Scrittore catalano (Barcellona 1345 circa - ivi 1413). Segretario di Giovanni I re di Catalogna-Aragona, subì l'influenza della cultura umanistica italiana. La prima edizione completa delle sue opere (1910) [...] de Valter i Griselda, (1388), tratta dalla versione petrarchesca della novella del Boccaccio; Lo somni (1399) ispirato a Cicerone, s. Gregorio Magno, s. Tommaso, Virgilio, ecc., scritto con agile prosa in cui si fondono riflessioni personali, echi ...
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HUME, David
Guido Calogero
Filosofo, storico ed economista inglese, nato a Edimburgo il 26 aprile 1711, ivi morto il 25 agosto 1776. Dopo avere trascorso i primi anni della sua vita nella proprietà [...] , studiò dal 1723 al 1726 all'università di Edimburgo, appassionandosi alla filosofia e a quegli autori classici (Cicerone, Seneca) che meglio rispondevano al suo nascente interesse speculativo. Fin da allora meditò di conquistare la gloria ...
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ORELLI, Johannes Kaspar
Filologo, nato a Zurigo dall'antica famiglia il 13 febbraio 1787, morto ivi il 6 gennaio 1849. Fu pastore a Bergamo dal 1807 al 1814, poi insegnante di storia e lingue moderne [...] parte più nota della sua attività è l'edizione e il commento di testi classici: da ricordare la grande edizione completa delle opere di Cicerone (1826-1837, voll. 8), che, nella revisione di J. G. Baiter e C. Halm, divenne l'edizione fondamentale di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La guerra a Roma
Giovanni Brizzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Una breve rassegna delle forme di guerra adottate da Roma nel corso [...] caso per caso.
Le regole della guerra e lo ius gentium
Di iura – piuttosto che di ius – belli parlano spesso le nostre fonti (Cicerone, Livio, Tacito tra le altre), che alludono dunque, per l’età delle origini, a un insieme sia pur omogeneo di norme ...
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MAZZONI, Jacopo
Davide Dalmas
– Nacque il 27 nov. 1548 a Cesena, da Battista, senatore e cavaliere, e da Innocenza Masini. Il padre aveva avuto due figli, Panfilo e Cesare, da un precedente matrimonio.
Compì [...] a Cesena e dal 1561 a Bologna, alla scuola di Sebastiano Regoli da Brisighella, autore di commenti a Virgilio e Cicerone. Ebbe anche occasione di udire le lezioni universitarie di Pompilio Amaseo e di Carlo Sigonio. Dal novembre 1563 proseguì gli ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dall'ascesa di Silla alla congiura di Catilina
Luca Fezzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel periodo che va dall’88 al 63 a.C., caratterizzato [...] posizioni di Cesare e le drastiche proposte di Marco Porcio Catone (il futuro "Uticense"), opta per le seconde, ordinando a Cicerone di mettere a morte i prigionieri, senza processo né appello al popolo (come avrebbero chiesto invece la prassi e la ...
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Antonomasia (dal gr. antí «al posto di» e ónoma «nome») è un termine tecnico della retorica, che indica sia una figura discorsiva sia un insieme di tropi, attraverso cui un nome proprio o un nome comune [...] la telenovela Dallas, essere un Ridge è «essere ricchi»; cfr. anche la denominazione Spice Boy per il calciatore Beckam).
Cicerone, Marco Tullio (1992), La retorica a Gaio Erennio, a cura di F. Cancelli, Milano, Arnoldo Mondadori.
Quintiliano, Marco ...
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TETRACROMATISMO
S. Ferri
È la lode che gli scrittori di arte greci e, per essi, Plinio (Nat. hist., xxxv, 5o), tributano ai grandi pittori arcaici e classici fino al IV sec., fino cioè ad Aetion, Apelle, [...] adoperato soltanto quattro colori, rosso, giallo, bianco, nero.
Però già la tradizione greca non era concorde. La fonte di Cicerone (Brutus, 18, 70) sembra porre alcuni di costoro in una categoria a parte, ormai più perfezionata; e Luciano (Imag ...
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GAETA (Caieta)
M. Napoli
L'antica città è legata alla poesia virgiliana per la leggenda della sepoltura della nutrice di Enea che le avrebbe dato il nome. Vi è ricordato un tempio di Apollo (Liv., xl, [...] 'antichità per l'amenità delle sue spiagge e per il gran numero di ville patrizie e imperiali romane, fra cui quelle di Cicerone, di Domiziano, di Antonino Pio e Faustina; ma la storia di questo centro si confonde con quella di Formiae, dalla quale ...
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Scrittore latino (n. Rieti 116 a. C. - m. 27 a. C.), detto dal luogo di nascita V. Reatino (Reatinus); erudito, poligrafo, uno degli autori più fecondi e importanti del mondo antico. L'importanza di V. [...] ricchezza di conoscenze la lingua latina. La principale opera, il De lingua latina (25 libri dedicati quasi tutti a Cicerone), dopo un primo libro contenente l'introduzione generale, era divisa in tre parti: sull'etimologia (6 libri), la declinazione ...
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cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...
ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...