»; «refondre les loix»: sono passati appena due mesi dall’arrivo dei lorenesi [...] legge (in parallelo all'idealizzazione del principe), ma connotando la legge di quei caratteri di generalità e astrattezza che iniziano a evocare il presupposto fondamentale e rivoluzionario della «norma uguale» e a contraddistinguere come ‘antico ...
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BALSAMO, Paolo
Francesco Brancato
Nato a Termini Imerese il 4 marzo 1764, fu dai genitori avviato agli studi letterari e alla vita ecclesiastica, che cominciò entrando nel seminario arcivescovile di [...] se, dopo una più matura esperienza dello stato agricolo e sociale isolano, egli venne via via perdendo molto dell'astrattezza delle sue teorie e formulò un piano di riforme più rispondenti alle reali esigenze della situazione siciliana. Così, nella ...
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SATTA, Salvatore
Italo Birocchi
Eloisa Mura
(Giovanni Salvatore). – Nacque a Nuoro il 9 agosto 1902 da Salvatore, notaio, e da Valentina Galfrè, di origini piemontesi, conosciuta con il nome di Antonietta.
Fu [...] come Satta ebbe a dire, non è solitamente possibile cogliere nelle opere scientifiche – e poteva ovviarsi all’astrattezza delle teorie. Con uno stile personalissimo usò strumenti antichi (il manuale, le relazioni congressuali, addirittura la vecchia ...
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BARLETTI, Carlo
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Roccagrimalda (Alessandria) il 22 maggio 1735 da Antonio e da Domenica Barletti. Nel 1751 entrò come novizio nella casa degli scolopi di Paverano e nel [...] questa intenzione, la sua opera, anche perché redatta senza l'Auswo dell'Analisi matematica, non fu esente da certa astrattezza e ridondanza. Dalla letteratura biografica consta un'acuta osservazione del principe W. A. Kaunitz - con il quale deve ...
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ASQUINI, Alberto
*
Nato a Tricesimo (Udine) il 12 ag. 1889 da Giovanni e da Angela Bisutti, conseguì nel 1909 la maturità classica presso il liceo "J. Stellini" di Udine e, vinta una borsa di studio, [...] incasellata all'interno dell'unitario sistema costruito dalla dottrina e questo, a sua volta, temperava la propria astrattezza e si vivificava attraverso il diretto collegamento con l'effettiva realtà dei rapporti commerciali.
Nel settembre 1939 il ...
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astrattezza
astrattézza s. f. [der. di astratto]. – Qualità di ciò che è astratto: a. di un negozio giuridico, di un concetto, di un pensiero filosofico, di un ragionamento.
letterato1
letterato1 (ant. litterato) s. m. e agg. (f. -a) [dal lat. litteratus, der. di littĕra «lettera»]. – 1. Chi si dedica attivamente allo studio della letteratura e svolge abitualmente o professionalmente attività letteraria (come...