DIOSKOURIDES (Διοσκουρίδης Σάμιος)
R. Bianchi Bandinelli
3°. - La firma D. di Samo fece (ἐποίησε) si trova vicino al bordo superiore di due famosi mosaici di ispirazione teatrale (tipi della Commedia [...] Nuova) trovati a Pompei in un ambiente della cosiddetta Villa di Cicerone, scoperta nel 1763, e conservati al Museo Naz. di Napoli. La decorazione pittorica della villa è databile fra il 40 e il 30 a. C. I due mosaici, non certo eseguiti sul posto, ...
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Sepúlveda, Juan Ginés de
Vincenzo Lavenia
Umanista spagnolo, teorico dell’imperialismo della Spagna, nacque nel 1490 a Pozoblanco. Dopo i primi studi a Córdoba e Alcalá, passò nel Collegio spagnolo [...] di Bologna (1515), dove ascoltò Pietro Pomponazzi. Imparò il greco, lesse Cicerone ed entrò nella cerchia di Alberto III Pio, polemizzando con Erasmo da Rotterdam. Pubblicò inoltre il Gonsalus sive de appetenda gloria (1523) e la traduzione latina ...
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Alcifrone
(propr. A., ossia il filosofo minuzioso; Alciphron, or the minute philosopher) Titolo di un’opera (1732) di Berkeley; composta di sette dialoghi, in cui A. e Lisicle sostengono il punto di [...] vista dei «liberi pensatori moderni», che sono «simili a quelli che Cicerone chiamò ‘minuti filosofi’, perché sminuiscono le cose di maggior valore, i pensieri, gli scopi e le speranze degli uomini». In tale opera Berkeley andava ulteriormente ...
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Studioso dell'antichità classica (Fürth 1881 - Wedel 1973), prof. all'univ. di Tubinga (1918) e poi (1918-61) a Jena. Si è occupato di varî aspetti del diritto greco, particolarmente per l'età ellenistica; [...] dei rapporti tra Egitto e mondo greco, e perciò di testi dell'Egitto ellenistico; di oratori greci (Isocrate) e romani (Cicerone). Tra gli scritti: Syneidesis-Conscientia (in Jenäer Akademische Reden 6, 1928); voci Πέρσαι, Πέρσαι τῆς ἐπιγονῆς, nella ...
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Erudito e latinista (Puerto de Santa Maria, Cadice, 1698 - Roma 1773), gesuita; prof. di greco al Collegio Romano, pubblicò e annotò copiosamente le Epistolae et orationes di G. Pogiani (4 voll., 1762-68) [...] di A. M. Graziani; ma la sua opera migliore fu l'edizione critica commentata di tutte le opere di Cicerone per la quale raccolse importantissimo materiale, serbato manoscritto in 80 voll. oggi alla Biblioteca Vaticana; alla Bibl. Marucelliana di ...
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Letterato (Parigi 1752 - Noventa di Piave 1836). Si laureò in legge a Padova, dove insegnò poi letterature classiche e quindi diritto pubblico. Dopo aver ricoperto varie cariche nel regno d'Italia, riprese [...] (1815-25) l'insegnamento. Facile ingegno, tra le sue opere si ricordano traduzioni di Cicerone, Livio, Plinio il Vecchio. ...
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PISONE, Lucio Calpurnio Cesonino (L. Calpurnius L. f. L. n. Piso Caesoninus)
Gastone M. Bersanetti
Nacque nel 101 a. C.; fu questore, edile; pretore verosimilmente nel 61; amministrò poi una provincia. [...] leggi. Il 1° agosto si levò in senato contro le pretese di Antonio, ma il 1° gennaio 43 avversò la V Filippica di Cicerone e la condanna di Antonio. Si adoperò anche questa volta invano per una conciliazione fra i partiti. Dopo lasciò la politica e ...
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Secondo Suida fu di Mitilene, e visse fra il sec. II e il I a. C.; insegnò ad Alessandria, e la sua casa fu frequentata da M. A. Gnifone, maestro di Cicerone. Suida lo chiama ἐποποιός "compositore di poemi", [...] e infatti gli vengono attribuiti i poemi "sulla spedizione di Dioniso e di Atena" e l'"opera mitica contro Parmenione" oltre ai sei libri di Argonautiche in prosa contesegli da un D. Milesio. Svetonio ...
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leonino
Antonio Lanci
Aggettivo di ‛ leone '; ricorre, nel senso figurato di " forte ", in If XXVII 75 l'opere mie [di Guido da Montefeltro] / non furon leonine, ma di volpe, con quella contrapposizione [...] di forza ad astuzia, a frode, che è già, per es., in Cicerone (Off. I XIII 41 " fraus quasi vulpeculae, vis leonis videtur ").
Guido fu soprattutto un forte guerriero, " ma qui è naturale che il dannato ripensi a quella delle qualità sue per la quale ...
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Console (67 a. C.); fu eletto dopo essere sfuggito a un'accusa di broglio elettorale; come rappresentante degli ottimati, si oppose con grande energia alla proposta di Gabinio in favore di Pompeo e poi [...] del tribuno Gaio Cornelio; amministrò (66-65) la Gallia Narbonese. Trascinato in giudizio da Cesare (63), fu difeso da Cicerone e assolto; tentò di vendicarsi inducendo Cicerone ad accusare Cesare di complicità con Catilina, ma senza riuscirvi. ...
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cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...
ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...