È il fondatore della tradizione religiosa che da lui prese nome, lo zaratustrismo o zoroastrismo. Z. è considerato l'autore di un piccolo gruppo di testi, Gāthā "Canti", contenuti all'interno dello Yasna [...] , non si fondano in realtà su alcun solido elemento. L'arcaicità delle Gāthā rispetto alle restanti parti dell'Avesta e molti altri indizi relativi alla struttura politica e socio-economica della società riflessa nelle Gāthā sono gli elementi ...
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Indianista tedesco (Saalfeld, Turingia, 1852 - Marburgo 1929), prof. a Berlino e Marburgo, specialista della letteratura vedica (Vedische Studien, 1889-1901, con R. Pischel; Der Rgveda in Auswahl, 1907; [...] Der Rgveda, trad. completa post., 1951). Si occupò anche di iranistica (Studien zum Avesta, 1882; edizione dell'Avesta, 1886-94). ...
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HARLEZ, Charles de
Francesco Gabrieli
Orientalista e storico delle religioni, nato a Liegi nel 1832, morto a Lovanio nel 1899. Fu soprattutto benemerito degli studî iranici; si deve a lui una traduzione [...] dell'Avestā (Parigi 1881), un manuale di pahlavico (1880), Les origines du zoroastrisme (1879), e altre importanti ricerche linguistiche e storico-religiose. In una fase posteriore della sua attività si volse di preferenza alla storia e alle ...
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Kayū´marth (pers. mod. Gayūmart) Nella tradizione cosmogonica iranica, il primo uomo e a un tempo il primo re. La sua figura e il suo nome (che significa «vita mortale» o «vitalità umana») appaiono già [...] nell’Avesta e sono ripresi dal poeta Firdūsī. ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale, confinante per via di terra con l’Armenia, l’Azerbaigian e il Turkmenistan a N (dove, peraltro, il limite è fornito per un tratto anche dal Mar Caspio), l’Afghanistan e [...] nel suo lessico un gran numero di arabismi.
La letteratura dell’I. antico comincia con il libro sacro dello zoroastrismo, l’Avesta, le cui parti più antiche (le Gāthā) risalgono a Zaratustra stesso (forse 7°-6° sec. a.C.). A esse si contrappongono ...
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ZARATHUSTRA
Antonino Pagliaro
È il nome del fondatore della religione mazdaica che dall'età degli Achemenidi fino alla conquista araba fu la religione nazionale dell'Īrān (v. zoroastrismo). La forma [...] 'età classica (gr. Ζωροάστρης, lat. Zoroastres), Zoroastro, fu a lungo usata in Occidente sino a che la scoperta dei testi avestici (v. avesta) da un lato, e dall'altro la notorietà che alla forma originaria creò il titolo della celebre opera di F ...
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PERSIA
Giuseppe CARACI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Ettore ROSSI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Antonino PAGLIARO
Ernst KUHNEL
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F. G.
(A. T. 73-74, 91-94)
Sommario. - L'impero [...] dell'Asia si affacciano alla storia con creazioni di carattere religioso; gli Indiani con il Ṛgveda, gl'Irani con l'Avestā. Nell'Avestā, come nel Ṛgveda si riflette una vita religiosa assai progredita e già legata al sistema d'un rituale rigoroso e ...
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SENMURV (avestico saēna-meregha; pehlevico sēn-murv., sīmurgh)
A. Bisi
Uccello favoloso attestato nella tradizione letteraria iranicà del I millennio a. C. e nelle arti parthica e sassanide, dalle quali [...] rosso del mistico Suhravardī (XII sec. d. C.), e perfino in un ghazal o lirica religiosa del celebre poeta Hāfiz.
Nell'Avesta il S. è inoltre associato all'eroe di origine aria Verethragna, che sarà una figura caratteristica del periodo sassanide. È ...
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Orientalista, fratello del precedente, nato il 28 marzo 1849 a Château-Salins in Alsazia, morto a Parigi il 29 ottobre 1894, professore di zendo al Collège des Hautes-Études e dal 1885 al Collège de France. [...] ., 3 voll., 1892-93; Les origines de la poésie persane, 1888), benemerito per la sua edizione e traduzione dell'Avesta, il cui testo definitivo egli abbassava a data relativamente assai più recente di quella tradizionalmente ammessa (datando le più ...
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WESTERGAARD, Niels Ludvig
Orientalista, nato a Copenaghen il 27 ottobre 1815, ivi morto il 9 settembre 1878. Fu professore di filologia indiana all'università di Copenaghen; ma i più noti suoi lavori [...] sono di iranistica: si devono a lui l'iniziata edizione dell'Avesta (Copenaghen 1852-54) e quella del Bundahish (1851), oltre a varie memorie sulle iscrizioni antico-persiane. ...
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avestico
avèstico (ant. avestàico) agg. (pl. m. -ci). – Dell’Avesta, denominazione (dal persiano mediev. apastāk, forse «testo fondamentale») del complesso dei libri sacri dello zoroastrismo; della civiltà rappresentata dall’Avesta: la religione,...
zendo
żèndo (o żènd) s. m. e agg. [dal pers. zand «esegesi»]. – 1. L’esegesi dell’Avesta, cioè il complesso della letteratura pahlavica diretta a spiegare i testi sacri dello zoroastrismo. 2. Sinon. ormai disusato, come termine linguistico,...