assetare
Domenico Consoli
Esclusivo della Commedia, dove compare sei volte, due nel Purgatorio e quattro nel Paradiso, prevalentemente alla terza persona dell'indicativo presente e in rima. In accordo [...] con la relazione metaforica ‛ sete - desiderio ', che già si verificava per il termine sitis nel latino di Cicerone, Orazio, Ovidio, Quintiliano, ha il significato figurato di " suscitar desiderio ". In Pd XIX 121 è usato assolutamente: Lì si vedrà ...
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Paleografia
Manoscritto di papiro o pergamena, di epoca antica o medievale, il cui testo originario (scriptio inferior) sia stato cancellato mediante lavaggio e raschiatura e sostituito con altro (scriptio [...] scrittoria, preziosa per la sua rarità o difficoltà di produzione, già ricordato in età classica, per il papiro, da Catullo, Cicerone, Plutarco e nel Digesto, si diffuse fra 8° e 9° sec. in centri scrittori europei dove furono ‘riscritti’ codici ...
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Nacque nel 95 a. C. da M. Porcio Catone, pronipote di Catone il Censore. Fu sin da giovane austero, casto, sobrio, moralmente e fisicamente forte, come ci attesta la biografia plutarchea, l'unico rimastoci [...] ad accusare di broglio, insieme con Servio Sulpicio, L. Licinio Murena, uno dei consoli neo-eletti, e a dar modo a Cicerone di far dell'ironia sulle angolosità del suo temperamento, che l'adesione allo stoicismo non aveva fatto che aggravare. E nella ...
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Filosofo pitagorico e matematico, celebre per molte opere di cui non abbiamo che frammenti. Nato a Taranto verso il 430 a. C., figlio di Mnesagora o Estieo, fu per sette volte stratego, mostrando senno [...] di 5/4 e di uno di 6/5 (cioè di due terze, una maggiore e una minore).
Di Archita si conserva anche, attraverso Cicerone (De senect., 39), un frammento da cui si rileva ch'era di una moralità rigida e di austera continenza, secondo le prescrizioni ...
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assenso
Atto della mente che aderisce in modo immediato all’evidenza di un’impressione. L’a. è quindi spontaneo, ma implica la volontà e, quanto meno l’impressione è chiara, tanto più nasce la possibilità [...] dell’errore. Come termine filosofico, corrisponde al latino assensus, usato (per es., Cicerone, Academicorum reliquiae, II, 57) per tradurre il termine greco συγκατάϑεσις, il quale, nella concezione stoica, indica la funzione spirituale che riconosce ...
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socratico
Soltanto nel passo di Cv IV VI 15 Aristotile... e Zenocrate Calcedonio... questo fine conoscendo per lo modo socratico quasi e academico, dove si afferma, relativamente al fine ultimo, la derivazione [...] del pensiero aristotelico dall'insegnamento e dal metodo " di Socrate " e di Platone (per la nozione cfr. Cicerone Off. III XVI 60 - XVII 62, XVIII 67-68). ...
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Uomo politico e giurista romano (m. 43 a. C.); fu dapprima pretore (66), quindi candidato al consolato (63; non riuscendo eletto, accusò Licinio Murena di broglio elettorale), infine console (51). Nella [...] Antonio a Modena, ma morì durante il viaggio. Dal 77, ritiratosi dalla carriera forense perché si sentiva troppo inferiore a Cicerone, si consacrò alla giurisprudenza, dove ebbe maestri L. Lucilio Balbo e Aquilio Gallo. La sua opera eccelle per la ...
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Umanista francese (Muret, Limoges, 1526 - Roma 1585). Trascorse la sua vita nell'insegnamento, prima in Francia dove nel 1547, a Bordeaux, ebbe come allievo Montaigne, poi (dal 1554) in Italia: dapprima [...] ecclesiastico. Editore e chiosatore di testi classici, diede prova di alto acume filologico (Variae lectiones, commentarî su Cicerone, Orazio, Tacito, Platone, Aristotele, il Digesto, ecc.); fu autore di versi latini d'ispirazione oraziana (Iuvenilia ...
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LENTULO, Lucio Cornelio (Lucius Cornelius Lentulus)
Giuseppe Cardinali
Figlio di un Publio non identificabile, pare avesse servito in Spagna sotto Pompeo nella guerra contro Sertorio; nel 61 a. C. fu [...] tra gli accusatori principali di Clodio a cagione del suo noto sacrilegio. Pretore nel 58, si adoprò per Cicerone; console nel 49, il giorno stesso dell'entrata in carica propose il rigetto assoluto delle proposte conciliative di Cesare, sicché, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Seneca politico, scienziato e drammaturgo
Mario Lentano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Seneca è il massimo filosofo latino di tutti [...] i tempi e contemporaneamente è anche poeta, libellista, drammaturgo, pensatore politico. Dopo Cicerone, a lui si deve il progetto più ambizioso concepito dall’aristocrazia senatoria per riservare a se stessa un ruolo centrale nel governo dell’Impero: ...
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cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...
ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...