GUARINI, Guarino (Guarino Veronese, Varino)
Gino Pistilli
Nacque a Verona, in contrada S. Eufemia, nella prima metà del 1374, dal fabbro Bartolomeo e da Libera, figlia del notaio Zanini.
La famiglia [...] 1885; Id., G. Veronese e gli archetipi di Celso e Plauto, Livorno 1886; Id., G. Veronese e le opere rettoriche di Cicerone, in Riv. di filologia e di istruzione classica, XIV (1886), pp. 425-434; Id., Codici latini posseduti, scoperti, illustrati da ...
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Pohlenz, Max
Filologo e storico tedesco della filosofia antica (Häuchen, Brandeburgo, 1872 - Gottinga 1962). Dal 1909 al ’33 fu ordinario di filologia classica presso l’univ. di Gottinga. Allievo di [...] a studi di argomento più circoscritto, tra i quali si segnalano gli scritti su Ovidio (De Ovidii carminibus amatoriis, 1913), Cicerone, Panezio (Antikes Führertum. Cicero de officiis und das Lebensideal des Panätios, 1934; trad. it. L’ideale di vita ...
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TRANQUILLITAS
W. Koehler
T. indica in generale lo stato di quiete e viene personificata anche come res expetenda. All'inizio della guerra contro Sesto Pompeo, nell'anno 36 a. C., Ottaviano fece offrire [...] anche alla T. del mare (G.I.L., x, 6642 ss.). T. assume poi un significato importante, per esempio, in Cicerone e Seneca quale traduzione della stoica ἀταραξία. Essa è particolarmente importante nella vita di una comunità politica.
Analogamente alla ...
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Sempronio Asellione
Storico romano (sec. 2°-1° a.C.). Fu tribuno militare a Numanzia (133 a.C.). Scrisse una storia dei suoi tempi, in 14 libri, di cui restano pochi frammenti. Nel proemio esponeva il [...] concetto della storia come ricerca delle cause dei fatti, contrapponendosi alla tecnica puramente cronologica e cronachistica degli annalisti; risentì l’influsso di Polibio, che aveva conosciuto. Il suo stile asciutto non fu apprezzato da Cicerone. ...
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Siracusa Comune della Sicilia sud-orientale (207,7 km2 con 119.056 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città, nel suo nucleo originario continuativamente abitato dal 14° sec. a.C., occupa l’isola [...] provincia di Sicilia S. fu sede del pretore e di uno dei questori; subì ingenti spoliazioni da Verre, accusato da Cicerone. Al tempo di Augusto fu ripopolata con coloni romani.
Centro assai importante del cristianesimo siciliano, S. fu occupata dai ...
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Artista, archeologo, filosofo svizzero (Napoli 1898 - Roma 1975). Ingegno versatile, sin dall'inizio degli anni Venti aderì al futurismo e collaborò con E. Prampolini sul quale scrisse poi una monografia [...] Arti di Napoli (assieme a P. Mingazzini redasse il fasc. Surrentum, 1946, per la Forma Italiae) e tradusse in italiano Il Cicerone di J. Burckhardt (1951) e Il bello nell'arte di J. J. Winckelmann (1954). Si occupò anche di problemi filosofici (Il ...
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Città antichissima del Lazio, una delle colonie di Alba, secondo la tradizione (Verg., Aen., VI, 774), situata a circa 15 chilometri ad E. di Roma, nella tenuta di Lunghezza, o Castel dell'Osa. Ebbe notevole [...] regno di Tarquinio Prisco - come riferiscono gli analisti - quando fu assoggettata dai Romani. Decaduta poi rapidamente nella repubblica, al tempo di Cicerone (De leg. agr., II, 35) era più che altro un luogo di ville, e al tempo di Plinio (Nat. hist ...
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TERENZIO AFRO, Publio
F. Cecchini
Poeta comico romano (195/190-159 a.C.), T. fu uno degli autori classici più apprezzati nel Medio Evo, modello per eccellenza della poesia comica, opposto e complementare [...] .C.), al quale venne associato a partire dal sec. 4° insieme ai prosatori Sallustio (ca. 86-35 a.C.) e Cicerone (106-43 a.C.) nell'immagine della 'quadriga' letteraria coniata da Arusiano Messio.
Tradizione manoscritta illustrata
La riscoperta delle ...
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Scienza greco-romana. La scuola di Aristotele
John Vallance
La scuola di Aristotele
La scuola di Aristotele, cosiddetta Liceo o Peripato, ha svolto un ruolo centrale nella storia della scienza; eppure, [...] l’inizio della nostra era, non abbiamo conoscenze sufficienti sulla loro attività, e all’inizio del I sec. a.C. Cicerone osservava che i peripatetici della sua epoca sembravano «essere nati da sé stessi e non conoscere le dottrine del loro fondatore ...
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CONTI (Comes, Maioragius), Antonio Maria (Marcus Antonius)
Roberto Ricciardi
Nacque a Mairago (prov. di Milano), il 26 ott. 1514 da Giuliano e Maddalena Conti.
Secondo la testimonianza del C., suo padre [...] -508; A. F. Didot, Alde Manuce et l'hellénisme à Venise, Paris 1875, p. 4;G. Pagani, M. Nizzoli e il suo lessico ciceroniano, in Rend. della R. Accad. dei Lincei, classe di scienze morali, s. 5, II (1893), pp. 561-62; Id., Le polemiche letterarie di ...
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cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...
ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...