ENRICO da Susa, detto l'Ostiense (Hostiensis, Henricus de Segusio o Segusio)
Kenneth Pennington
E., che fu il canonista più importante e brillante del secolo XIII, nacque a Susa (od. prov. di Torino) [...] appartenenza alla famiglia "de Bartholomeis", sostenuta da alcuni autori. Dalle citazioni di Virgilio, Orazio, Ovidio, Seneca e Cicerone presenti nelle sue opere possiamo dedurre il suo interesse e la sua conoscenza dei classici. Anche il cronista ...
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Erodoto
Massimo Di Marco
Il padre della storia
Erodoto è lo storico delle guerre persiane (5° secolo a.C.), ma è anche un attento indagatore degli usi, dei costumi e della religione di popolazioni barbare [...] una conoscenza molto limitata. Con lui comincia a delinearsi la storiografia nel senso moderno del termine: non a torto Cicerone lo definì il padre della storia
La vita
Erodoto nacque ad Alicarnasso, sulla costa meridionale dell'Asia Minore, fra ...
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BOETHOS (Βόηθος, Boēthos)
L. Laurenzi
1°. - Bronzista greco di Calcedonia attivo nel medio ellenismo. Si sa da Plinio (Nat. hist., xxxiv, 84) che un B. toreuta fece in bronzo il gruppo di un fanciullo [...] . Dallo stesso scrittore (xxxiii, 155) è ricordata una sua opera di toreutica nel tempio di Atena Lindia nell'isola di Rodi; Cicerone (Verr., iv, 32) menziona invece un'idria di B. a Lilibeo. Pausania (v, 17, 4) ricorda un fanciullo di bronzo dorato ...
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cresima
Guy Dominique Sixdenier
D. non parla del sacramento della c., bensì dei suoi frutti - i doni dello Spirito Santo - enumerati (conformemente all'uso) secondo Is. 11, 2. In Cv IV XXI, fedele alla [...] quello della teologia (prima per modo naturale, e poi per modo teologico, § 1), D. si basa dapprima su Aristotele e Cicerone per sottolineare la sublimità dell'anima umana (§§ 3-10), poi tratta per via teologica (§§ 11 ss.) l'elevazione di essa allo ...
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Teologo e storico portoghese (Lisbona 1506 - Tavira 1580). Studiò a Parigi e Bologna; ottenne poi, in patria, la protezione della corte e divenne segretario del principe Luigi, figlio di Emanuele I. In [...] , pubbl. più tardi, 1578), ottenendo fama non solo di teologo ma di raffinato umanista, tanto da esser chiamato il Cicerone portoghese. Divenuto poi, per la protezione del fratello di Luigi, Enrico, vescovo di Silves in Algarve (1564) scrisse il ...
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Nome di tre sovrani della Cappadocia nel 1º sec. a. C.: A. I, eletto dai nobili del regno e appoggiato da Roma, ebbe dominio travagliatissimo (95-63 a. C.) perché più volte fu espulso dal regno ad opera [...] del figlio A. II che venne assassinato, al più tardi, nel 51. A. III, figlio del precedente, fu aiutato da Cicerone, proconsole della Cilicia, nel primo contrastato periodo del suo regno: nelle guerre civili tra Cesare e Pompeo parteggiò per il ...
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Attore latino (m. prima del 62 a. C.), schiavo di origine, nativo dell'agro Solonio presso Lanuvio. Liberato da Silla, divenne uno dei più bravi attori romani, tanto che il suo nome divenne tipico per [...] di recitazione e compose un libro su quest'arte. Contribuì al successo delle commedie di T. Quinzio Atta. Fu difeso da Cicerone, del quale era stato maestro per l'arte del porgere, nella causa di risarcimento di danni contro Fannio Cherea con l ...
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Storico romano (sec. 2º-1º a. C.); fu tribuno militare a Numanzia (133 a. C.). Scrisse una storia dei suoi tempi, in 14 libri, di cui restano a noi pochi frammenti. Nel proemio esponeva il suo concetto [...] della storia come ricerca delle cause dei fatti, contrapponendosi alla tecnica puramente cronologica e cronachistica degli annalisti; S. risentì l'influsso di Polibio che egli aveva conosciuto. Il suo stile asciutto non era apprezzato da Cicerone. ...
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TIMONE detto il Misantropo
Ateniese, figlio di Echecratida del demo di Kolyttus, vissuto al tempo della guerra del Peloponneso. Di educazione filosofica, senza essere filosofo, venne per esperienze d'ingratitudine [...] lo avrebbe riconosciuto come futura rovína della patria, e un certo Apemantus, perché anche un Timone, come si esprime Cicerone, deve avere qualcuno apud quem evomat virus acerbitatis suae. Idealizzato dagli antichi, soprattutto nel Timone di Luciano ...
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doveri
Anna Lisa Schino
Quello che un'autorità o la nostra coscienza ci obbliga a fare
Ognuno di noi, nel corso della propria vita, si trova di fronte a tutta una serie di doveri: familiari, scolastici, [...] e ragionevolmente, a prescindere da particolari considerazioni sulla felicità umana. Importante è stata l'intermediazione di Marco Tullio Cicerone, che nella sua opera Sui doveri ha trasmesso queste teorie al mondo romano.
Come si è detto, il ...
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cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...
ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...