imaging ottico
Arturo Brunetti
Tecnica di recente introduzione basata sull’impiego di molecole che producono segnali nell’ambito delle frequenze della luce visibile o dell’infrarosso. Utilizza metodiche [...] (in genere topi) per funzionare da ‘reporter’, cioè per segnalare la efficace transfezione di altri geni nel genoma della cellula ospite. In questo approccio i geni da transfettare (per creare modelli di malattie o per verificare la possibilità di ...
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(fosfatidilcoline) Denominazione di un gruppo di fosfolipidi, costituiti da glicerolo, acido fosforico, colina e da due residui di acido grasso; in natura si riscontrano solo le α-l., di formula generale
dove [...] R′CO− è il radicale di un acido insaturo. La l. del lievito, invece, possiede ambo i residui insaturi. Le l. sono presenti in tutte le cellule, sia animali sia vegetali, in quanto componenti essenziali, insieme ad altri fosfolipidi, della membrana ...
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DI GUGLIELMO, Giovanni
Angelo Baserga-Pietro De Nicola
Nacque il 22 sett. 1886 a San Paolo del Brasile, primo di sei figli di Angelo e Giuseppina Scarano, italiani provenienti da Andretta, piccolo paese [...] migrante, in Haematotogica, III [1922], pp. 469-477); dimostrò il passaggio nel sangue periferico della cellula di Gaucher (La cellula di Gaucher nel sangue periferico, ibid., XII [1931], pp. 615-634), reperto assai raro successivamente osservato ...
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Settore della fisica che sviluppa la ricerca relativa ai problemi della salute dell’uomo valendosi dei principi e dei metodi propri della fisica. Essa utilizza in vario modo le conoscenze acquisite sia [...] dalla reazione fra i neutroni e il bersaglio contenente boro, che funziona come una microscopica ‘mina’ che esplode dentro la cellula. In un tempo compreso fra 2 e 3,5 ore dalla somministrazione della soluzione borata, sono cedute dosi letali (60470 ...
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. medicina. - Una più o meno stabile sospensione di cellule isolate (globuli rossi, batterî, ecc.) non presenta di regola le cellule distribuite secondo il caso, ma equidistanti l'una dall'altra piuttosto [...] specificità.
Ma si può avere un'agglutinazione altamente specifica, una agglutinazione che si esercita sopra un determinato tipo di cellula e solo su questo: tale è l'agglutinazione immunitaria operata dal siero di sangue di individui naturalmente o ...
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Immunologo australiano, nato a Brisbane il 15 ottobre 1940. Nel 1996 gli è stato conferito il premio Nobel per la medicina, insieme a R. Zinkernagel, per gli studi sulla specificità della difesa immunitaria. [...] (Human Leucocyte Antigen), in grado di informare il sistema immunitario della presenza di agenti infettanti all'interno della cellula.
Tra i suoi articoli, scritti con Zinkernagel, vanno ricordati: Restriction of in vitro T cell-mediated cytotoxicity ...
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Le analisi di laboratorio
Giorgio Federici
Il termine 'analisi cliniche' è entrato nel linguaggio comune per identificare una branca della medicina che in questi ultimi decenni ha avuto un impetuoso [...] disponibili commercialmente come kit e basati in genere sulla presenza di tre componenti fondamentali: un tampone di lisi per le cellule, il fenolo per la precipitazione della componente proteica e l'etanolo per la precipitazione del DNA. La PCR si è ...
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Neurofarmacologia
La neurofarmacologia studia le modificazioni dei meccanismi nervosi sotto l'azione delle droghe. La parola 'droghe' si riferisce a quelle sostanze chimiche che vengono assunte per ottenere [...] 'altra funzione importante del sistema nervoso riguarda le modalità con cui i nervi trasmettono i loro messaggi alle altre cellule. Sebbene la comunicazione dei messaggi lungo il nervo si verifichi mediante impulsi elettrici, quella tra i nervi o tra ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dall'immunita al sistema immunitario
Gilberto Corbellini
Dall'immunità al sistema immunitario
Lo studio sperimentale dell'immunità [...] da Kendall Smith, tra il 1979 e il 1981, come dovuta a un fattore che fu inizialmente chiamato fattore di crescita delle cellule T (TCGF, T cell growth factor) e che sarebbe quindi diventato la citochina più famosa, sia perché fu la prima a essere ...
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CITELLI, Salvatore
Domenico Celestino
Nato a Regalbuto (Enna) il 14 febbr. 1875 da Basilio e Irene Punzi, studiò medicina nell'università di Napoli, dove ebbe modo di seguire gli insegnamenti di otorinolaringoiatri [...] 464-468) e sulla morfologia della mastoide con la descrizione di una cellula mastoidea postero-superiore che fu poi chiamata o cellula di Citelli" (A proposito di una cellula speciale dell'apofisi mastoide,ibid., XII [1901-02], pp. 77 s.). Conseguita ...
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cellula
cèllula s. f. [dal lat. cellŭla, dim. di cella «cameretta»]. – 1. Piccola cella, celletta, scompartimento (con questo sign. è riferito oggi quasi esclusivam. alle costruzioni navali, dove indica ognuno dei piccoli scompartimenti nei...
cellulare
agg. [der. di cellula]. – 1. Che si riferisce alla cellula, che consta di cellule: struttura c., degli organismi animali e vegetali costituiti da cellule; genealogia c., v. genealogia; patologia c., il complesso delle alterazioni...